BUCCINASCO : COMINCIAMO A DIRE COSA FARE IN FUTURO PER UNA OTTIMALE GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI

La gestione dei rifiuti urbani di Buccinasco, oggi, è sostanzialmente quella che avevo organizzato come Assessore all’ambiente dal giugno 2002 al maggio 2007. Come ho già scritto mille volte si passò da una percentuale di raccolta differenziata del 30% al 60%. Mantenemmo la tassa rifiuti invariata dal 1999 al 2007.

Questo sistema funziona e si è consolidato nel tempo, tuttavia se avessimo vinto le elezioni nel 2007 saremmo andati oltre, cambiando ancora e migliorando molto.

La Giunta Cereda (PDL + Comunione & Liberazione), invece, non ha fatto nulla e quindi si è trovata nella spiacevole e prevedibilissima condizione di dover aumentare la tassa rifiuti mettendo le mani nelle tasche dei Cittadini (circa il 30% di aumento).

Se nel 2012 non si fa nulla (anzi si dovrebbe cominciare “da ieri”) ci troveremmo a dover subire ancora un aumento della Tassa/Tariffa, secondo i miei calcoli, di un buon +20%!

Diceva Albert Einstein: “I problemi non possono essere risolti con gli stessi schemi mentali che li hanno generati”. La soluzione ai rifiuti va dunque cercata con nuove idee e con una crescita culturale di amministratori e cittadini.

La Strategia Rifiuti Zero, del prof. Paul Connett è una idea che sta prendendo piede dovunque nel mondo. Il semplice fondamento scientifico di questa idea sta nel principio di conservazione della Massa: siccome nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma, una tonnellata di rifiuti prima dell’incenerimento peserà esattamente una tonnellata anche dopo l’incenerimento, seppur sotto forma di ceneri, gas serra e veleni.

In realtà i rifiuti non sono solo pattume che costa carissimo smaltire alla comunità sia in termini ambientali che economici, ma sono risorse economiche, a volte merci pregiate o pregiatissime, che:

1) non era il caso di buttare, perché ancora funzionanti, o addirittura di acquistare (Riduzione);

2) che possono essere riutilizzate (Riuso) come le bottiglie del vino o i flaconi del detersivo;

3) che possono essere recuperate (Recupero) con poco lavoro;

4) che possono essere riciclati con processi di decostruzione e ricostruzione (Riciclo), come la carta, la plastica, l’alluminio, ecc., processi molto meno costosi (mediamente 7 volte di meno) della realizzazione ex novo dalle materie prime.

Questi quattro accorgimenti, riduzione, riuso, recupero e riciclo, vanno sotto il nome delle “4 R” di Paul Connett.

Per l’applicazione di questi accorgimenti non ci vogliono grossi finanziamenti e sofisticati apparati tecnologici come gli inceneritori, ma bastano le mani dei cittadini e degli operatori ecologici, un po’ di organizzazione ed una capillare raccolta differenziata porta a porta. Si può così ottenere una riduzione del volume dei rifiuti da smaltire fino al 72% come a S. Francisco o fino all’82% come a Capànnori (Lucca, 45 mila abitanti), od anche il 77% come a Vizzini (Catania, Kalat ambiente).

Al Centro Riciclo di Vedelago (Treviso), di cui tanto si parla, in collaborazione con l’università di Padova, sono riusciti a riprocessare a freddo il secco non riciclabile, per produrre la cosiddetta sabbia sintetica, materiale ottimo per la costruzione di materiale edilizio (a norma UNI) o per mobili in plastica. La commercializzazione di questo prodotto porta nelle casse del centro riciclo da 50 a 120 euro la tonnellata, invece di pagare il costo di 180 euro per smaltire il secco non riciclabile negli inceneritori.

A Vedelago, dunque, si riusa, recupera e ricicla fino al 99%! La strategia rifiuti zero non è dunque un utopia, ma è realizzabile anche a Buccinasco Italia in breve tempo. Ma è necessaria anche una tariffazione più equa che premi i cittadini virtuosi, che a loro spese e fatica riducono, riusano, recuperano e riciclano, conferendo i materiali pregiati alla piattaforma ecologica di Via dell’Industria, così salvando preziose risorse dallo spreco, e penalizzi i cittadini che producono troppi rifiuti, che oggi pagano la stessa TIA/TARSU dei primi. Altrimenti continueremo a vedere i cittadini divisi in fessacchiotti e furbetti.

Che fare quindi a Buccinasco Italia ?

1) Io cambierei la tassa rifiuti e comincerei a tassare le singole unità familiari in base ai reali rifiuti prodotti, questo si può fare per legge ma è necessario un sofisticato sistema tecnologico e un adeguamento conseguente del sistema di raccolta tramite microchip e sacchi della spazzatura personalizzati muniti di codice a barre, attribuendo tutti i costi al vincitore del nuovo appalto, oppure gestendo “in hause” il servizio (in casa). Chi più ricicla meno paga, fino ad arrivare a non dover pagare quasi nulla se si è virtuosi, mentre chi se ne frega pagherà il doppio o il triplo di oggi.

2) Trasformazione dell’attuale piattaforma ecologica che, oltre a mantenere l’attuale servizio x la Cittadinanza, dovrebbe diventare un piccolissimo centro di trattamento per alcune frazioni secche di rifiuto, con una selezione manuale o semi automatica volta al recupero di materie prime. Esempio: se oggi porto un divano vecchio in piattaforma questo viene smaltito a peso come rifiuto ingombrante e ci costa un patrimonio, se invece lo si smonta e si recupera ferro e legno ci guadagniamo due volte.

In sintesi io vedo una futura gestione dei rifiuti molto virtuosa, capillare e attenta (per forza o per amore) che genererà risparmi importanti ed economie per il Comune, con la parallela creazione di posti di lavoro sul territorio a TEMPO INDETERMINATO per i nostri disoccupati (per quelli che hanno voglia di lavorare veramente).

Rino Pruiti
Cittadino responsabile
Buccinasco MI
www.rinopruiti.it