ASSAGO: «BUCO DA OTTO MILIONI, MUSELLA DEVE VENDERE IL TERRITORIO»

Graziano Musella Sindaco PDL Assago MIAssago – Il primo passo è stato l’inizio di una raccolta firme che domenica 27 marzo ha già superato le 180 adesioni. Ma altre sono le iniziative che l’opposizione assaghese intraprenderà a breve contro quella che Domenico Raimondo definisce una «dissennata politica amministrativa» da parte della Giunta guidata da Graziano Musella (PDL + Lega Nord + UDC + Comunione & Liberazione ndr) .

Nelle casse comunali ci sarebbe infatti una voragine superiore agli otto milioni di euro, che Raimondo illustra così: «Tre milioni aggiuntivi per portare la metro, ed altri tre milioni ridati ai Cabassi nell’ambito dell’area D4. 2,3 milioni di oneri precedentemente versati in previsione di scuole, università , luoghi di culto, presidi sanitari e quant’altro, ai quali il Comune ha rinunciato, 700mila euro di contributo per il completamento della metro che lo stesso privato non ha più corrisposto». Ed i restanti due milioni deriverebbero da una «politica dello spreco» e da «incapacità amministrativa».

Per correre ai ripari, l’Amministrazione è stata costretta a scelte drastiche. Saranno vendute le aree del campo da calcio di via Roma, l’area di via Volta presso la Pontirolo ed il terreno retrostante i civici 9,15 e 19 di via Matteotti, dai quali saranno ricavati ben 6 milioni e 900mila euro.

Questo significa già attribuire loro il valore di aree edificabili. Il punto è che per «monetizzare», il tutto deve passare attraverso una redazione più che rapida del Pgt entro il 2011, perché tale cifra è stata ascritta al bilancio di quest’anno e gli interventi dovrebbero essere contemplati dal piano di governo.

Inoltre, saranno venduti due capannoni, uno dei quali ospita attualmente i mezzi della protezione civile: «tutto questo – argomenta Raimondo – da parte di chi aveva detto che non ci sarebbe stata alcuna edificazione prima che la viabilità fosse realizzata.

Senza dimenticare gli aumenti alle tariffe. E avevano anche il coraggio di attaccarci, quando eravamo noi al governo e nel 2005 il nostro fu giudicato il bilancio più solido in Italia».

Articolo pubblicato il 01/04/11 Settegiorni settimanale