BUCCINASCO, BUFERA-ROM: MAIOLO SALVA PER UN VOTO

Tiziana Maiolo assessore Buccinasco MIBuccinasco – Alla fine il display luminoso ha emesso il verdetto di una vittoria su misura: nove voti a otto. E’ stata così respinta la richiesta di dimissioni per Tiziana Maiolo , assessore alle Attività produttive travolta un mese fa dalle polemiche dopo le sue esternazioni sui rom.

Ma è un successo con qualche ombra, ottenuto con una maggioranza relativa (nove su venti). A distinguersi tra le fila del Pdl sono stati Sebastiana Basile (che ha abbandonato l’aula all’inizio della discussione in merito), Silvana Vaghetti e Luigi Rapetti , che «si sono persi» la votazione. Astenuto Claudio Cardilli ,Lega. Ma l’esito pro-Maiolo non era comunque scontato, dopo che Romano La Russa aveva tuonato chiedendone le dimissioni al sindaco Loris Cereda.

Il quale ha invece continuato a ritenere l’intera vicenda una classica «bolla mediatica». La Maiolo, in un appassionato intervento ha ricordato la lunga serie di iniziative a sostegno dei rom quando era assessore a Milano.

Ma l’opposizione è rimasta fredda ed ha rincarato la dose giungendo a definire un «costo improduttivo» ( Maurizio Carbonera ) la presenza della Maiolo in Giunta. «Con le sue dichiarazioni “ ha aggiunto Rino Pruiti “ la Maiolo ha inoltre sdoganato sui mezzi di comunicazione ogni genere di considerazione nazistoide da parte dei commentatori». Carlo Benedetti ha invitato la maggioranza a gettare la maschera: «Politicamente scegliete di salvarla, ma alle sue spalle ne avete sempre dette di ogni colore!». Ma cosa era successo l’8 febbraio scorso? Ospite de «La Zanzara», programma radiofonico a metà tra satira e informazione politica, la Maiolo aveva parlato dei rom in termini assai poco lusinghieri: non si vogliono integrare, non hanno cultura del lavoro, non hanno senso dell’igiene, fanno bambini per mandarli a rubare o avviarli alla prostituzione. E fanno la pipì sui muri, come neanche il suo cagnolino.

«E’ vergognoso sostenere che è più facile educare un cagnolino dei rom», aveva esclamato il giornalista David Parenzo . «No, per niente», era stata la replica.

Federico Ughi.

Articolo pubblicato il 18/03/11 Settegiorni settimanale