BUCCINASCO: LA MAGGIORANZA DELLA MAGGIORANZA DICE NO AL REFERENDUM
I due Comitati Civici, costituiti dopo la prima approvazione (adozione) del piano denominato “Romagna/Mantegna” (meglio conosciuto come la “porcata“), avevano presentato, tramite i Consiglieri comunali del centro-sinistra, la proposta di indire un referendum consultivo per conoscere il parere della popolazione.
Ieri sera il Consiglio comunale ha dibattuto sulla questione e la “maggioranza della maggioranza” ha negato la possibilità di far esprimere la gente. Il Consigliere Antonio Trimboli (partito della libertà ex forza italia) ha detto che: “il referendum sarebbe solo un’inutile perdita di tempo“, mentre Licastro (partito della libertà ex alleanza nazionale) ha dichiarato, con arroganza e sarcasmo, che loro hanno vinto le elezioni e che quindi decidono tutto per cinque anni.
Lo stesso Sindaco Loris Cereda si è dichiarato contrario, anzi, ha detto che di questa cosa si sta parlando anche troppo e che alla maggior parte dei Cittadini non interessa.Dalla maggioranza si sono dissociati i Consiglieri Basile e Cardilli che hanno votato a favore del referendum, lo scontro è finito 11 a 10.
I Comitati hanno annunciato che procederanno comunque alla raccolta firme necessaria all’indizione della consultazione popolare, l’obbiettivo è raccogliere circa 2500 adesioni che saranno autenticate dai 10 Consiglieri favorevoli.
La maggioranza di destra ha perso un’occasione importantissima per dimostrare la propria “capacità d’ascolto” del territorio, evidentemente a molti di loro questo non interessa affatto, le priorità “sono altre“.
L’Assessore ai lavori pubblici Guido Lanati (ex Sindaco di Buccinasco negli anni ’90), ha ribadito con decisione la propria assoluta contrarietà al progetto.
Oggi possiamo tranquillamente affermare che la maggioranza politica che ha permesso a Cereda di diventare Sindaco non esiste più, infatti, dopo meno di un anno dalle elezioni del maggio 2007, risultano evidenti le defezioni ed i contrasti tra le forze politiche che hanno eletto Consiglieri comunali, oltre alla posizione contraria dell’UDC che non ha eletti ma ha sostenuto la coalizione.
Come era facilmente prevedibile, una coalizione che si è messa insieme per disperazione politica e per l’odio verso il centro-sinistra, alla prima vera prova è andata in briciole. Questo perchè, oltre alla mancanza di “leaderschip politica” e coesione interna, mancano le necessarie capacità e competenze amministrative, com’è risultato evidente nel corso della serata quando si è parlato di bilancio, infatti, dopo meno di tre mesi dall’approvazione del “bilancio di previsione“, hanno dovuto ricorrere a una “variazione di bilancio” perchè avevano sbagliato le previsioni ed i calcoli… cosa mai successa nella storia di Buccinasco.
Meglio farebbe il nostro primo Cittadino a rassegnare le dimissioni e far tornare al voto il Comune, eviterebbe un film già visto negli anni ’90 sempre ad opera delle stesse persone, un’agonia che potrebbe protrarsi anche fino alla fine del mandato… una sciagura evitabile che gli elettori di Buccinasco non meritano.