#BUCCINASCO: EMERGENZA ABITATIVA, CONTRIBUTI

Regione Lombardia ha assegnato ai Comuni del Piano di Zona del Corsichese (Assago, Buccinasco, Cesano Boscone, Corsico, Cusago, Trezzano sul Naviglio) il finanziamento di 138.359 euro da destinare alla realizzazione di cinque misure volte a contrastare l’emergenza abitativa e a favorire il mantenimento dell’alloggio in locazione.

Per questo i Comuni hanno pubblicato un Avviso pubblico per raccogliere le istanze alle misure previste: la conoscenza puntuale delle esigenze dei diversi territori costituisce infatti la necessaria base di partenza affinché le risorse disponibili siano utilizzate nella maniera più completa e mirata possibile.

BENEFICIARI DELLE MISURE

Possono accedere alle misure i nuclei familiari in situazioni di disagio abitativo, con almeno un componente residente in Lombardia da almeno 5 anni, e i proprietari di alloggi sfitti (persone fisiche e/o giuridiche).

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

Per richiedere l’accesso alle misure, i beneficiari dovranno presentare la domanda (modulo apposito) entro e non oltre venerdì 10 novembre 2017 presso l’Ufficio Protocollo del Comune – via Roma 2, piano terra nei seguenti orari: il lunedì dalle 8.30 alle 12 e dalle 14 alle 17; dal martedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.

Per informazioni: Settore Servizi alla Persona, Ufficio Case – 02.45797335-444 – mail: case@comune.buccinasco.mi.it.

MISURE PREVISTE

MISURA 1: Reperire nuovi alloggi nel mercato privato da destinare alle emergenze abitative.
Attività previste: affitto diretto e/o intermediato di alloggi temporanei da parte del Comune capofila del Piano di Zona, per gli inquilini residenti in Lombardia, sfrattati o in emergenza abitativa, in attesa di una soluzione stabile. È possibile sostenere le spese per il mantenimento degli alloggi e per programmi di accompagnamento dei soggetti inseriti in tali alloggi. È facoltà del Comune chiedere una retta al nucleo che occupa l’alloggio temporaneo, secondo criteri individuati dal Comune stesso. Tra i destinatari non sono ammessi i “richiedenti asilo”, in quanto titolari di altri benefici.
MISURA 2: Sostenere famiglie con morosità incolpevole ridotta, che non abbiano un sfratto in corso, in locazione sul libero mercato o in alloggi in godimento o in alloggi definiti Servizi Abitativi Sociali, ai sensi della L.R. 16/2016, art.1 c.6.
Attività previste: erogazione di un contributo al proprietario, a condizione che si impegni a non effettuare lo sfratto per morosità per almeno 12 mesi, a partire dalla data della domanda di contributo, e sia disponibile a non aumentare il canone di locazione per 12 mesi.
Chi può accedere alla misura: i nuclei familiari supportati attraverso la Misura 2 devono possedere i seguenti requisiti:
a. residenza da almeno 5 anni in Regione Lombardia di almeno un membro del nucleo familiare;
b. non essere sottoposti a procedure di rilascio dell’abitazione (sfratto);
c. non essere in possesso di alloggio adeguato in Regione Lombardia;
d. ISEE max fino a € 15.000,00;
e. morosità incolpevole accertata in fase iniziale (fino a € 3.000,00). Non concorrono al calcolo della morosità le spese per le utenze (acqua, gas e luce) e le spese condominiali;
f. sono esclusi i soggetti titolari di contratti di affitto con patto di futura vendita.
Massimali di Contributo:
– Fino a € 1.500 ad alloggio/contratto;
– Fino a € 2.500 nel caso di disponibilità da parte del proprietario a modificare il canone in “concordato” o a rinegoziare a canone più basso.
Ai fini del riconoscimento del beneficio, l’inquilino deve sottoscrivere un ACCORDO con cui si impegna a partecipare a politiche attive del lavoro, se disoccupato, e a sanare eventuale la morosità pregressa non coperta dal contributo. L’Accordo è sottoscritto da inquilino, proprietario e un rappresentante del Comune.
MISURA 3: Sostenere temporaneamente nuclei familiari che hanno l’alloggio di proprietà “all’asta”, a seguito di pignoramento per mancato pagamento delle rate di mutuo.
Attività previste: erogazione di un contributo a favore del nucleo familiare per individuare un alloggio in locazione, anche a libero mercato, per soddisfare le esigenze abitative. Il contributo è volto a coprire le spese per la caparra e le prime mensilità di canone. Non sono ammesse le spese per le utenze (acqua, gas e luce) e le spese condominiali.
Chi può accedere alla misura: I nuclei familiari supportati attraverso la Misura 3 devono possedere i seguenti requisiti:
a. residenza da almeno 5 anni in Regione Lombardia di almeno un membro del nucleo familiare;
b. ISEE max fino a € 26.000,00.
Massimali di Contributo: – Fino a € 5.000 ad alloggio/contratto.
MISURA 4: Sostenere nuclei familiari, in locazione sul libero mercato o in alloggi in godimento o in alloggi definiti Servizi Abitativi Sociali (ai sensi della L. R. 16/2016, art.1 c.6) il cui reddito provenga esclusivamente da pensione, in grave disagio economico, o in condizione di particolare vulnerabilità, ove la spesa per la locazione con continuità rappresenta un onere eccessivo.
Attività previste: erogazione di un contributo al proprietario (anche in più tranche), a scomputo dei canoni di locazione futuri, a fronte di un impegno a non aumentare il canone per 12 mesi o a rinnovare il contratto alle stesse condizioni se in scadenza.
Chi può accedere alla misura: i nuclei familiari supportati attraverso la Misura 4 devono possedere i seguenti requisiti:
a. residenza da almeno 5 anni in Regione Lombardia di almeno un membro del nucleo familiare;
b. non essere sottoposti a procedure di rilascio dell’abitazione (sfratto);
c. non essere in possesso di alloggio adeguato in Regione Lombardia;
d. ISEE max fino a € 15.000,00;
e. sono esclusi i soggetti titolari di contratti di affitto con patto di futura vendita.
Massimali di Contributo: – Fino a € 1.500 a alloggio/contratto.
MISURA 5: Incrementare il numero di alloggi in locazione a canone concordato o comunque inferiore al mercatotramite un contributo ai proprietari, per la sistemazione e messa a disposizione di alloggi sfitti.
Attività previste: erogazione di un contributo A FONDO PERDUTO al proprietario, a scomputo di spese per la realizzazione di interventi di sistemazione, manutenzione e messa a norma dell’alloggio sfitto, previa sottoscrizione di un accordo tra le parti, in modo da favorire la mobilità locativa di nuclei familiari in difficoltà sul libero mercato.
Al proprietario è richiesta la sottoscrizione, prima dell’erogazione del contributo, di un Accordo con il Comune/Ambito o altro ente gestore delle risorse, con le seguenti caratteristiche:
– gli alloggi devono essere messi a disposizione entro massimo sei mesi dalla data di sottoscrizione dell’Accordo, e per un periodo di almeno tre anni;
– il contratto di locazione deve essere stipulato a canone concordato – L. 431/1998 o comunque a canone inferiore al libero mercato;
– i nuclei familiari potranno essere indicati dal Comune/Ambito.
Massimali di contributo: massimale € 4.000 ad alloggio, a rimborso.