A #Buccinasco la consigliera Romanello mente sapendo di mentire
[Risposta all’articolo pubblicato sul giornale dei navigli] Il sindaco Rino Pruiti risponde alle falsità sugli abbattimenti degli alberi a Buccinasco: “Buccinasco ha un patrimonio di 54 mila alberi e oltre un milione di metri quadrati di verde. Continueremo a piantare alberi (circa 180 entro la fine di marzo) e continueremo dove necessario ad abbattere quelli malati e arrivati a fine vita, in base a quanto ci dicono gli esperti”
Buccinasco (4 febbraio 2019) – Il patrimonio verde di Buccinasco è noto a tutti. Il verde e i bellissimi parchi sono tra le peculiarità più apprezzate del nostro territorio: un milione di metri quadrati di verde, oltre 54 mila alberi tra piante nei parchi, lungo le vie della città e le rogge e nei 27 ettari di forestazione. Di questi, alcuni – arrivati a fine vita, malati e quindi diventati pericolosi per i cittadini – sono stati abbattuti e sono da abbattere. Molti ne saranno ancora piantati: entro la fine di marzo Buccinasco avrà 180 nuovi alberi: 120 in via Di Vittorio e altri in via Tiziano, via Manzoni, via Indipendenza.
“Questi sono fatti – dichiara il sindaco Rino Pruiti – mentre le affermazioni della consigliera Caterina Romanello sono false. Non si tratta della sua parola contro la mia, ma di dati che lei stessa conosce perché più volte ha fatto accesso agli atti del Comune e le sono state fornite tutte le informazioni richieste: quindi la consigliera Romanello mente sapendo di mentire”.
ALBERI DI VIA DI VITTORIO
Nell’ambito della riqualificazione della via Di Vittorio, come è noto sono stati abbattuti 118 alberi. Perché? Perché, secondo gli esperti incaricati dal Comune (non per un capriccio del sindaco), erano alberi arrivati a fine vita, classificati in classe D, ossia “allarmante”. In poche parole, piante da ritenersi instabili, da abbattere.
Chi lo ha detto? L’agrotecnico Zanoni Vaprio Antonio, incaricato dalla Green System srl per conto del Comune e la Tree Tech srl.
“La consigliera Romanello – afferma Pruiti – mente sapendo di mentire: questi dati sono in suo possesso, già a fine 2017 ha fatto un accesso agli atti e tutta la documentazione le è stata consegnata. Oggi dice che gli alberi abbattuti erano in classe B, perché? ”.
Dunque in via Di Vittorio sono stati abbattuti 118 alberi. Quanti ne saranno piantumati?
Entro fine marzo 2019 l’Amministrazione pianterà in via Di Vittorio 120 alberi di alto fusto – per la precisione esemplari di Liquidambar styraciflua, o Storace americano – già con un tronco di 21-25 cm di circonferenza e sei metri di altezza. A questi si aggiungeranno 38 arbusti più piccoli.
TRECENTO ALBERI ABBATTUTI, RIPIANTATI IL 20% ? DIAMO I NUMERI?
Pruiti ha fatto abbattere non si sa per quale motivo 300 alberi e ne ripianta il 20%. Questo afferma la consigliera Romanello.
La realtà è però differente: sono stati abbattuti, perché malati e a fine vita come già spiegato, 198 alberi (su 54 mila).
Quanti ne sono stati piantati e se ne pianteranno a breve?
L’anno scorso sono stati piantati 100 alberi da frutto in via degli Alpini (grazie a tanti volontari e cittadini). Ne sono morti 30 che saranno piantati nelle prossime settimane.
Entro fine marzo, inoltre, verranno piantati 120 alberi in via Di Vittorio, 9 in via Manzoni, 13 in via Indipendenza e 9 in via Tiziano. Proprio in via Indipendenza gli alberi andranno a sostituire quelli da abbattere: già la scorsa estate sono caduti molti rami e gli stessi cittadini ne hanno segnalato l’instabilità tanto da sollecitare analisi da parte dei tecnici.
Saranno abbattuti (e subito piantati) gli esemplari arborei (pieni di spine e pericolosi) nel parcheggio di via Mantegna che deve essere riqualificato in quanto pericoloso sia per i cittadini che per le auto.
PIOPPO MONUMENTALE
“Anche nel caso del pioppo monumentale abbattuto – continua il sindaco Pruiti – la consigliera Romanello mente sapendo di mentire: anziché citare i documenti di cui è in possesso (visto l’accesso agli atti risalente a dicembre 2018), inventa che abbiamo abbattuto un albero bellissimo senza autorizzazione. Falso”.
Prima dell’abbattimento sono stati eseguiti due VTA (Visual Tree Assessment valutazione visiva dell’albero su basi biomeccaniche; in acronimo VTA) ) e il monitoraggio è stato ciclico. Inoltre il Settore Ambiente ha provveduto a richiedere il parere alla Città Metropolitana che ha ribadito che la competenza di dare o meno l’autorizzazione all’abbattimento spetta al Comune: “Questo è stato comunicato a dicembre alla consigliera Romanello che scrivendo al giornale invece accusa il Comune di aver agito senza autorizzazione. Un’accusa grave di cui risponderà nelle sedi opportune”.
Ufficio stampa Comune di Buccinasco
non decido io, decidono i tecnici
Sig Sindaco non pensa che alcuni alberi andrebbero solo potati? Vedi in fondo a via cervi
Grazie
A proposito di alberi da spiantare o piantumare tanto a cuore alla Consigliera Romanello.
Ma di cosa stiamo parlando??
Aprirei qui invece, un una tavola rotonda: quello sulla carta igienica.
Sui giornaloni, in questi giorni, si sta dibattendo infatti sull’ opportunità o meno di continuare a usare i rotoloni dopo i bisogni fisiologici. E lo si sta facendo tirando in ballo sia gli effetti che la carta ha sulla pelle del deretano di chi la utilizza, sia le devastanti ripercussioni per l’ ambiente.
Insomma, questione di dermatologia ed ecologia.
Gli istituti che conducono ricerche di mercato hanno rilevato che in media le famiglie consumano 93 rotoloni all’ anno. Considerando la composizione di un rotolo, ogni anno vengono tirati giù con lo sciacquone quasi un miliardo di singoli foglietti.
Niente carta riciclata: anzi vogliono quella a più veli, perché più è morbida meglio è. Magari con disegni in rilievo o al profumo di camomilla. Tutti elementi che richiedono numerosi processi di lavorazione, che necessitano di acquistare grandi quantità di legno da alberi abbattuti, per produrre carte così sofisticate. Un processo produttivo che richiede tempo ed energia. Bisogna infatti ripulire la cellulosa dagli alberi e poi sbiancare le fibre perché vogliono la carta sempre più bianca. Si capisce, quindi, che l’ impatto sull’ ambiente è notevole e che la carta igienica usata, secondo l’ inchiesta in questione, contribuisce alla deforestazione. Oltre la metà dei prodotti usati in Italia, arriva da alberi abbattuti in modo speciale, che provengono dal Sud-America. Nelle foreste tedesche, invece, si abbattono 600 mila alberi ogni anno per fare la carta igienica e in Italia?.
Senza contare che 93 rotoli a famiglia sono un consumo ingente. Conti alla mano, se si moltiplica questo numero con quello del loro costo e poi ancora per il totale della popolazione, si scopre che gli Italiani, spendono ogni anno in tutto circa 2 miliardi di euro per pulirsi il didietro. E pare, stando quanto si dice nell’ inchiesta, che il trend sia in aumento. (Sic!)
Ora mi chiedo e vi chiedo: a cosa serve tutto questo spreco quando nei nostri bagni abbiamo il bidet, questo sconosciuto? Almeno laddove esiste!
Invece la pratica di lavarsi le parti intime al di fuori della doccia è comune solo al 6% della popolazione. Ma i molti detrattori del bidet e dei water con doccino incorporato sostengono che da un punto di vista ambientale il risparmio di carta viene compensato con un maggiore dispendio di acqua.
Sarà forse per questo che gli Italiani non sanno che fare?
Ah! saperlo
El pret de Ratanà (Monumentale della città campo 20 tomba 93A lato ovest
Romanello:
“Se sarà necessario ci legheremo agli alberi!”
S’incatenano agli alberi nella via sbagliata, mentre le motoseghe tagliano in un’altra via.
“” Era in Via Di Vittorio! Non nella Via di Vittorio ””
“C***O!”
El pret de Ratanà (Monumentale della città campo 20 tomba 93A lato ovest