Buccinasco Boom di iscrizioni ai Centri Estivi: il Comune aumenta gli spazi, NESSUNO SARA’ ESCLUSO !
Per accogliere TUTTE le richieste ricevute, i bambini delle primarie saranno accolti anche nella scuola di via Liguria. Le famiglie riceveranno la conferma dagli uffici comunali a partire da lunedì 29 maggio
Buccinasco (26 maggio2023) – Quest’anno il Comune di Buccinasco ha ricevuto un numero inaspettato di richieste di iscrizione ai Centri Estivi Comunali, soprattutto per le prime settimane (da metà giugno a metà luglio). Per accogliere TUTTE le richieste ricevute, azzerando quindi la lista d’attesa (oltre 80 bambini per le prime settimane), il Settore Istruzione in tempi record ha trovato nuove soluzioni, aumentando gli spazi riservati al Centro Estivo proprio per AZZERARE la lista d’attesa.
I bambini richiedenti – e ad oggi in lista d’attesa – esclusivamente per le settimane non accettate, potranno frequentare il Centro Estivo nel plesso 1° Maggio in via Liguria (per le restanti settimane e per le richieste già accolte, resta la sede di via Mascherpa).
Non ci sono esuberi, invece, per le scuole dell’infanzia.
Da lunedì 29 maggio tutte le famiglie riceveranno la conferma dall’ufficio, con tutti i dettagli. “Con un notevole sforzo economico e organizzativo – dichiara il sindaco Rino Pruiti – abbiamo ampliato l’offerta per i Centri Estivi in modo da accogliere tutti e non escludere nessuno, accettando le iscrizioni sia per i bambini residenti sia per non residenti che frequentano le nostre scuole durante l’anno. Apriamo così nuove aule nel plesso di via Liguria, l’unico disponibile perché le altre scuole primarie sono interessate da lavori e altre attività, proprio per garantire il servizio a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta entro i termini indicati e hanno la necessità di assicurare ai propri figli un servizio di qualità. Ringrazio il Settore Istruzione che in questi giorni ha lavorato senza sosta per trovare la soluzione più idonea, insieme all’assessora Martina Villa che ha affiancato gli uffici in modo che nessuno restasse escluso da un servizio che favorisce soprattutto le persone che lavorano e chi vive in situazioni di fragilità economica e non potrebbe rivolgersi a centri privati”.