ADESSO INGROIA FA PAURA …

Antonio Ingroia

Antonio Ingroia

Stando ai sondaggi, l’unico che si salverebbe dal mare magnum (et  foetidum) della politica italiana è Antonio Ingroia. Il leader di Rivoluzione Civile, infatti, si attesterebbe al 5,2 per cento, il doppio di quanto prenderebbe Casini (3,4), ben oltre la Lega Nord (5) e Sel (4,1) e a soli quattro punti di distanza da Mario Monti (9 punti percentuali per il professore).

La partita, insomma, è tutt’altro che chiusa. Mai nessun partito, alla prima rilevazione, era arrivato a tanto. Nemmeno Beppe Grillo. Il motivo di un così inaspettato consenso va ricercato senz’altro nella linea diversa (e, contrariamente a quanto si dica, questa sì realmente politica) adottata da Ingroia. Facili offese lasciate agli altri, poche perdite di tempo e attenzione ai problemi, quelli veri, quelli reali, quelli sentiti dai cittadini. Nessuna letterina, nessun pifferaio, nessuno slogan di cattivo gusto lanciato sul web per screditare l’amico di ieri solo perché ha fatto un’altra scelta e ora si ha paura possa rubare voti. Ma, invece, tanta concretezza. Ecco spiegato, dunque, il motivo per cui tanto il Pd quanto il M5S hanno cominciato a bersagliare a più non posso il magistrato sceso (o salito) in politica. Ognuno con i suoi mezzi: Beppe Grillo ricorrendo alla comicità (quella bassa, non da lui), i democratici chiedendo, un passo indietro al Senato perché si rischierebbe di non avere i seggi giusti per governare tranquillamente.

Ingroia, insomma, comincia a far paura. Anche e soprattutto per la squadra che starivoluzione-civile-ingroia mettendo su. Dopo i primi nomi di Franco Latorre, Gabriella Stramaccioni e Flavio Lotti, gli ultimi sono quelli di Giovanni Favia, di Sandro Ruotolo, di Ilaria Cucchi (la sorella del giovane Stefano morto in carcere dopo i maltrattamenti subiti il 29 ottobre 2009), dell’operaio Fiom di Pomigliano D’Arco Antonio Di Luca e di Mario Riccio, il dottore che accompagnò la morte di Piergiorgio Welby, divenuto simbolo nella lotta contro l’accanimento terapeutico. Scelte ponderate. Ognuno di questi candidati rappresenta un simbolo, una lotta civile, politica e sociale.

Perlomeno, dunque, c’è questo: Ingroia ha ben chiaro quali saranno le sue battaglie. Difficilmente si potrebbe dire lo stesso di Bersani, Berlusconi o Monti. Cosa farebbero i tre per risolvere la questione del sovraffollamento carceri? Non si sa. Ingroia – e la candidatura di Ilaria Cucchi è eloquente – un’idea ce l’ha. Quale atteggiamento avere nei confronti dell’accanimento terapeutico? Dei tre non si sa.

Ingroia – e la candidatura di Riccio è eloquente – un’idea ce l’ha. Cosa fare sul tema del lavoro? Dei tre non si sa (lo stesso Monti ieri, dopo averla tanto difesa, ha detto che la riforma Fornero potrebbe essere cambiata).

Ingroia – e la candidatura di Antonio Di Luca è eloquente – un’idea ce l’ha.

E si potrebbe andare avanti ancora per molto. …

11 commenti

  • Marco T

    Se guardo gli ultimi 20 anni di governo mi metto a piangere…perchè i nomi che girano sono sempre gli stessi! Il vero problema è che il politico è diventato un LAVORO! tempo fa si diceva “prestato” alla politica…bah.
    Comunque per chi non ricorda gli ultimi 20 anni di governo, ha ragione grillo (circa 10 anni per la sinistra, passando da ciampi, a dini a d’alema a d’amato e a prodi; 10 per la destra passando per…beh lo conoscete tutti :-) ).
    Quindi? Dai sondaggi il partito che ha la maggioranza netta più del 40% è quello degli indecisi!!!

  • luigi

    Che Sallusti sia un provocatore ormai lo sanno tutti, anhe i sassi, che la conduttrice abbia sbagliato a mettere a confronto due personaggi con un livello di civiltà che non ha paragoni, ecco non sono da paragonare appunto. Uè Roberto spero non vorrai farlo tu: mettere sullo stesso piano Ingroia e Sallusti, un abisso.
    Cosa gli hanno dato, quattordici mesi di galera più il pagamento delle spese per aver pubblicato un falso su un magistrato, Cocilovo mi pare, c’è tutto in internet.
    Siccome è uno che non impara sarà condannato anche a pagare il fio a Ingroia per l’insulto che gli ha portato nella ormai famosa trasmissione di Annunziata dopo la querela che sicuramente gli arriverà. Un saluto. Luigi.

  • claudio

    “””Dov’erano gli italiani quando la prima Lega Nord dava del mafioso a Berlusconi…??”””

    Eh Roberto, Roberto non ci siamo proprio, quando ti si incanta il disco devo darti un colpo per farti ripartire la memoria….

    Tu cosa dicevi quando la Lega dava del mafioso al Berlusca???
    preferisci che lo dico io…..eh pierino??

    è vero i problemi sono iniziati ben oltre 20 anni fà….

  • luigi

    Roberto ,federalismo e secessione sono due cose molto molto diverse. E’ vero, se lo Stato cede alla mafia………no, non è finita, poichè la nostra Repubblica possiede anticorpi molto potenti nonostante Berlusconi si presenti a ogni occasione pubblica salutando con la mano alzata a palmo aperto con alle spalle un po di gente indagata per mafia ( lo stalliere ad Arcore ti dice qualcosa ? ) e la Lega era lì assieme durante il suo governo ed ora c’è tornata.
    E non è merito di Ingroia se sono venute alla luce le famose telefonate tra Napolitano e Mancino?
    Non c’ è niente da fare, se vogliamo cambiare ci vuole una Rivoluzione Civile appunto con Ingroia, un saluto. Luigi.

  • luigi

    Roberto non capisco, vuoi che siano altri a cercare delle differenze tra Di Pietro e Ingroia, delle diversità tra i due magistrati, cercale da solo, sei così bravo!!
    Di una cosa sono sicuro: tutti e due bravi magistrati con una grande lotta contro la mafia, la corruzione, la ndragheta e un forte rispetto per la Costituzione Italiana e la sua attuazione piuttosto che la sua distruzione.
    E questo già per me basterebbe per votare Ingroia, non a caso parecchi dirigenti dell’associazione Libera di don Ciotti si sono schierati con Ingroia, poi questioni come la giustizia sociale, il lavoro, i diritti civili, le pensioni che non sono questioni di circostanza ma sono questioni che toccano la pelle della gente soprattutto quella povera. Che dire di Monti: poteva distribuire più equamente il prelievo delle risorse e non l’ha fatto, ha favorito le banche ( vi ricordate l’ acquisto di titoli italiani al 5-6 % con capitali avuti dalla banca europea all’ 1 % ?). E oggi le banche vediamo come si stanno comportando….se siamo ancora in piena recessione è grazie a loro e chi le ha sostenute, e la Lega, a! gia la Lega e la sua secessione, al governo con Berlusconi prima di Monti ha cercato di farsi di menticare durante il governo Monti e adesso ri-ri-alleandosi con Berlusconi credo voglia completare l’ opera già iniziata prima di Monti, sfasciare l’ Italia e distruggere la sua coesione sia territoriale sia sociale sia democratica naturalmente insieme a Berlusconi. Luigi.

  • Antonietta Prisco

    Roberto, parlo degli ultimi vent’anni….. a si dimenticavo…… gli italiani hanno una memoria corta…….

  • Non so Roberto, per questo te l’ho chiesto

  • “Mai nessun partito, alla prima rilevazione, era arrivato a tanto. ” Sì, neanche Forza Italia nel 1994…

  • Roby ma cosè sta storia della Guardia di Finanza che perquisisce le sedi della Lega in merito all’inghiesta sulla truffa delle quote latte?

  • Antonietta Prisco

    anche la coerenza e il buon senso non ci sono per tutti e soprattutti per alcuni partiti che hanno rovinato l’italia per ventanni.

  • Roberto, non ti dico cosa votare o non votare, non perdo tempo. Per le registrazioni devi chiedere alla Corte