Buccinasco : da oggi nelle farmacie comunali mascherine a 50 centesimi, la perdita economica sarà a carico di ASB

Le mascherine chirurgiche saranno vendute al prezzo minimo indicato dal Governo. Indossare la mascherina è obbligatorio, facendo la massima attenzione di coprire naso e bocca: è il nostro strumento per prevenire i contagi, anche tra asintomatici

Buccinasco (28 aprile 2020) – Da oggi nelle due farmacie comunali (via Marzabotto e via Don Minzoni) le mascherine chirurgiche saranno vendute al costo di 50 centesimi l’una, così come prescritto dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19.

Anche se le abbiamo acquistate ad un prezzo maggiore, le venderemo al prezzo concordato con il governo, la perdita economica conseguente sarà contabilizzata dalla società speciale ASB che  gestisce le due farmacie comunali.

CI SEMBRA GIUSTO FARCI CARICO DELLA SITUAZIONE IN MODO DA CONTRASTARE LE SPECULAZIONI IN ATTO SULLE VENDITA DELLE MASCHERINE. TUTTI DEVONO INDOSSARE LA MASCHERINA E DEVONO POTERSI PERMETTERE DI ACQUISTARLA. 

Ricordiamo che indossare la mascherina è obbligatorio ed è fondamentale utilizzarla nel modo cor-retto: DEVE COPRIRE NASO E BOCCA.

L’utilizzo della mascherina è fondamentale come principio di precauzione, quindi non solo da parte di chi ha sintomi. Il contagio da soggetti asintomatici ha una notevole rilevanza sia per il loro numero assoluto sia perché i pazienti positivi sono più contagiosi nei primi giorni dell’infezione, quando sono asintomatici o presentano sintomi lievi.

Una semplice mascherina indossata da un soggetto infetto (anche che non sa di esserlo) riduce notevolmente la quantità di virus trasmessa. È più facile bloccare le goccioline quando escono dalla bocca o dal naso piuttosto che arginarle quando si disperdono nell’aria.

Gli orari delle farmacie comunali:

Farmacia comunale 1 (via Marzabotto 1)

Aperta dalle 8.30 alle 24 dal lunedì alla domenica

Farmacia comunale 2 (via Don Minzoni 5/a)

Aperta il lunedì dalle 15.30 alle 19.30, dal martedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30, il sabato dalle 8.30 alle 12.30.

8 commenti

  • Al momento anonimo

    Fino a quando ci sono adulti, la classica copia che passeggia vicino vicino che amore sti cuccioli di mezza età ignoranti, zona casa dell’acqua, per Buccinasco senza mascherina, dei prezzi non siamo in tanti ad esserne interessati.

    La classica famiglia media, puo sostenere 50 centesimi di chirurgica, visto che qualche settimana fa le abbiamo pagate il triplo, considerando il periodo di eccezionalità che stiamo attraversando, mettiamo a budget questa spesa suvvia.
    Tutto sommato una parte della popolazione maggiormente bisognosa è stata aiutata.
    La mia speranza è che quella parte di coincittadini che sono abituati a nascondere una parte dei loro redditi dalla dichiarazione, vengano individuati, vista l’esigenza dei ns conti del paese, così almeno se ci passano avanti in caso di cure mediche, non abbiamo il motivo per insultarli…….

  • è ovvio che il privato non ci vuole rimettere, ma non ci interessa, lo Stato decide e lo stato si deve fare carico

  • assterixx

    ciao , ho sentito ieri una mia conosciente e il suo dentista le paga 30 cent cad, naturalmente ne prenderà un quantitativo ogni tot mesi o avrà un contratto/abbonamento annuale o simile . non credo sia lecito vendere mascherine sfuse .
    o prendi il pack da 5 o 10 o 25 o 50 pz o niente . che senso ha entrare in un posto e prendere 1 o 3 pz !??! anche ammettendo di esser singol e uscendo 2/3 volte a fare la spesa non basta una singola mascherina . qualcuno paga e sono sempre gli stessi cioè i consumatori , girate la frittatta come volete ma qualcuno deve pagare . chi è senza peccato scgali la p….. anzi faccia vedere i conti

  • Carneade

    Il Gruppo Crai al quale fanno capo le insegne Crai, Pellicano, Caddy’s, IperSoap, Pilato, Proshop, Risparmio Casa, Saponi e Profumi, Shuki e Smoll, ha annunciato che “si vede costretto a ritirare dalla vendita, dai negozi del Gruppo, le mascherine chirurgiche” a causa del prezzo imposto massimo di 50 centesimi. “Siamo nell’impossibilità -si afferma- di vendere le mascherine ad un prezzo inferiore al loro costo di acquisto. Confidiamo che il governo voglia risolvere al più presto tale situazione in modo da consentirci di riprendere la vendita delle mascherine in questione”.

    Non afferro il movente del Sindaco a rimetterci dei soldi

  • Valerio

    Apprezzo quello che sta facendo il sindaco di Buccinasco essendo anche un suo cittadino. Certo è che qualsiasi cosa si faccia non viene apprezzata, per quanto riguarda la qualità delle mascherine a 0.50 centesimi non è detto che siano diverse da quelle vendute in altre farmacie a 15 euro in pacchetti da 10

  • No Luigi, sarà a carico delle farmacie che sono utilizzate da migliaia di cittadini di tutto il sud ovest Milano 365 giorni all’anno festivi compresi fino alle 24, è un’impresa pubblico dove lo scopo non è il guadagno ma il servizio pubblico, i cittadini di Buccinasco ricevono dalle farmacie comunali mediamente 150mila euro all’anno, quest’anno riceveranno di più, quindi i cittadini non ci mettono un solo centesimo e ci guadagnano.

  • Luigi

    “La perdita economica conseguente sarà…” a carico dei cittadini di Buccinasco!

  • Carneade

    Egr. Sindaco

    Siamo sicuri che 50 centesimi per una mascherina chirurgica da vendere in farmacia il prezzo sia giusto?
    Nel frattempo c’è il caos, tra i farmacisti che non vogliono vendere per mezzo euro, quello che hanno pagato dai fornitori ad un prezzo più alto, con i diversi produttori italiani che non riescono a stare dentro quei costi.
    Appare chiaro che dietro il progetto del prezzo calmierato annunciato ieri dal Commissario straordinario si nascondono non poche insidie se non demagogia.

    Prima tra tutte la capacità di riuscire, effettivamente, ad approvvigionare gli italiani alle condizione annunciate.
    Esiste poi il pericolo, che si riversino sull’Italia mascherine simil chirurgiche: insomma delle imitazioni non adatte allo scopo.

    Ho molti dubbi sul costo di 50 centesimi, rilevando che le aziende le hanno in carico a un prezzo maggiore. L’effetto immediato sarà che smetteremo di importarle,; intanto molte aziende hanno bloccato gli ordini e le vendite

    Avevano stabilito un “prezzo etico” minimo ad un euro, e adesso gli danno pure dei ladri! ma produrle a meno sarà pressoché impossibile, ne andrà a discapito della qualità.