BERLUSCONI TOGLIE L’ICI MA ANCHE I TRENI PER I PENDOLARI
Tutti contenti – almeno chi ha la prima casa di proprietà – della cancellazione dell’ICI da parte del Governo Berlusconi. In pochi si sono chiesti dove avrebbe preso i soldi il nostro “fantasioso” Presidente del Consiglio. Sembra che una parte dei circa 4 miliardi di euro non incassati con l’ICI vengano “risparmiati” a scapito del servizio di trasporto pubblico nazionale e dei programmi per la sicurezza stradale. Solo per la Lombardia si prevede un taglio di 34 milioni di euro. Una vera “mazzata” per “Trenitalia” che non navigava certo nell’oro.
Sedici treni a media e lunga percorrenza da e per Milano cancellati da domenica prossima, su un totale di 28 in tutta Italia. Intanto “Trenitalia” a seguito della riduzione dei contributi da parte del governo, minaccia di cancellare il 10 per cento dei treni regionali e di chiudere intere linee come la Colico-Chiavenna e la Pavia-Codogno, e da domenica 15 giugno è stato tagliato il 3% degli intercity, cancellando numerosi collegamenti nel centro-nord, alcuni dei quali riguardano direttamente Milano. Per Milano si tratta di due eurostar da e per Genova, due intercity da e per Ventimiglia, due intercity da e per Grosseto, quattro da e per Firenze, due da e per Udine, due da e per Venezia, e due intercity sulla linea Torino-Venezia. Non stiamo parlando di treni sotto-utilizzati, anzi!
I disagi per i passeggeri sono notevoli. I carburanti e l’inquinamento aumentano esponenzialmente mentre il governo, invece di favorire il trasporto pubblico su ferro, fa di tutto per renderlo meno efficiente e meno conveniente.
è una coperta troppo corta..se si tira da una parte si scopre dall’altra… si sapeva… forse non si diceva ma… si sapeva