BUCCINASCO : INQUINAMENTO AREA DI VIA RESISTENZA. LA VERITA’

La bocca della verità

La bocca della verità

Buccinasco – In data 17/06/2003 L’UFF. Tecnico del Comune comunicava l’esito delle analisi del terreno, ordinate DALLA GIUNTA CARBONERA, nell’area di Via resistenza. I controlli di laboratorio, effettuati dalla società Conal srl, mettevano in evidenza che, in alcuni punti dell’area di 7.000 mq., erano presenti concentrazioni di cromo esavalente e idrocarburi aventi valori superiori ai limiti di Legge.

Con comunicazione del 18/06/2003 (PERIODO: GIUNTA CARBONERA) veniva sporta denuncia alla competente Autorità Giudiziaria (depositata in data 19/06/2003 con mod. ottico 865654804 8 8). Protocollo n. B03/65700.

In data 09/07/2003, cioè dopo che la Giunta Carbonera aveva ordinato e fatto l’analisi del terreno, il vice segretario comunale dott. Alvise Crepaldi, con propria nota prot. 385, trasmetteva al comando della Polizia Locale, duplice copia dell’interpellanza presentata dal consigliere Giampietro Camito di cui al prot. gen. 1290, relativa all’area in esame. Alla stessa interpellanza risultano essere allegate n. 2 interpellanze presentate dallo stesso consigliere, protocollate rispettivamente in data 2/04/2001 e 5/07/2001 (PERIODO : GIUNTA LANATI) e trattanti la medesima questione.

Il giorno 10/07/2003 (CARBONERA), a corredo ed alimentazione del fascicolo di cui alla suindicata denuncia, copia dell’interpellanza venne depositata presso gli uffici della Procura.

A seguito di comunicazione del segretario generale dott.ssa Patrizia Bellagamba che recepiva l’invito del consigliere Camito, in data 10/10/2003, veniva trasmessa all’Autorità Giudiziaria  la documentazione fascicolata con prot. 469 che, oltre all’interpellanza del Camito, conteneva copia della risposta del Sindaco (CARBONERA)datata 15/09/2003 – prot. int. 448, estratto del verbale di seduta consiliare del 24/09/2003 e copia della deliberazione di C.C. n. 59 del 24/09/2003.

Con riferimento a quanto sopra, la Procura della Repubblica non ebbe a comunicare al Comune alcuna direttiva o esito scaturente dell’attività d’indagine esperita pertanto, in data 21/02/2005 il Sindaco Maurizio Carbonera e il commissario di P.L. Matteo Lai incontrarono il Pubblico Ministero dott. Carnevali, titolare del procedimento il quale comunicò l’intercorsa richiesta di archiviazione al GIP.

Rifatto il quadro della situazione, lo stesso Pubblico Ministero ritenne di effettuare un ulteriore approfondimento d’indagine emanando proprie direttive che venivano puntualmente rispettate, anche con l’interrogatorio di persone informate sui fatti.

Con comunicazione datata 08/05/02, (PERIODO:COMMISSARIO PREFETTIZIO) la ditta BARBARO ROSARIO – impresa movimento terra, richiedeva all’Amministrazione Comunale il nulla-osta all’emissione della fattura per i lavori eseguiti nella sopracitata area avendo accumulato un credito di Euro 26.339,80 + iva. Esplicitava che la ditta Omissis, nella persona del titolare sig. Omissis gli aveva commissionato la risistemazione dell’area e pertanto aveva provveduto all’immissione di materiali di risulta ed alla stesura di un tappeto di terra di coltivo.

Lo stesso Barbaro Rosario, nello stesso scritto, attestava che, essendo nel frattempo intercorsa un’interruzione del rapporto di collaborazione tra l’Amministrazione Comunale ed il Omissis, il citato Omissis gli avrebbe richiesto il completamento dell’opera. Pertanto provvedeva a depositare una quantità di materiali che corrispondeva a n. 170 viaggi. Si presume che i carichi erano stati trasportati da autocarri di elevata massa, propriamente utilizzati per movimentare la terra.

Dagli accertamenti esperiti risulta che nessuna formale autorizzazione o assegnazione d’incarico sia stata rilasciata dal Comune di Buccinasco, a favore della ditta Omissis o della ditta Barbaro Rosario, per la sistemazione dell’area. Non risulta altresì che l’ufficio preposto avesse adottato formale provvedimento di determinazione per l’impegno di spesa.  (PERIODO: GIUNTA LANATI + COMMISSARIO PREFETTIZIO).

Come si evince dai FATTI DOCUMENTATI scritti sopra, che possono essere provati FACILMENTE IN QUALSIASI MOMENTO E IN QUALSIASI SEDE, l’inquinamento dell’area di Via Resistenza a Buccinasco è avvenuto molto prima dell’insediamento della Giunta Carbonera, che ha avuto il merito di indagare, scoprire, denunciare e mettere in sicurezza l’area, rifiutando sempre il pagamento della fattura ai Barbaro.

CHIUNQUE affermi fatti diversi dalla verità è un bugiardo e diffamatore e ne dovrà rispondere, spero il più presto possibile.

Rino Pruiti
Vice- Sindaco
ex Assessore Giunta Carbonera (giugno 2002 – maggio 2007).
Buccinasco MI
www.rinopruiti.it

9 commenti

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  • Coerenza

    Rino ma almeno qualcuno ha chiesto scusa per aver calunniato dopo questa inattaccabile spiegazione?

  • gabriele

    Caro Rino la ringrazio per l’esauriente delucidazione e per la tempestività della risposta, che manifesta il suo interesse per il territorio e per la causa. E’ andato dritto al sodo, ero preoccupato come cittadino per la bontà della nostra acqua, nonostante studi ne abbiano più volte verificato le qualità. Con i valori di permeabilità, o meglio, di impermeabilità, che ha l’argilla, possiamo stare tranquilli per i prossimi 1000 anni. Buon lavoro

  • Hai già querelato Dalla Chiesa quindi?

  • il piano infetto si trova in alcuni punti fra gli 80 centimetri e i 2 metri di profondità, adagiato su argilla molto spessa. Questo vuol dire che non presenta pericoli per chi ha frequentato l’area, perché le sostanze nocive non si trovano in superficie. Anche la falda non è minacciata, in quanto l’acqua viene pescata ad 80-100 metri e l’argilla è impermeabile. D’altro canto, l’Asl controlla ogni giorno le falde acquifere di Buccinasco, e non sono mai stati evidenziati problemi.
    Le sostanze individuate, cromo esavalente e idrocarburi aromatici, sono nocive quando ingerite o comunque se si entra in contatto con esse. Non vi è nemmeno il problema delle esalazioni, perché gli idrocarburi di questo tipo non ne producono.

  • Grabriele, recintando e vietando l’utilizzo, vedi altro commento mio su risposta interrogazione parlamentare.

  • Atto Senato
    Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 095
    all’Interrogazione 4-04807 presentata da RIPAMONTI

    Risposta. In riferimento all’interrogazione parlamentare in oggetto, concernente il sito
    inquinato nel comune di Buccinasco, sulla scorta di quanto comunicato dalla Prefettura di
    Milano, si comunica che nel predetto Comune, precisamente in Via della Resistenza, esiste un’area di proprietà comunale, dell’ampiezza di circa 7000 mq, diventata in tempi recenti luogo di deposito di terreno e vari materiali di riporto di origine ignota.

    L’Amministrazione comunale ha commissionato ad una società specializzata, la CONAL di
    Milano, un’indagine ambientale del terreno, mediante campionatura, finalizzata alla valutazione delle caratteristiche chimiche effettive, per l’accertamento dell’eventuale inquinamento del sottosuolo e di eventuali focolai di contaminazione, nonché del possibile rischio di dispersione degli inquinanti nella falda acquifera.

    I risultati delle analisi hanno evidenziato un elevato inquinamento del terreno in quanto i limiti fissati dal decreto ministeriale del 25 ottobre 1999, n. 471, inerente le procedure per la bonifica ed il ripristino ambientale dei siti inquinati, sono stati superati in cinque campioni per il valore di concentrazione di cromo VI, in tre campioni per gli idrocarburi leggeri, in due campioni per gli idrocarburi pesanti. I valori accertati, dunque, superano quelli previsti dal suddetto decreto ministeriale per la destinazione del terreno ad uso verde pubblico, residenziale o privato.

    Acquisiti gli esiti dell’indagine, il Comune di Buccinasco ha convocato, il 15 luglio 2003, una Conferenza di Servizi alla quale hanno partecipato quattro funzionari comunali dei settori competenti, tre funzionari dell’Amministrazione provinciale di Milano dei servizi interessati e due funzionari dell’ARPA Lombardia.

    Nel corso di tale Conferenza è stato concordato che l’Amministrazione comunale, presentando il Piano di Caratterizzazione, deve provvedere ad avviare la procedura prevista dal decreto ministeriale 25 ottobre 1999, n. 471, per la bonifica dell’area e, inoltre, è stata proposta la recinzione dell’area interessata per evitare ulteriori discariche abusive e contaminazioni.

    Infine, la Regione Lombardia, Assessorato alle Risorse Idriche e Servizi di Pubblica Utilità, ha comunicato che, a seguito dell’accertamento, come previsto dall’articolo 17 del decreto ministeriale n. 471 del 1999, l’area è stata inserita nell’anagrafe dei siti da bonificare, ed ha assicurato, inoltre, la disponibilità a fornire ogni forma di consulenza tecnico-amministrativa, ove necessaria, evidenziando però che, come previsto dall’articolo 10 del decreto ministeriale n. 471 del 1999, nei casi in cui l’intervento di bonifica e messa in sicurezza interessi il territorio di un singolo comune, tutte le fasi dell’iter amministrativo spettano all’Amministrazione comunale, mentre l’intervento regionale è previsto solo qualora la bonifica interessi il territorio di più comuni.

    Il Ministro dell’ambiente e per la tutela del territorio
    A . Matteoli

  • gabriele

    Ho apprezzato l’articolo, anche se la cosa più interessante è stata omessa.
    In che modo è stata messa in sicurezza l’area?