BUCCINASCO: GUDO GAMBAREDO, IL PARCO DICE SI MA…
Con una maggioranza insolita (Presidente, Pd + FI) il Parco Agricolo Sud Milano ha approvato nel Consiglio Direttivo di giovedì scorso il Programma Integrato di Intervento (PII) di Gudo Gambaredo (comune di Buccinasco). Il PII, promosso dalla “Compagnia dell’Abitare” (Compagnia delle Opere ndr), è finalizzato alla realizzazione di un intervento residenziale di 33.000 mc e edifici di interesse generale per 4.600 mc, quali il recupero del mulino storico e il “centro studi monsignor Luigi Giussani“.
L’insediamento di Gudo era già stato sottoposto ad un Piano di Recupero approvato nel 2007 con forti prescrizioni sia progettuali sia procedurali da parte del Parco.
In seguito il TAR aveva annullato il PGT comunale e quindi anche il Piano di Recupero presentato al Parco era automaticamente decaduto.
Il Parco è dovuto intervenire in maniera pesante sul PII (con prescrizioni progettuali ed urbanistiche) per poter esprimere il proprio parere di conformità al Piano territoriale del Parco stesso. Considerato che le prescrizioni già formulate nel 2007 sono state disattese dall’operatore nella nuova stesura progettuale (da qui il nostro voto contrario alla conformità che è “presa per i capelli” dovendo imporre modifiche sostanziali come ad esempio la riduzione della volumetria da 37.400 mc a 33.000, e una rimodulazione di altezze e sagome degli edifici), ciò non fa presagire nulla di buono!
Andrea Gaiardelli
Capo-Gruppo Verdi
Provincia di Milano
L’insediamento di Gudo era già stato sottoposto ad un Piano di Recupero approvato nel 2007 con forti prescrizioni sia progettuali sia procedurali da parte del Parco.
In seguito il TAR aveva annullato il PGT comunale e quindi anche il Piano di Recupero presentato al Parco era automaticamente decaduto.
Il Parco è dovuto intervenire in maniera pesante sul PII (con prescrizioni progettuali ed urbanistiche) per poter esprimere il proprio parere di conformità al Piano territoriale del Parco stesso. Considerato che le prescrizioni già formulate nel 2007 sono state disattese dall’operatore nella nuova stesura progettuale (da qui il nostro voto contrario alla conformità che è “presa per i capelli” dovendo imporre modifiche sostanziali come ad esempio la riduzione della volumetria da 37.400 mc a 33.000, e una rimodulazione di altezze e sagome degli edifici), ciò non fa presagire nulla di buono!
Andrea Gaiardelli
Capo-Gruppo Verdi
Provincia di Milano