BUCCINASCO, CONSIGLIO DI CIRCOLO STRAORDINARIO SULLE PROBLEMATICHE DELL’ASILO “PARROCCHIALE” : L’OPINIONE DI UN GENITORE (LETTERA)

Ieri sera ho partecipato all’incontro “straordinario” del primo circolo didattico per discutere della nota situazione delle iscrizioni alla scuola materna.  Il presidente Ciocca ha deciso (con l’approvazione unanime di tutto il consiglio) di stilare due graduatorie separate, una di bambini che hanno fatto domanda solo alla statale e una di bambini che hanno fatto la doppia iscrizione, statale e la c.d. parrocchiale. Doppia iscrizione – occorre sottolinearlo – lecita dal punto di vista legale.

La cosa che mi ha lasciato a dir poco sbigottito è l’atteggiamento dei genitori dei bambini con la doppia iscrizione, atteggiamento del tutto opportunistico e poco rispettoso nei confronti dei genitori che hanno scelto di iscrivere i propri bambini alla scuola statale.

Il Presidente infatti ha fatto una proposta molto sensata e volta a trovare una soluzione che potesse accontentare tutti. In sostanza quella di chiedere alle autorità competenti, l’apertura di nuove classi per garantire un numero maggiore di posti. Questo a patto ovviamente che i genitori diano qualche garanzia che i loro figli vadano poi effettivamente nella scuola statale, per non trovarsi a settembre classi vuote e con tutti i problemi che ne conseguono (spreco di denaro pubblico statale e comunale per allestimento delle aule, dipendenti, ecc.).

Questa proposta non è stata accolta, i genitori dei bambini iscritti alla parrocchiale si riservano sino all’ultimo momento (31.agosto) di ritirare la domanda per mantenere il classico piede in due scarpe.

Mi sembra un atteggiamento molto poco civile, tra l’altro tenuto da persone che in gran parte si professano cattolici, quindi dal credo completamente opposto al “mors sua vita mea”.

Mi domando e gli domando:

– perchè negli anni passati (la convenzione è del 1983!) non avete fatto sufficiente pressione perchè la convenzione scuola-comune venisse fatta con criteri di trasparenza ed equità? forse per convenienza? per non svegliare il “can che dorme”? Per continuare a NON pagare nulla per la scuola privata?

– perchè chi decide di iscrivere i propri figli in una scuola paritetica (la c.d. “parrocchiale” nel nostro caso) lo fa INTERAMENTE sulle spalle della comunità? Comunità che ovviamente si trova ad avere meno fondi per attività di interesse collettivo.

perchè non accettano la soluzione prospettata dal presidente che vede in gran parte risolti i problemi di tutti i nostri figli (senza distinzioni tra parrocchiale e non)?

– sono consci dell’entità del danno per tutti i bambini del 2007 e 2008 che oggi già frequentano la scuola materna? Senza contare il problema dei bambini del 2009 che non troveranno posto nella scuola pubblica?

– cosa deciderebbero di fare nel caso di apertura di nuove classi? manderebbero i bambini per tutti i 3 anni o verrebbero ritirati appena rinnovata la convenzione (anche magari al secondo o terzo anno) con ovvi problemi alla didattica oltre che al danno economico per l’intera comunità?

Qualcuno potrà dirmi che è un loro diritto, certo è vero, ma è altrettanto vero che questa situazione – volenti o nolenti – è da loro causata che da anni hanno sostenuto una scuola privata, consci di usufruire un servizio PRIVATO e senza adeguate garanzie. Oggi che questa loro scelta ha determinato un problema lo si vuole scaricare sulla comunità che per scelta invece aveva deciso di non mandare i propri figli alla scuola privata accollandosi COMUNQUE i costi della scuola privata! Francamente mi sembra un po’ troppo. E che comunque possono risolvere la questione ritirando la domanda alla parrocchiale e mandando i proprio figli alla statale.

Io spero (e ne sono convinto) che la nuova giunta rinnoverà la convenzione, ma il problema rimarrà, perchè la scuola privata deve pagarla l’intera comunità?

Fabio Missoli
Genitore di Buccinasco

69 commenti

  • X Barbara, se non ti firmavi come “Una mamma insegnante statale, sindacalista, di sinistra e non CL” per me era lo stesso, mai fatto distinzioni ideologiche e probabilmente ho più amici io che portano i figli all’asilo della coop di te. Non esistono genitori contro genitori a Buccinasco, le contrapposizioni ideologiche sono frutto di un’arroganza e di una supponenza che non appartiene alla coalizione che vincerà le elezioni, cioè la nostra. Appena ci insedieremo in Comune faremo del nostro meglio con equità e giustizia x tutti, guardando ai bisogni delle famiglie e soprattutto dei bambini, noi siamo pronti.

  • BARBARA

    Gentile Dott. Pruiti,

    ho letto con attenzione la sua lettera e i commenti lasciati sul suo blog e vorrei poter esprimere anche la mia opinione. Premetto di essere un’insegnante di scuola pubblica, rappresentante sindacale CGIL, di sinistra, convivente, da tre anni in piazza contro i tagli alla scuola statale e madre di due bambine che l’anno prossimo dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) iniziare l’asilo, iscritte CONTEMPORANEAMENTE alla scuola parrocchiale e a quella pubblica, e francamente stupita di quanto sta succedendo nel nostro Comune. Mi sembra che si siano tirate conclusioni affrettate, mentre la verità è molto semplice: i figli si iscrivono nella scuola più vicina a casa (o a quella dei nonni) e che apparentemente offre più possibilità di accogliere bambini, soprattutto quando andare al lavoro è una necessità. Ricorda le premesse da cui sono partita? Se ho scelto di iscrivere le mie figlie ANCHE alla parrocchiale (e non viceversa) è perché nella statale mi garantivano solo 53 posti (un numero che lasciava ben poche speranze, anche senza “doppia lista”) mentre nella parrocchiale – come accade da decenni – ne garantivano molti di più. Nonostante i mortificanti tagli degli ultimi anni, che hanno colpito la mia categoria e la scuola pubblica in cui credo così tanto come docente e cittadina, devo purtroppo constatare che la scuola pubblica sul territorio di Buccinasco offre davvero poche opportunità… La doppia iscrizione, dottor Pruiti, non nasce da opportunismo, ma dalla paura di rimanere senza un posto in cui mandare i propri figli mentre ci si deve recare al lavoro, e decidere A POSTERIORI di inserire i bambini con doppia iscrizione in fondo alla graduatoria è una violazione alla circolare del MIUR 74/2006, oltre che un fatto inspiegabile. Inspiegabile, ovviamente, se per una volta ci si sforza di mettere da parte l’ideologia, la vis polemica, l’astio verso i ciellini ecc. ecc (perché di questo, diciamoci la verità, si tratta).
    Grazie per la sua attenzione,

    Una mamma insegnante statale, sindacalista, di sinistra e non CL.

  • Andrea D.

    Infatti ora appare. Tutto ok. :-)

  • Andrea D., non mi risulta in coda nessun commento…

  • Andrea D.

    Sig. Mateo, la sua interpretazione è corretta. Questo non vuol dire che si rifiuti qualunque forma di accomodamento. Alle condizioni attuali nessuno avrebbe la volontà di lasciare la paritaria, a condizioni diverse potrebbero esserci famiglie che non sono in grado di affrontare l’incremento di spesa (anche se più contenuto), perché a basso reddito o perché hanno più di un figlio. Le vogliamo fucilare? Tutto dipenderà da quale soluzione si riuscirà a trovare, da come verrà declinata, sempre ammesso che si possa riuscire a trovarla una soluzione. Una delle ipotesi prese in esame era proprio che a fronte dell’impegno di ridurre in misura ragionevole il contributo comunale (cioè incrementando sensibilmente l’ipotesi avanzata dal Commissario), la retta della scuola fosse modulata proprio per scongiurare questa situazione (era il punto n. 8).

    Lasci perdere il passato perché non serve a risolvere i problemi di oggi.

    Rino c’è un mio post che risulta ancora in sospeso, devo reinserirlo?

  • matteo

    Andrea D. mi scusi ma c’è anche scritto: “che è nostra ferma volontà continuare nella nostra scelta di usufruire del servizio pubblico della Scuola Materna Parrocchiale, se si manterrà la parità attuale …” io interpreto le parole PARITA’ ATTUALE come “la convezione non si cambia”…..lei la interpreta in altro modo???
    E non dica che ho omesso apposta la frase successiva “ed i costi rimarranno sostenibili” perchè volevo far notare solo quello che interessa a me…
    Vede sig. Andrea oggi si ripresenta lo stesso problema di 6 anni fa (corretto Rino??) dove anche in quella occasione il comitato insorse per la questione della convezione e dove il Comune era disposto a confrontarsi: bene il confronto ci fu ma fu muro contro muro e la raccolte di firme non era perchè il Comune non voleva confrontarsi ma perchè la convenzione non doveva essere toccata!!
    Io non firmai ne 6 anni fa e neanche adesso perchè il modo di attergiarsi di questi signori (e parlo del consiglio di amministrazione non dei genitori) era sbagliato prima ed è sbagliato ora.
    Io non so se lei ha letto il primo volantino: la richiesta di un confronto era inserita nel terzo punto della seconda facciata perchè nella prima era un cumulo di accuse al commissario (che non deve rendere conto a nessuno del suo operato e che ha addirittura la facoltà di togliere completamente la convenzione).
    Io sono convinto che una soluzione si troverà ma non certo promettendo qualcosa che poi non si possa mantenere…
    Matteo

  • Andrea D.

    No Adny_cap, masochismo no! Stoicismo forse. ;-)

  • Andrea D.

    E anche i documenti “riservati” non sono contenuti nella lettera, per cui non puoi leggerci quello che non c’è. Così come, d’altra parte, il Commissario ha ribadito che lascerà tutto come ha deciso. E allora? Mai partecipato a una trattativa? Tutto nella norma! La mediazione consta nell’avvicinare le diverse posizioni, cercando un punto di equilibrio che è, per sua natura, arbitrario. Proposte più ragionevoli in questo senso non ne sono fatte.

    La mancanza di collaborazione, quindi, nella lettera non c’è. Finché Ciocca non chiarirà quali concrete e reali speranze ci sono di ottenere le nuove classi, che sulla carta sono zero (per quanto già ampiamente esposto, ma mi auguro che mi possa smentire), anche quella come proposta lascia il tempo che trova, accompagnata dall’incertezza che si è creata (anche questa già ampiamente delineata). Ribadisco: come si possono chiedere OGGI degli impegni inderogabili alle famiglie se la politica promette risposte solo DOMANI? A mio avviso è chiaro, normale, umano ed evidente che una persona voglia prima sapere quale sarà la realtà che dovrà affrontare e solo dopo possa dare una risposta definitiva.
    Se poi la decisione di Ciocca, che ha sicuramente le sue valide motivazioni, costituisca o meno una discriminazione o sia frutto di una corretta interpretazione delle norme vigenti verrà, eventualmente, stabilito nelle sedi competenti.

    Per concludere chiariamo che a Buccinasco solo una parte dei bambini ha un posto garantito nelle scuole statali, gli altri si devono arrangiare. Grazie alla convenzione nessuno si è mai accorto finora di questo fatto, perché comunque tutte le famiglie hanno avuto lo stesso trattamento sia che fossero iscritte alla scuola statale sia che fossero iscritte a quella paritaria (lo ritengo un vanto per Buccinasco, non una vergogna). Il tutto con una buona dose di soddisfazione e di equilibrio: non c’erano posti vuoti nell’asilo statale né lunghe liste d’attesa di gente che “fuggiva” dalla paritaria. E aggiungo, con un esborso relativamente contenuto rispetto al risultato raggiunto. Dopo la decisione del Commissario oltre un terzo delle famiglie dovrà sostenere un consistente esborso per poter accedere al servizio e questo ha rotto gli equilibri esistenti. E’ un problema di Buccinasco, non di questa o di quella famiglia. E su questo credo si possa essere d’accordo.

    Sì Roberto, mi capita anche di lavorare, ma se Rino ed io ci sbattiamo tanto, sottraendo del tempo prezioso ad altro, è perché sentiamo il bisogno di dare una risposta a una domanda sociale importante. Per far capire che non si sta difendendo un “privilegio di casta”, ma si sta cercando di offrire un servizio sociale alle famiglie di Buccinasco, così che una eventuale revisione della convenzione in futuro non venga vissuta come favore a Tizio o a Caio, o come uno scippo della collettività a favore di pochi. Probabilmente non riusciremo a trovare una soluzione che ci salvi da questo sconquasso, ma se il messaggio passa e ci permette di superare certe ritrosie ideologiche, non sarà stata fatica sprecata. Chissà, magari leggendo con attenzione anche Uggeri potrebbe farsi un’idea diversa da quella che ha finora manifestato. ;-)

  • Andy_cap

    Noto un certo grado di masochismo in molti commentatori come il sig. Andrea D., si vede che gli piace così.

  • Roberto, ho già detto che io sono una persona semplice e parlo come mangio.
    Detto questo mi sfugge il tuo contributo alla discussione. Io sto lavorando infatti, lavoro anche per te e perchè tu possa fare commenti inutili in tutta sicurezza ;-)
    Credo che Andrea D., lavori anche più di me, temo anche che guadagni molto più di me… è la vita! Anche tu fattene una ragione.

  • Roberto

    Heilà, Rino Carmelo, ma da quanti anni sei a Buccinasco-Lombardia?

    Poco sopra affermi che l’italiano è la tua lingua madre e termini il tuo bel discorso con un maccheronico e provocatorio…..”che ti conviene assai”…….!!??

    P.S.
    Il post è molto interessante ma certi botta e risposta prolungati…..no !!
    Ma lavorate ogni tanto tu e Andrea D. o cosa???

  • No Andrea D., questo è quello che interpreti tu perchè ti fa comodo per sostenere la tua tesi. Io a filosofia lo facevo come esercizio, stabilivo una tesi e poi la smontavo e rimontavo.

    E’ scontato che tutti si abbia gli stessi diritti, così come è sacrosando che il dirigente scolastico faccia il possibile per garantirli a tutti, scandisco T U T T I , anche a quelli della “statale”, che non hanno fatto la doppia iscrizione, che pagano le tasse e che non hanno colpe.

    La non collaborazione la leggo dai verbali della riunione di circolo, se a fronte della proposta di Ciocca x chiedere nuove classi e nuovi (aggiuntivi) insegnanti si risponde “no grazie!” vuol dire che non si vuole collaborare e scandisco C O L L A B O R A R E per una soluzione.

    Hanno ribadito che vogliono che le cose rimangano come sono… mica ho pubblicato tutti i documenti che ho, ma sono sicuro tu riuscirai a convincermi a farlo.

    Siamo d’accordo che la convenzione è stata disdettata in maniera sbagliata e unilaterale, se governavamo noi non sarebbe successo, ma “tantè” il PDL + CL ci hanno portato il Commissariamento, fattene una ragione, non stai governando , non hai voce in capitolo, ne tu ne noi.

    Solo che noi non vendiamo qualcosa che non abbiamo, tu si.

    Questo è quello che c’è scritto e che scrivi tu.

  • Andrea D.

    Allora cerchiamo di capire l’italiano, se possibile, visto che stando alla statistica riportata da Arboit potrebbe essere un problema.

    Le famiglie hanno o non hanno il diritto di iscriversi alla scuola statale? Scandisco D I R I T T O. In tal caso esercitano il loro diritto facendo sapere che, potendo, ne farebbero a meno (lo fanno perché costrette dagli eventi). Fin qui ti è chiaro? Al concetto di diritto ci arrivi? Sei d’accordo che anche loro hanno, come tutti gli altri, il diritto di iscriversi alla scuola statale? Capisci il concetto del “Non lo faccio perché voglio che sia così, ma perché non posso fare altrimenti”? Non mi sembra difficile.

    Nessuna collaborazione col circolo? O bella! E dove lo leggi? E poi, a cosa dovrebbero collaborare? La lettera è del 17 febbraio, la proposta (sulla quale per ora non mi esprimo), del 6 di marzo! Se non con l’italiano cerchiamo almeno di aiutarci con la logica.

    Nessuna disponibilità a rivedere la convenzione? Ma dove lo leggi?
    Prendono atto che c’è stato un recesso unilaterale e improvviso (è la realtà, lo vuoi negare?) e auspicano che il tavolo di confronto aperto con il Comune porti “ad una soluzione ragionevole che mantenga libertà di scelta”. Ora se avessero ritenuto ragionevole la proposta del Commissario, che tutti, tu compreso, reputano eccessivamente penalizzante non avrebbero avuto bisogno di discutere, giusto? Quali altre proposte più ragionevoli sono state avanzate che loro hanno rifiutato?

    Questo è quello che c’è scritto!

  • Paolo

    #11. 20 febbraio 2012 17:20
    …..
    Città Ideale ha fatto una sua proposta:
    i politici si impegnano per il primo anno a contenere la riduzione del contributo entro il 15% riservandosi di studiare una soluzione più adeguata per il prossimo esercizio.

    Proposta che ha ricevuto l’adesione di tutti i Moderati di centro, di quasi tutti i gruppi e partiti del centro destra (ne manca qualcuno, che ha dato l’assicurazione solo verbalmente).
    L’unico NO, che è l’unico assente sostanziale, è fatto dalla coalizione di “sinistra-centro”.

    Questa mancata adesione impedisce di chiudere il cerchio; non consente all’Asilo Romano Banco di impostare una retta ADESSO, che per i genitori può essere considerata accettabile.
    ……

    Andrea D. forse lei sa chi sono questi moderati di centro o quasi tutti i partiti di centro destra che saccavini (o meglio Città Ideale come ama chiamarsi) cita e aveva promesso di dirci. Strano perchè è molto puntuale nella pubblicazione di documenti….
    No perchè mi sembra che l’unica coalizione che si presenta per amministrare Buccinasco e abbia espresso la propria posizione pubblicamente è quella che sostiene Giambattista Maiorano.
    In verità anche la Lega ha espresso la propria posizione con Nando Uggeri, il proprio candidato sindaco.

    Gli altri non pervenuti. Interessante che ad 1 mese e mezzo dalle elezioni non esista alternativa al centrosinistra e alla lega. La politica di centro e centrodestra a Buccinasco non esiste, ne prendiamo atto.

  • Andrea D., io sono una personcina semplice semplice, leggo quello che c’è scritto in italiano, la mia lingua madre:

    – doppia iscrizione confermata
    rinuncia alla statale se va bene con la parrocchiale, viceversa si vedrà
    nessun compromesso
    – nessuna collaborazione con il circolo che deve programmare l’attività
    nessuna disponibilità a rivedere la convenzione.

    Dcio solo che siamo fortunati ad avere un centro-sx molto responsabile e poco ideologico, gente che non si incazza e farà comunque il bene di tutti se vincerà le elezioni comunali, siamo tutti fortunati, pure tu… anzi datti da fare a cercare voti per noi che ti conviene assai !!!

  • Andrea D.

    Per quel che leggo io si dice semplicemente, chiaramente e apertamente che i genitori sono ben contenti del servizio offerto dall’asilo paritario e che, pertanto, la loro iscrizione alla scuola statale non è dettata da insoddisfazione e quindi irremovibile (“sono stati costretti”), ma da esigenze economiche (“aumento insostenibile delle rette di frequenza”) che, se superate (“i costi rimarranno sostenibili”), renderanno superflua l’iscrizione alla scuola statale (“ritireremo le iscrizioni alla Scuola Statale”), in caso contrario, obtorto collo (“porterà un gravissimo disagio”), saranno costretti a confermare l’iscrizione alla scuola statale.
    Ti sembra un discorso insensato? Tu cos’altro ci leggi? E se così, come fai a leggerci qualcosa di diverso?

    Secondo te i figli di queste famiglie non hanno il DIRITTO di accedere alla scuola statale come tutti gli altri? Perché?

  • Andrea D., vedi tu allora…

    NOI SOTTOSCRITTI
    GENITORI DI BAMBINI ISCRITTI
    PER L’ANNO SCOLASTICO 2012/2013
    ALLA SCUOLA MATERNA PARROCCHIALE

    Dichiariamo che:

    siamo stati costretti a presentare iscrizione per l’anno scolastico 2012/2013 anche alla Scuola statale del Comune a seguito della unilaterale ed improvvisa decisione del Commissario di recedere dalla convenzione attuale e della pesante riduzione del contributo erogato che porterà ad un aumento insostenibile delle rette di frequenza

    – che tale grave discriminazione nei nostri confronti porterà un gravissimo disagio ai nostri bambini e alle nostre famiglie e metterà a rischio numerosi posti di lavoro

    – che è nostra ferma volontà continuare nella nostra scelta di usufruire del servizio pubblico della Scuola Materna Parrocchiale, se si manterrà la parità attuale ed i costi rimarranno sostenibili, e che, di conseguenza, ritireremo le iscrizioni alla Scuola Statale

    – siamo confidenti che il tavolo di lavoro aperto con il Consiglio di Amministrazione della scuola porti ad una soluzione ragionevole che mantenga libertà di scelta

    Buccinasco, 17 febbraio 2012

  • Andrea D.

    Rino, se per te far valere i propri diritti vuol dire mettere in difficoltà il sistema, credo che tu debba rivedere il tuo concetto di democrazia.
    La scelta è stata fatta con pubblicità e nei tempi e nei modi dovuti, evidenziando, così, chiaramente la mancanza di volontà di aggirare il sistema.
    Se avessero voluto fare i “furbi” avrebbero agito da furbi!
    Il resto è dietrologia e propaganda.

  • Al commento di Paolo (che ho parzialmente censurato per non fare pubblicità a chi merita solo il silenzio) aggiungo che io ho tutte le comunicazioni ufficiali intercorse tra il “comitato genitori della coop” e le famiglie, email ecc., naturalmente me le ha inviate una famiglia che le ha ricevute.
    Quindi consiglio di non arrampicarsi sui vetri o fare i furbini.

  • Vedi Andrea D., continui a spostare il vero problema e a dimenticare – a questo punto volutamente – che la realtà è diversa, se io fossi omofobo, cattivo e volgare ti risponderei: vuoi fare il froc… con il culo degli altri, ma non lo sono, quindi non lo dico.

    1) non ci si può impegnare oggi, chi lo fa è un buffone inaffidabile.
    2) non si può dire che non ci sono le condizioni per migliorare la decisione del commissario.
    3) se la decisione sarà “tardiva” non è colpa della politica (parlo di quella seria non dei buffoni).
    4) quì e ora si può solo discutere per “ipotesi”, magari è anche utile ma io sono terra terra e non mi diverto.

  • Paolo

    Andrea D., cerchiamo di dire la verità però!

    Tu nel penultimo tuo post all’ultimo paragrafo dici:
    “Ribadisco l’invito a moderare i toni e a cercare, se possibile, una soluzione insieme nell’interesse di tutti senza dietrologia che si rivela poco aderente alla realtà: a mio avviso se ci fosse stata una macchinazione dei genitori e dell’asilo paritario per aggirare furbescamente il sistema, sarebbe stato sufficiente presentare l’iscrizione solo alla scuola statale, aspettare che venissero richiesti gli elenchi e il giorno successivo iscriversi tutti anche alla scuola paritaria.”

    Allego un comunicato del comitato genitori apparso sul sito “Città Ideale”:

    CITO TESTUALMENTE da pag.1: “Domani verrà consegnato nelle sacchette l’avviso per formalizzare la doppia iscrizione come deciso nello scorso comitato”.

    Questo non è voler mettere in difficoltà il sistema?
    La doppia iscrizione è avvenuta spontaneamente da parte dei genitori oppure strumentalizzata dal comitato?

    Ripeto, ci sono persone serie che stanno lavorando per una soluzione e ci sono persone che stanno strumentalizzando i genitori e la situazione.

  • Andrea D.

    Ciao Rino, le certezze, in questo caso, si danno in due modi:
    1) O ci si impegna tutti, così che chiunque vincerà le elezioni poi dovrà farlo, a rivedere la convenzione dichiarando fin da subito quale sarà la riduzione applicata.
    2) O si dichiara chiaramente che per il presente anno scolastico NON ci sono le condizioni per modificare la decisione del Commissario.
    Così le famiglie saranno messe in condizione di prendere una decisione oggi.
    E’ evidente che la prima soluzione sarebbe nettamente preferibile, ma se proprio non è possibile attuarla allora è meglio la seconda.
    Rileggi, non ho detto che è sbagliato fare promesse (essendo seri e poi attuando quanto promesso): ho detto che una soluzione TARDIVA (anche se fatta con tutta la buona volontà, cercando di rivedere il taglio operato dal Commissario) NON risolve il problema che è qui e ora!

  • Vedi Andrea D., tu dici ste cose, uno legge e si trova d’accordo… come non essere d’accordo? Poi uno analizza bene quello che dici e si fa la domanda: quindi? Qual’è la tua soluzione? Poi tu rispondi con minimo 3000 caratteri spazi esclusi… e uno dice : va che bravo, come scrive bene! Poi analizza il contenuto della tua risposta e si rifà la domanda: quindi?

  • Andrea D.

    Paolo, il problema non è quello di avere un posto per i bambini della Scuola dell’Infanzia a Buccinasco perché i posti ci sono! Il sistema scolastico nel suo complesso garantisce un posto praticamente a TUTTI, questa è l’unica verità incontestabile. Bambini a spasso non ce ne sono e non ce ne saranno (vedi il mio post precedente). Solo che alcuni l’avranno a un costo e altri a un costo ben più elevato. Così funziona il sistema della scuola dell’infanzia in Italia e soprattutto al Nord.
    Sarei lieto se il Dr. Ciocca potesse garantire la copertura della domanda con gli asili statali! Potremmo girare pagina e parlare d’altro. Ma non è così!
    Se mi dovessi sbagliare smentitemi e impegnatevi a dare le dovute garanzie, in caso contrario smettiamola con le favole propagandistiche e cerchiamo di capire se e come risolvere il problema.

    Il re è nudo da un pezzo, ma si continua a magnificarne le vesti!

  • Andrea D., Vittorio risponderà come vorrà, ma io non posso che ribadirti quanto già scritto: quindi? Come si fa a dare certezze alle famiglie? Si fanno promesse elettorali? Ma non hai scritto che sono sbagliate? Quindi?

  • Andrea D.

    Dr. Ciocca la ringrazio per la precisazione e mi permetto di fare qualche piccola osservazione.

    La spiacevole situazione in cui ci troviamo è figlia certo della decisione del commissario, ma è ingigantita in misura rilevante dall’incertezza! Promettere oggi che subito dopo le elezioni si metterà mano al problema è SBAGLIATO! O si prospetta oggi quale sarà la soluzione impegnandosi poi, una volta eletti, a realizzarla o si dichiara che per quest’anno è così. Questo ha deciso il Commissario e per l’anno scolastico 2012/2013 non c’è più nulla da fare! In questo modo le famiglie saranno messe in condizione di poter prendere una decisione OGGI. Alternativamente la loro richiesta di temporeggiare è comprensibile anzi è giustificata da una promessa politica SBAGLIATA (lodevoli le intenzioni, sbagliato il metodo). Si prenda atto che una soluzione tardiva è una NON soluzione e le conseguenze di questo atteggiamento sono quelle da Lei riportate, ma la colpa, a mio avviso, non può essere in alcun modo attribuita alle famiglie!

    Giusto per poter dare alle famiglie una risposta più precisa e ridurre il peso della loro incertezza, quante sono le probabilità di ottenere davvero gli insegnanti necessari all’apertura delle nuove sezioni? Entro quale data si avrà una risposta? Quali reali speranze ci sono in considerazione del fatto che l’art. 2 comma 4 del D.P.R. 89/2009 (è ancora in vigore, vero?) recita:

    L’istituzione di nuove scuole e di nuove sezioni avviene in collaborazione con gli enti territoriali, assicurando la coordinata partecipazione delle scuole statali e delle scuole paritarie al sistema scolastico nel suo complesso

    Perché anche le famiglie devono potersi organizzare e trovare soluzioni alternative.

    Le faccio notare, a mio modesto avviso ed evitando ogni considerazione polemica, che la procedura corretta sarebbe proprio quella di incrociare gli elenchi a iscrizioni chiuse e non quella di chiedere all’atto dell’iscrizione se il bambino risulta già iscritto in altra scuola, perché se un giorno presentassi la domanda di iscrizione al suo circolo dichiarando che il bambino non è iscritto in altra scuola e il giorno successivo, dopo una notte insonne tormentato dalla possibilità che mio figlio non trovi posto, presentassi domanda a un’altra scuola (dichiarando eventualmente lì, se richiesto che si tratta di doppia iscrizione) a mio avviso avrei detto la verità e NON avrei fatto alcuna dichiarazione mendace. Non trova?

    Ribadisco l’invito a moderare i toni e a cercare, se possibile, una soluzione insieme nell’interesse di tutti senza dietrologia che si rivela poco aderente alla realtà: a mio avviso se ci fosse stata una macchinazione dei genitori e dell’asilo paritario per aggirare furbescamente il sistema, sarebbe stato sufficiente presentare l’iscrizione solo alla scuola statale, aspettare che venissero richiesti gli elenchi e il giorno successivo iscriversi tutti anche alla scuola paritaria (cosa ampiamente fattibile perché le iscrizioni oltre il termine sono consentite solo che non godono di priorità). Per cui quello che vedo io sono solo famiglie oneste e preoccupate per la sorte dei loro figli, ne conviene?

  • Paolo

    Prof. Ciocca, la sua proposta costruttiva ha colpito nel segno e ha lasciato “il re nudo”.
    Basta vedere la reazione che ha suscitato, basta vedere la reazione scomposta di chi si professa moderato parlando ai cittadini con “plurale maiestatis” che nemmeno la regina Elisabetta usa più…
    Il problema è avere un posto per tutti i bambini di Buccinasco oppure il problema è mantenere un sistema di privilegi (e di consenso perchè no) che non si possono mettere in discussione?
    Il re è nudo.

  • Vittorio Ciocca

    Mi scuso per non essere intervenuto prima. Non l’ho fatto perché è per me un periodo veramente difficile e anche il tempo a disposizione è poco. Sono grato alla maggior parte degli intervenuti su questo blog perché finalmente ho riscontrato analisi e affermazioni di buon senso. Più passa il tempo e più sono convinto della mia scelta (avallata all’unanimità dal Consiglio di Circolo) di aver stilato una graduatoria che comprendesse tutti, nessuno escluso, ma che assicurasse una corsia preferenziale a chi ha iscritto in via esclusiva i figli al II° Circolo. Le cose da dire sarebbero molte, tuttavia mi preme dare due elementi che giudico importanti.
    1. Per gli esclusi sono determinato a richiedere l’apertura di 3/4 sezioni di nuova istituzione presso il plesso di via Mascherpa. Certezze non ve ne sono, ma il passaggio è importante, purtroppo non supportato da garanzie di frequenza che il Comitato genitori dell’Asilo Parrocchiale non vuole assicurare affermando che “si vogliono tenere le mani libere fino al 31 agosto 2012”. A questo proposito capisco i genitori degli alunni già frequentanti detto asilo, non quelli di nuova iscrizione perché il rischio è che ci mobilitiamo tutti, compreso il Comune che dovrebbe allestire le nuove sezioni per poi non avere i bambini fisicamente presenti.
    2. Solo ieri mi sono stati recapitati gli elenchi degli iscritti all’Asilo Parrocchiale per una verifica incrociata: 21 sono risultate le dichiarazioni mendaci di chi, avendo fatto la doppia iscrizione, non l’ha dichiarata.

    Vittorio Ciocca

    Dirigente Scolastico del II° Circolo di Buccinasco

  • Andrea D., sei fenomenale, qualsiasi cosa uno ti risponde tu la interpreti e la rigiri secondo la tua convenienza… “furbo” ma non serve ;-) , confido di saper esprimere in italiano corretto il mio pensiero, l’ho fatto più volte, non serve aggiungere altro.

  • Andrea D.

    Perfetto, quindi confermi che non si tratta di una mera soluzione “ipotetica” o teorica, ma che sarebbe concretamente realizzabile, basterebbe volerlo.
    Basterebbe avere l’onestà intellettuale e il coraggio di dirlo apertamente, senza nascondersi dietro slogan di puro politichese che non vogliono dire NULLA.
    Mancano i soldi non è un’affermazione credibile, a mio avviso. I soldi ci sarebbero, ma ho priorità diverse, è, sempre a mio modesto avviso, più credibile e indiscutibilmente legittimo.

    PS Se hai ritenuto di dover censurare Andy_cap è perché evidentemente hai giudicato il commento inappropriato a un confronto civile. Il problema è suo, non mio! Da me offese dirette non ne hai mai sentite. ;-)

  • Andrea D., è inutile che fai il permaloso, sei tu che hai fatto il bauscia con Andy_cap a cui ho appena dovuto censurare un commento. Tutto il contrario Andrea, tutto il contraio sono io rispetto a come mi definisci, del resto quello che dico io non lo posso negare ne interpretare, è scritto! Sono quasi 10 anni che lo scrivo in rete…

    Certo che il bilancio si può fare meglio, certo che si può razionalizzare e migliorare, nemmeno ritengo di poter essere io il genio o il “consulente” per trovare soluzioni, abbiamo persone mooooltoooo ma moltoooo preparate in lista e in coalizione su queste cose.

    Io dico solo che deciderò e darò la mia opinione politico-amministrativa solo davanti ai numeri reali , ai fatti e alle proiezioni economiche frutto di studio e approfondimento, dopo aver valutato le priorità, i pro e i contro e aver passato qualche notte insonne a pensare cosa è meglio, perchè al contrario di quello che dici io ho “il dubbio della ragione“… vuoi che ti risponda a cazzo di cane per prendere voti? No, mi dispiace === > vota la “città ideale” , vedrai che loro ti danno ragione! Tanto che gli costa? ;-)

  • Andrea D.

    Rino, al di là del fatto che non me la sono presa con Andy_cap, al quale ho semplicemente risposto in maniera puntuale, è senz’altro vero che le mie esperienze concrete riguardano le aziende private, ma, credimi, ho anche una discreta conoscenza del funzionamento della macchina amministrativa, ne capisco le problematiche, so leggerne i bilanci, so cosa vuol dire gestire e programmare e comprendo la realtà molto meglio di quanto tu possa anche lontanamente immaginare.
    Per il resto, e questo a mio avviso è un tuo grosso limite, non riesci a comprendere ed accettare che ci possono essere molteplici soluzioni e approcci diversi allo stesso problema, per cui chiunque non si adegui al tuo modo di pensare sbaglia (in buona o mala fede). Solo che se così fosse non avremmo bisogno di persone per affrontare e e risolvere i problemi, ma basterebbe un buon software che sputi l’unica risposta possibile.

    Così, giusto per restare in tema: secondo te nella gestione del bilancio comunale non ci sono sprechi, mancano i margini di manovra, le possibilità di risparmio, non si possono mettere in atto migliorie che possano generare efficienza e quindi risparmi di costi tali da compensare meno dell’1,5% di scostamento? E’ tutto perfetto e non ulteriormente migliorabile? Ma allora cosa ti candidi a fare? Lasciamo il commissario a vita e andiamo tutti a fare una scampagnata, no?

  • Andrea D., inutile prendersela con i mie cari fans e “vantare” esperienze che riguardano le società private, ovviamente ben vengano! Però il Comune non è una società di capitali.

    Andrea D., credimi, te lo dico con il cuore in mano e con il massimo rispetto umano, tu non hai idea di “dove sta il Comune”, pensi di averla perchè utilizzi le tue esperienze professionali per giudicare i processi dell’amministrazione pubblica, un giorno magari sarà così, oggi no. Abbiamo già visto quanti guai possono fare gli “imprenditori prestati alla politica” (che poi rimangono in politica) o gli “esperti”, Buccinasco ne sa qualcosa no? Una sequenza di esperienze negative, negativissime direi.

    Io rispetto chi ha un’idea diversa e , come vedi , mi confronto, il problema è che tu non stai proponendo, bensì stai “ipotizzando” una soluzione senza avere delle concrete basi di analisi e conoscenza, quindi oggettivamente la tua proposta di stanziare ulteriori fondi di bilancio in spesa corrente per “calmierare” le rette delle famiglie che mandano i figli all’asilo privato della coop, non trova certezza, cioè speriamo di poterlo fare nei modi e nei tempi che ti ho esposto, ma oggi non si può promettere. Chi lo fa è un pagliaccio che magari prendera un centinaio di voti ma che poi non va da nessuna parte.

  • Andrea D.

    fcoraz, stai suggerendo di adottare il modello statunitense per l’istruzione? ;-)

  • Andrea D.

    Andy_cap, se ti vanno bene le risposte di Pruiti, non c’è nulla da aggiungere, siamo un paese libero è hai il pieno diritto di condividere quello che ritieni più consono alle tue aspettative e al tuo sistema di valori.
    Per il resto prendi atto che ci possono essere persone che, in nome della stessa libertà che ti viene riconosciuta, possono avere posizioni e opinioni differenti.
    Giusto per precisare, con oltre 20 anni di esperienza gestionale concreta alle spalle, ho qualcosa di più di qualche concetto vago di programmazione, controllo, analisi degli scostamenti e strategie correttive. Per cui ti rispondo volentieri: sì ho un’idea molto precisa di dove sta il Comune (ben al di là della via e del numero civico) e una ancora più precisa di dove, invece, dovrebbe e potrebbe essere. Così, se per caso, un ufficio avesse cambiato piano, non mi sentirei perso ;-)

  • Andy_cap

    Rino eccellente commento, inutile aggiungere altro, in poche parole hai detto tutto e quando ti leggo provo sempre dispiacere per il fatto che non sarai il sindaco, comunque la differenza tra quelli che parlano e basta e un amministratore di razza è evidente.

    Al sig. Andrea chiedo: Pruiti è concreto e si fa capire, ma lei almeno la via dove sta il comune la conosce?

  • laura
    6 marzo 2012 alle 9:50 pm ∞
    COMUNQUE ANCHE NOI PAGHIAMO LE TASSE E ABBIAMO GLI STESSI DIRITTI
    MIO FIGLIO FREQUENTA L’ASILO PAROCCHIALE NON PERCHE’ HO SCELTO IL
    PRIVATO , MA RITENGO QUEST’ ASILO IL LUOGO PER UN CAMMINO EDUCATIVO
    CATTOLICO

    I fratelli Blues quando la loro scuola parrocchiale stava chiudendo i battenti hanno affrontato il problema di insolvenza in maniera diversa, senza ricorrere ai finanziamenti statali perché tenevano molto al loro “cammino educativo”. Cara Laura, anche loro erano in missione per conto di Dio.

  • Anonimo

    vorrei un chiarimento: chi ha deciso di mettere sul modulo d’iscrizione la questione della doppia iscrizione vietata, visto che il ministero la considera tale solo per la secondaria di II grado? il II circolo di Buccinasco è zona franca? perchè al I circolo non è accaduto nulla di tutto ciò?

  • Andrea D.

    Solo che i dati che otterrai (e a quanto pare stai dichiarando implicitamente che i documenti ufficiali sono mendaci e inattendibili, perché le cifre “vere” sono altre) sono quelli di quel giorno, mentre la decisione che prenderai riguarderà il futuro per il quale ti dovrai, allora come oggi, attenere alle previsioni programmatiche.
    Per il resto, confermi che è tutta e solo una questione di priorità, come è normale che sia.

  • Andrea D., penso di farlo così come saremo capaci di farlo senza demagogia e senza prendere per il culo la gente facendo promesse da cettolaqualunque. Ti dico come passo per passo? Ok:

    1) Vinciamo le elezioni.
    2) Andiamo in mattinata (si va la mattina presto) in Comune.
    3) Ci rechiamo al 4° piano dal ragioniere capo, chiudiamo la porta a chiave, gli facciamo tirare fuori le cifre “vere” della spesa corrente (ne approffitterei anche per dirgli un paio di cose personali, giusto 5 minuti ma intensi), ci facciamo stampare la situazione di cassa, ci facciamo stampare la situazione delle determine di impegno di spesa già in esecuzione (sempre in spesa corrente) e di quelle previste ma non eseguite, ci facciamo stampare tutte le spese inderogabili e gli impegni economici non rimandabili.
    4) Scendiamo al 1° piano nel settore servizi alla persona e scuola, andiamo dal dirigente del settore, chiudiamo la porta ma non a chiave, ci facciamo stampare anche quì tutta la situazione e tutte le richieste di aiuto e le precarietà familiari, il sostegno all’affitto, i casi urgenti, le richieste, il numero di minori in carico al Comune ecc. ecc.

    5) Prendiamo tutto il materiale e andiamo in sala Giunta al 3° Piano, chiudiamo la porta a chiave e lavoriamo… lavoriamo e valutiamo seriamente, discutiamo, senza ideologie o pregiudizi, magari anche per una settimana intera, poi… quando usciamo ti telefono subito e ti dico qul’è la programmazione pluriennale, quali variazioni di bilancio e cosa si può o non si può fare…

    Te capì? Basta sparare minkiate un tanto al chilo!!!

  • Andrea D.

    Ciao Rino, come pensi di stilare una convenzione pluriennale che ti impegnerà a una certa spesa per gli anni a venire se non sei in grado di pianificare le risorse?
    Meno dell”1,5% del bilancio di spesa corrente del Comune come risulta dai documenti programmatici ufficiali, gli unici elementi a cui puoi fare riferimento dovendo pianificare attività future. Il concetto di programmazione non ti è certo nuovo!

  • Andrea D.

    Paolo, la dichiarazione di TOTALE equiparazione è già stata fatta, questo è il punto.
    Per il resto io sono assolutamente d’accordo che la convenzione dovrebbe stabilire i diritti e gli obblighi delle scuole convenzionate (garantendo una corretta contribuzione): di esempi fatti molto bene ai quali ci si può ispirare ce ne sono molti, ferma restando l’autonomia nella redazione del POF propria di ogni scuola.

  • Andrea D., insisti… non sei in Comune e non hai il bilancio in mano, 1.5% di cosa? Una persona seria dovrebbe essere cauta e io sono una persona seria, poi se dovessimo vincere le elezioni governeremo bene da subito e faremo i salti mortali per soddisfare tutte le necessità, promettere oggi è una roba da cettolaqualunque, te l’ho già detto e scritto più volte.

  • Paolo

    Andrea D., immagino (ne ignoro le modalità, potrei sbagliarmi) che attualmente per l’accesso alla materna “parrocchiale” si segua una graduatoria come quella per l’accesso alle materne statali pubbliche, vero?
    No perchè altrimenti questa voglia di “equiparare” arriva solo fin dove fa comodo.

  • Andrea D.

    Ciao Rino, non sto affatto spostando il baricentro: questo è il centro della discussione. Se si parte dal presupposto della totale equiparazione si dovrebbe agire coerentemente con tale presupposto. Se si creano sensibili differenziazioni tra le alternative, a mio avviso, il presupposto viene meno e il ragionamento si inceppa.

  • Andrea D.

    Ciao Rino, quello che immagini e pensi tu, come quello che immagino e penso io conta poco. Se Ciocca garantisce personalmente di essere in grado di poter attivare le nuove classi, essendo persona seria e affidabile, io gli credo. Però vorrei sentirglielo dire chiaramente e inequivocabilmente.
    Da quanto citato nell’articolo la proposta è stata:

    chiedere alle autorità competenti, l’apertura di nuove classi per garantire un numero maggiore di posti.

    Tra chiedere e ottenere c’è una bella differenza, non trovi?

    Per il resto prendo atto della tua dichiarazione dell’assoluta, totale e permanente impossibilità di trovare fondi pari a meno dell’1,5% del bilancio.

  • Paolo

    Andrea D. cosa c’entra con quello che mi chiedi con quello che ho detto io scusami??

  • Andrea D., continuate a spostare il baricentro della discussione. Frega nulla della totale equiparazione oggi a Buccinasco, quello che è importante è trovare una SOLUZIONE PRATICA, DELLE RISPOSTE CONCRETE…

  • Andrea D.

    Ciao Paolo, torno a chiederti: non trovi che la totale equiparazione dell’iscrizione alla scuola paritaria e a quella statale dovrebbe anche, coerentemente, prevedere una totale equiparazione di trattamento?
    In caso contrario qualche perplessità è legittima, o no?

  • Io non ho certezza, io rispetto l’autonomia della scuola pubblica. Il Dirigente non è certo tenuto a rispondere su un blog, specialmente dopo aver convocato pubblicamente e verbalizzato un consiglio di circolo, fatto proposte concrete, essendo poi lui persona seria e credibile (forse uno dei migliori dirigenti scolastici della provincia di Milano… stando a quello che si dice in provveditorato o come si chiama ora), immagino e penso che possa fare quello che dice, tu no? Pensi che stia mentendo? E perchè lo farebbe???

    In realtà l’atteggiamento dei genitori gli impedisce di agrire seriamente, è questo che vuoi?
    E comunque – come sempre – le chiacchiere stanno a zero, si continua a speculare elettoralmente su questa vicenda senza dare nessuna soluzione certa, se non quella di tirare fuori dei soldi che non ci sono e non ci saranno nemmeno ad agosto nella misura richiesta dalla coop, cioè la stessa cifra erogata negli ultimi 10 anni.

  • Andrea D.

    Ciao Rino, scusa, ma collaborare a cosa? Aspettavo nel merito i chiarimenti di Ciocca (che probabilmente non ha ancora avuto occasione di leggerci), ma visto che sei così preparato rispondi tu: l’asilo statale è in grado di garantire oggi la copertura della domanda per il prossimo anno attivando nuove classi? C’è oggi la certezza di poter avere gli spazi e gli insegnanti necessari? Personalmente, vista la situazione generale (che in alcune zone del paese riesce a coprire la domanda di tempo pieno nella scuola dell’obbligo solo per un decimo, stante la carenza di organici) ho dei dubbi, ma se hai informazioni diverse sono ben lieto, come credo lo saranno le famiglie, di sentirle. Saremo TUTTI molto più tranquilli.
    In caso contrario, in assenza di concrete garanzie e in presenza unicamente di vaghe promesse per le quali si cercherà di fare il possibile, io comprendo benissimo la preoccupazione delle famiglie. Tu no? Pazienza, siamo su posizioni diverse.

  • Andrea D.

    Ciao Antonio, cerchiamo di chiarire. C’è un bisogno (essenziale) delle famiglie di avere un servizio: la Scuola dell’Infanzia, per esigenze contingenti, ma anche per garantire un corretto sviluppo socio-pedagogio ai propri figli. Lo Stato NON riesce a dare una risposta soddisfacente alla domanda di tale servizio: in Lombardia, ma ripeto anche in Emilia Romagna, siamo sotto il 50%. L’eccedenza è coperta in prevalenza dalle scuole paritarie (in misura molto modesta dalle scuole private), che possono essere a gestione diretta del Comune oppure a gestione privata. I contributi regionali per tali scuole sono modesti e coprono solo una piccola frazione dei costi. I Comuni possono decidere se e in che misura intervenire per contribuire a soddisfare il bisogno delle famiglie in funzione dell’importanza che danno al servizio.
    Ci sono comuni, come il già citato Comune di Reggio Emilia, che coprono in parte il servizio con scuole paritarie a gestione diretta (circa il 37% dell’offerta), con un esborso netto per il Comune di quasi 6.500 euro annui a bambino (con un’incidenza pari a circa il 7,8% del bilancio, dati 2008), e in parte con convezioni con le scuole private, molto meno onerose per le casse comunali. Il Comune di Buccinasco aveva una convenzione che gli permetteva, coprendo circa il 37% della domanda, di garantire praticamente il 100% delle richieste a un costo decisamente contenuto (pari a circa il 2,7% del bilancio). Ha deciso, nella persona del Commissario, di ridurre sensibilmente il suo impegno economico (portando l’esborso massimo a meno dell’1% del bilancio) e questo a comportato i problemi che stiamo vivendo oggi.

  • Paolo

    Ci sono blog riferiti al centro, ai sedicenti moderati, che parlano di imboscata nei confronti dei genitori della materna parrocchiale. Dopo aver raccolto firme appena fuori dalla porta di uscita delle chiese dopo le messe, giocando sull’emotività, dicendo che il commissario vuole chiudere la scuola parrocchiale – che parrocchiale non è – parlano di imboscata. Ognuno ha il proprio stile, teniamoci il nostro.
    W i moderati!

  • Andrea D., ti stai arrampicando nuovamente sugli specchi? C’è un confine molto vago che separa la “tenacia” dall’accanimento terapeutico. Se si vuole trovare una soluzione bisogna che le famiglie del “parrocchiale” esprimano la volontà chiara di collaborare, non dico con il Commissario che gli ha tagliato i fondi pubblici e nemmeno con i comunisti cattivi, ma almeno con il dirigente scolastico e il consiglio di circolo, non credi? Altrimenti abbiamo un sacco di brave persone che si preoccupano di chi se ne fotte degli altri, o almeno questa è la mia impressione leggendo le cronache.

  • Andrea D.

    Sig. Pennacchio, se è vero che il criterio per la determinazione delle graduatorie precisa che in caso di iscrizione a due diverse scuole “pubbliche” si viene posti in fondo alla graduatoria, l’interpretazione letterale del termine, che considera la scuola paritaria “pubblica” alla stregua di ogni altra scuola statale (cosa non incompatibile con il quadro normativo generale), implicherebbe, però, un comportamento coerente e non discriminatorio per tutti coloro che frequentano la scuola “pubblica” che devono essere messi TUTTi in condizioni di parità. In caso contrario l’interpretazione apparirebbe, a mio avviso, come una decisa forzatura. Non trova?

  • Boni

    la differenza sulla gestione di una scuola paritaria a buccinasco e in altri comuni:

    Cronaca dal consiglio comunale di Buccinasco del 3 giugno 2010. Parla Filippo Licastro PDL .

    Questo punto ( appartamenti di via Guido Rossa ) gli amici di CL non lo votano perchè i pretesti che stanno prendendo anche stasera…..
    ……..”La stessa oculatezza che avete portato in questa convenzione la invito ad averla quando discutiamo molto presto della convenzione della Scuola Materna Parrocchiale fatta nell’83 senza scadenza e senza niente, 550.000 euro l’anno in dieci anni ci facevamo 4 asili completi di arredamento e maestri più un rustico, undicimiliarditrecentomilioni di lire. di questa convenzione molto presto dobbiamo discutere perchè questa è una spesa che non possiamo più sostenere. E gli amici di CL devono capire ………….”Ora meno male che la gente quì non viene (in Sala Consiliare ndr) perchè se no veniva con i forconi e ci cacciava fuori,ha ragione Benedetti, qui non c’è senso di responsabilità qui c’è il senso che ognuno si porta l’acqua al suo mulino e basta!! Quì la gente,io non sò, già dall’altra volta mi vergognavo mentre dicevi sacrosante verità ,gli schieramenti,quattro ( consiglieri di CL ndr ) condizionano tutta la maggioranza…”

  • Antonio

    Mi spiego meglio: Alcune genitori hanno iscritto i bambini all’asilo statale/comunale, poi dopo, per esser piu’ sicuri e x “ignoranza” hanno fatto l’iscrizione anche al parrocchiale, questi genitori sono in buona fede rispetto a quelli che hanno iscritto i figli al parrocchiale e poi dopo x protesta hanno fatto l’iscrizione in massa al comunale.
    La differenza c’e’ e vanno capiti e tutelati.

  • Anonimo

    Mi complimento con i partecipanti la discussione per il tono adottato. Sono state scritte cose in gran parte esatte, qualcuna meno, ma di poco conto ai fini della discussione. Intervengo per precisare solo pochi concetti.
    Nella decisione assunta, dal Dirigente prima e dal Consiglio poi, non vi è alcuna intenzione discriminatoria. Si sono applicati meccanismi e logiche da sempre adottati, il tutto con l’intenzione di salvaguardare il modello pedagogico-educativo e l’organizzazione didattica del Circolo. Lo scopo è quello di garantire in primis la qualità formativa dei bambini frequentanti, sia la statale che la parrocchiale, a seguire il diritto minimo all’accesso per i bimbi di prima fascia, infine la professionalità delle docenti, comprese quelle della s. m. parrocchiale. Mi sembra importante, specie in questo periodo, ricordare che la vicenda mette a rischio posti di lavoro.

    Cordiali saluti.
    Maurizio Pennacchio

  • Andrea D.

    Sig. Boni, l’attivazione di nuove sezioni non è così automatica come Lei dice, altrimenti non si spiegherebbe il fatto che in Lombardia e nelle regioni confinanti mediamente un bambino su due non trova posto nella Scuola dell’Infanzia statale. In ogni caso mi auguro che i Dr. Ciocca, che ha certamente informazioni più precise, possa chiarire meglio la situazione.
    Sui soldi a pioggia è nettamente fuori strada! Vada a vedere nei comuni dove l’asilo paritario è a gestione diretta qual’è il livello di spesa per alunno e si accorgerà che tale valore è un multiplo della somma erogata in base alla convenzione.

  • Boni

    Quindi il problema non è avere un posto per i figli alla materna, avevo capito cosi. Ciocca ha proposto una soluzione per il problema. Il problema invece sembrerebbe l’impossibilità di continuare ad avere soldi a pioggia per quell’asilo. Basta esser chiari.
    Ma è parrocchiale o no infine?

  • Andrea D.

    Anonimo (#7) in base a quale normativa il modulo chiede informaioni sulla doppia iscrizione? A quale norma fa riferimento il fatto che in caso di doppia iscrizione si passa in coda alle graduatorie?

  • Anonimo

    Il modulo di iscrizione chiede se si tratta di doppia iscrizione perchè così vuole la normativa. In tal caso si passa automaticamente in coda alle iscrizioni esclusive. Omettere la segnalazione di doppia iscrizione è dichiarazione mendace e, quindi, perseguibile. Ho il sospetto che ci siano dei furbetti che hanno volutamente omesso tale dettaglio e in particolare sul plesso di via Marsala. Ne scrivo per esperienza diretta.

  • Anonimo

    non esiste alcuna legge in merito; la Circolare n. 110 Roma, 29 dicembre 2011
    Prot.n. 8603 (iscrizioni 2012-13) non modifica quanto previsto negli anni precedenti. L’unico divieto contemplato è quello di doppia iscrizione per la scuola sec di II grado. Bisognerebbe leggerla perchè la raccomandazione per quanto riguarda la scuola dell’infanzia è significativa:
    “Si auspica che possano anche essere attivate, da parte degli Uffici scolastici territoriali,
    d’intesa con le Amministrazioni comunali interessate, le opportune misure di coordinamento tra le scuole statali e le scuole paritarie che gestiscono il servizio sul territorio, per equilibrare il più possibile il rapporto domanda-offerta.” Mi pare che tale raccomandazione sia stata disattesa in questa vicenda.

  • laura

    E’ un asilo privato che ha fatto, fa, e fara’ un servizio pubblico.
    Sono cinquanta anni che fa questo servizio per tutti.
    Sig Antonio la doppia iscrizione si può fare per legge, l’importante che non venga presentata in due asili stali, qui mi sembra che la persona non informata sia lei
    e non i genitori alle prime armi.
    COMUNQUE ANCHE NOI PAGHIAMO LE TASSE E ABBIAMO GLI STESSI DIRITTI
    MIO FIGLIO FREQUENTA L’ASILO PAROCCHIALE NON PERCHE’ HO SCELTO IL
    PRIVATO , MA RITENGO QUEST’ ASILO IL LUOGO PER UN CAMMINO EDUCATIVO
    CATTOLICO( dove prima di mangiare si ringrazia Dio, ECT)

  • Rino:quello presieduto dal Preside Ciocca è il 2° Circolo Didattico di Buccinasco, non il 1°.
    Ciao
    Franco

  • Andrea D.

    Ciao Antonio, in base a quale legge non si potrebbe fare la doppia iscrizione?

  • Antonio

    Sono stati messi nel calderone anche quei genitori e, quindi, bambini che si sono iscritti prima all’asilo comunale e poi, un po’ per ignoranza e un po’ x sentirsi piu’ sicuri, a quello parrocchiale e questo non e’ giusto; ci sono delle differenze e comunque all’asilo comunale non hanno avvisato tali genitori che la doppia iscrizione non si puo’ fare; questi genitori vanno capiti anche perche’ la prima iscrizione all’asilo e’ una cosa emozionante e non tutti, anzi quasi nessuno, sa a memoria tutte le leggi, per la serie: Cercavi giustizia e trovasti la legge!

  • Andrea D.

    Sig. Missoli, ritengo le sue osservazioni sostanzialmente corrette. Non si dovrebbe poter mantenere la doppia iscrizione fino al 31 agosto perché tale atteggiamento sarebbe teoricamente contrario ai principi di una corretta programmazione delle risorse, con conseguente danno erariale. Il problema è che la previsione legislativa non è così stringente

    Si auspica che possano anche essere attivate, da parte degli Uffici scolastici territoriali, d’intesa con le Amministrazioni comunali interessate, le opportune misure di coordinamento tra le scuole statali e le scuole paritarie che gestiscono il servizio sul territorio, per equilibrare il più possibile il rapporto domanda-offerta.

    ma soprattutto che le famiglie si trovano ancora in un regime di profonda incertezza, non essendo stato definito con chiarezza quale sarà l’importo del contributo comunale per il prossimo anno scolastico.

    Senza considerare che la proposta del Dr. Ciocca (che spero ci leggerà e potrà chiarire) non è affatto detto che venga accolta e che il Provveditorato renda effettivamente disponibili gli insegnanti per l’apertura delle nuove classi (dando per scontato che ci sia lo spazio fisico per allestire le nuove classi), altro grave elemento di incertezza. E se si dovesse verificare questa sventurata ipotesi, cosa tutt’altro che improbabile visto il basso tasso di copertura del servizio che lo Stato riesce a garantire (meno del 50% in Lombardia così come in Emilia Romagna), che fine farebbero i bambini a settembre, senza posti nella statale e senza una soluzione alternativa?

    Tralasciando le polemiche sulla convenzione e sul suo mancato rinnovo (per altro poco calzanti, qui il problema non è di forma ma di sostanza, cioè nel taglio del 60% del contributo deciso dal commissario), la mio opinione personale (anche se contraria alle mie idee di fondo) è che, con la legislazione vigente, il Comune non dovrebbe intervenire a sussidiare scelte alternative in presenza di posti vacanti nelle scuole statali (a meno di accordi compensativi a livello centrale, per ora difficilmente ipotizzabili anche solo in teoria).

    Così come è vero che la scuola paritaria non può improvvisare, ma deve essere messa in condizione di programmare le attività per il prossimo anno scolastico, anche nell’interesse di coloro che vi lavorano e che hanno il diritto di sapere se a settembre avranno ancora un posto o se dovranno mettersi a cercare immediatamente un’altra occupazione.

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