ATTENZIONE ECCO LE MODALITA’ CORRETTE PER COVID19 DETTATE DA ATS. NON CI SONO ALTRE MODALITA’. BISOGNA SEGUIRE QUESTE
Questa mattina la direzione generale di ATS Lombardia, ci ha inviato uno schema di gestione delle positività al covid19.
in allegato lo schema sinottico utile per la modalità di gestione dei casi covid, divulgato da Regione Lombardia con nota G1.2022.0000940
Queste sono le uniche direttive valide, chi dice altro sbaglia.
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NOTA BENE
– l’esito del tampone antigenico NON deve essere confermato da tampone molecolare
– i tamponi autosomministrati NON sono ritenuti validi
– se il cittadino ha problemi con il green pass segnalarlo sui form a questo indirizzo:
– il caso positivo che non riceve SMS verifica con chi ha eseguito il test il corretto invio nei flussi regionali
Molecolari in “minipool” per contenere i costi e aumentare l’affidabilità
Per la sanità pubblica il pericolo più consistente è che sfuggano falsi negativi. Una possibilità potrebbe essere quella di eseguire test molecolari in “minipool”, proposta da Carlo Roccio, biologo con prelievo diffuso dei campioni attraverso la stessa rete delle farmacie ma prevedendo poi l’esame vero e proprio da parte dei laboratori autorizzati. «Si consideri una raccolta di 100 campioni, con i minipool diventerebbero 20 analisi in primo step, se i positivi con le prevalenze attuali fossero 2 e quindi, in seconda battuta, si dovrebbero analizzare singolarmente altri 10 campioni si arriverebbe all’analisi di 30 campioni su 100 totali, con il risparmio del 70 per cento sul costo dei reattivi sia di estrazione/purificazione che di amplificazione genica».
Secondo Roccio questa procedura «confortata dalla altissima sensibilità del metodo molecolare potrebbe essere applicata nelle scuole, nelle Rsa, nella popolazione carceraria e nelle aziende con una notevole e effettiva riduzione dei costi della logistica e della diagnostica vera e propria».
Con permesso
Tra i motivi di preoccupazione c’è la sospetta minore sensibilità alla variante Omicron da parte dei test antigenici rapidi fatti in farmacia. Quasi uno su due è infatti un falso negativo, stando a quanto affermato da fior di virologi ancor di più dovuta alla variante Omicron
Nei tamponi “fai da te” tra l’altro, il problema consiste nel come vengono eseguiti i tamponi, ovvero l’accuratezza del prelievo. «Gli autotest, fatti a casa e magari male, da non professionisti, rappresentano un rischio. Un risultato negativo in questo caso è ancora più probabile e rappresenta una falsa certezza». Affidarsi ai presidi sanitari sul territorio risulta dunque l’opzione preferibile. «In farmacia ma anche qui, tra i motivi di preoccupazione c’è la sospetta minore sensibilità alla variante Omicron da parte dei test antigenici rapidi fatti in farmacia. Quasi uno su due è infatti un falso negativo, stando a quanto affermato da fior di virologi ancor di più dovuta con la variante Omicron.
Quindi, se su due tamponati uno risulta un falso negativo, non vedo proprio l’affidabilità di questo tipo di tamponi, tanto più che con la variante Omicron ne aumenti l’inefficacia.
Con permesso
Quarantena a geometria variabile, devono averla presa da una canzone di Battiato.