BUCCINASCO, ASSAGO, CORSICO, CESANO BOSCONE, TREZZANO E CUSAGO: A rischio gli aiuti alle famiglie
CORSICO CON I TAGLI DEL GOVERNO, 500MILA EURO IN MENO A DICEMBRE – A rischio gli aiuti alle famiglie. Corsico abbandona il ruolo di capofila del Piano di zona [di FRANCESCA SANTOLINI Il Giorno del 28 luglio 2010] IL PIANO DI ZONA per i servizi sociali rischia di perdere il Comune capofila: Corsico. La notizia è emersa nel corso del Consiglio comunale quando il sindaco Maria Ferrucci ha evidenziato le difficoltà di gestione con cui dovrà fare i conti il Comune e l’onere che, un ruolo simile, impone.
Così, dopo aver già avvisato tutti i Comuni che hanno aderito al progetto sovracomunale (Assago, Buccinasco, Cesano Boscone, Trezzano sul Naviglio e Cusago), la cattedra di capofila rischia di restare vacante.
Una scelta difficile e dovuta, principalmente, alle difficoltà derivanti dai continui tagli ai contribuiti statali erogati agli enti locali: meno 500mila euro nel 2010, meno 1.300.000 euro nel 2011 e meno 2.100.000 euro nel 2012: cifre che hanno messo sugli attenti tutti i Comuni.
«SE LE COSE non cambiano, verrà messo a repentaglio lo stesso funzionamento dei servizi essenziali»: questo il grido d’allarme lanciato nelle settimane scorse dall’assessore comunale alle Finanze Gino Muzza.
Infatti, gli sforzi richiesti dalla manovra possono risultare deleteri per la stabilità degli enti che hanno già iniziato a mettere in atto strategie taglia-spese.
«Stiamo già lavorando per razionalizzare spazi e spese — spiega il sindaco Maria Ferrucci — Per fortuna il nostro Comune ha un bilancio sano, con un indebitamento pari all’1,32%, quindi ben al di sotto del 15% consentito. Però, non modificando la manovra, ridistribuendo i pesi dei sacrifici anche sugli apparati statali e non solo sulle autonomie locali, non so quali interventi saranno necessari se si vorrà rispettare il Patto di stabilità interno».
PROPRIO per rispettare il Patto di stabilità, Corsico dovrà tagliare 500mila euro di risorse entro dicembre. A rischio, quindi, sarebbero proprio i servizi alla persona, quelli intorno ai quali si è costituito il Piano di zona che ha come obiettivo quello di costituire un sistema integrato di interventi e servizi in cui tutti i soggetti, pubblici e privati, mettano in rete conoscenze e competenze.
Perplessità sulla sorte dei Comuni anche da Cesano Boscone. «Nella manovra non è stata fatta alcuna distinzione — precisa il sindaco Vincenzo D’Avanzo — tra le realtà più efficienti e quelle dove è elevato il livello degli sprechi. Colpirà anche la crescita economica proprio per il suo carattere depressivo, assestando una riduzione del Pil dello 0.5% e dello 0.2% dei consumi nel triennio 2010-2012. Inoltre non presenta né interventi strutturali né provvedimenti anticrisi come quelli adottati da altri Paesi europei».