#BUCCINASCO LA CASA E’ COMUNE, PERCHE’ NESSUNO RESTI INDIETRO

Sette appartamenti (anche beni confiscati alla ‘ndrangheta) per un progetto di innovazione sociale rivolto a nuove fragilita’, famiglie in emergenza abitativa e anziani. E l’avvio dell’Agenzia dell’Abitare

Buccinasco (24 ottobre 2018) – Leggere e analizzare insieme i bisogni per progettare soluzioni innovative a favore delle famiglie. Con questo obiettivo l’Amministrazione comunale, su mandato del Consiglio comunale, ha deciso di utilizzare lo strumento della co-progettazione per dare una risposta all’emergenza abitativa e alle difficolta’ legate alla ricerca di una casa per le nuove fragilita’.

Terminate le procedure di gara, gia’ da alcune settimane il Settore Servizi alla Persona e’ al lavoro insieme alle cooperative La Cordata e Genera per dare vita a un grande progetto di innovazione sociale: il Comune mette a disposizione sette appartamenti – alcuni sono beni confiscati alla ‘ndrangheta – per accompagnare e sostenere famiglie e anziani e insieme al Terzo Settore crea percorsi di buone pratiche affinche’ i nuclei familiari possano migliorare le proprie condizioni e recuperare l’autonomia.

Il progetto si declina in tre percorsi. L’abitare temporaneo per famiglie che, pur possedendo un reddito, faticano a trovare una soluzione abitativa nel mercato degli affitti e della vendita, ma allo stesso tempo non hanno i requisiti per fare richiesta di un alloggio popolare. L’emergenza abitativa per chi ha perso la casa, e’ stata sfrattato, e’ in graduatoria per una casa popolare e non possiede altre soluzioni abitative. Il co-housing di persone anziane autosufficienti: un progetto sperimentale che prevede l’accoglienza in un unico appartamento di quattro anziani che conservano un sufficiente grado di autonomia ma necessitano di vivere in un ambiente controllato e protetto.

“Con questo progetto di innovazione sociale – spiega l’assessora al Welfare Rosa Palone – cerchiamo per la prima volta di colmare le difficolta’ di una nuova categoria di fragilita’: anche chi non ha i requisiti per accedere alla casa popolare, potra’ contare sull’aiuto del Comune per un alloggio temporaneo con un percorso verso il recupero dell’autonomia. Prendiamo per mano la famiglia in modo che possa tornare a camminare con le proprie gambe, senza assistenzialismo: anche chi si trova in emergenza abitativa, oltre alla casa, ricevera’ un servizio di orientamento sociale e l’accompagnamento socio educativo, mentre gli anziani sperimenteranno la coabitazione con il supporto del Custode Sociale che offrira’ il proprio aiuto anche alle famiglie fragili ospitate per un breve periodo e supportate anche dalla presenza di una cosiddetta famiglia consapevole”.

“Importante l’uso dei beni confiscati alle mafie – aggiunge l’assessora Palone – per restituire alla collettivita’ in termini economici e sociali quanto ci aveva sottratto la criminalita’ organizzata”.

Un altro appartamento confiscato alla ‘ndrangheta sara’ invece destinato al progetto “Dopo di noi” per giovani adulti con disabilita’, e ai tre percorsi si aggiungera’ anche l’Agenzia dell’Abitare, una sorta di “agenzia immobiliare sociale” che supportera’ i cittadini su tutti i progetti di housing del territorio e i proprietari che vogliono mettere a disposizione del progetto i propri alloggi.

Ufficio stampa Comune di Buccinasco