Buccinasco : facciamo autocritica, parliamo del “personale comunale” e del “lavoro”
Buccinasco – Stiamo governando Buccinasco da circa 8 mesi, pochi per affrontare seriamente le problematiche più complesse, in particolare in questo momento drammatico di crisi economica e sociale. In merito a molte cose stiamo andando bene, confesso che io stesso sono stupito di alcuni risultati ottenuti in così poco tempo.
Tutto bene quindi? No per carità ! Per come intendo io l’impegno politico le cose stanno andando troppo lentamente (anche se abbiamo già realizzato una buona parte del programma elettorale, sull’argomento scriverò presto).
Per essere seri e credibili si deve anche – costantemente – mettersi in discussione, fare autocritica e lavorare umilmente per risolvere quello che non funziona.
Tra i tanti problemi che abbiamo ne individuo due fondamentali, il primo è relativo alla “macchina comunale”, cioè al personale, che poi è il vero protagonista di quello che si fa in Comune, senza i nostri dipendenti non si fa nulla. Purtroppo siamo fortemente sottodimensionati come pianta organica. Anche le possibilità di incentivazione sono molto ridotte per legge. Questo crea carenze operative importanti. Bisognerà porvi rimedio al più presto, senza tabù e senza condizionamenti ideologici novecenteschi.
Il secondo settore dove, purtroppo, si sta facendo troppo poco, è quello del “lavoro”, cioè di tutte quelle buone pratiche che il Comune può e deve mettere in campo per aumentare le possibilità d’impiego dei propri cittadini, a partire dai più bisognosi, cioè da tutte quelle categorie da sempre emarginate e oggi ancora più disperate visti gli alti tassi di disoccupazione.
Bisogna varare immediatamente un progetto sociale SERIO e FATTIBILE, le chiacchiere non sono più ammesse, che proponga l’incontro tra domanda e offerta di lavoro sul territorio… ma non basta, il Comune stesso deve essere protagonista della creazione di posti di lavoro che io chiamo “sociali”, dei “salvagente” immediati per le famiglie in crisi, perché oggi uno stipendio di 700 – 800 euro è comunque meglio del NULLA, fa la differenza !
Come????
– Applicando la Legge n. 381/91 (disciplina delle Cooperative Sociali ed in particolare l’Art.5 concernente, in deroga alla disciplina in materia di contratti della pubblica amministrazione, la stipula di convenzioni con le cooperative sociali di tipo B – che non hanno scopo di lucro – per la fornitura di beni e servizi) e la Legge Regionale 16/93.
– Stipulando convenzioni con soggetti del “terzo settore”, dove sia chiaro l’obbiettivo con assunzioni di lavoratori a tempo indeterminato per svolgere servizi di pubblica utilità, secondo il principio costituzionale della sussidiarietà.
– Stipulando convenzioni e accordi con il settore privato del commercio e dell’impresa territoriale, garantendo borse lavoro comunali per gli inserimenti lavorativi, in particolare per i giovani.
– Utilizzando il sistema dei voucher per lavori “socialmente utili” (limite di 5.000 euro/anno/per persona), entrate che possono aiutare molto chi è in cassa-integrazione o in mobilità.
– Realizzando SUBITO una “incubatrice d’impresa“, così come promesso in campagna elettorale – clicca QUI link interno -. In modo da favorire l’imprenditoria giovanile.
– Favorendo, ancora di più, il piccolo/medio commercio locale (negozi, bar, ristoranti) sgravandolo il più possibile dalle tasse controllate dal comune (Tares & IMU), concedendo più libertà “urbanistica”, sia nella localizzazione di nuovi esercizi, sia per eventuali ampliamenti e CAMBIAMENTI DI DESTINAZIONE D’USO.
La conseguenza di tutto questo sarà, inevitabilmente, la creazione di nuovi posti di lavoro… non di fantasia ma VERI.
Guardate, possiamo anche avere un bel territorio, dei bei parchi, un comune pulito ed efficiente… ma se non facciamo qualcosa per il lavoro e l’economia locale, avremo comunque fallito, a me non piacciono per nulla i fallimenti. #sappiatelo
Rino Pruiti
Vice Sindaco
Buccinasco MI
www.rinopruiti.it
Concordo pienamente con quanto scritto, lo proposi ma ci furono obiezioni, se è possibile, iniziamo subito, anzi già da ieri! Grazia