#Buccinasco – Legge sul gioco d’azzardo: verso l’adesione al Manifesto dei Sindaci
Anche il Comune di Buccinasco intende unirsi agli altri Enti locali per il contrasto del gioco d’azzardo – clicca QUI + QUI link interno – come promosso dalla Scuola per le buone pratiche. Il gioco d’azzardo è la terza industria italiana, con il 12% della spesa delle famiglie, una raccolta nazionale di circa 80 miliardi di euro nel 2011, 5.000 aziende, 120 mila addetti, 400.000 slot machine, 6.181 punti gioco autorizzati, il 4% del Pil nazionale, oltre il 15% del mercato europeo e oltre il 4,4% del mercato mondiale, il 23% del mercato mondiale del gioco online. Numeri impressionanti: i giocatori abituali sono 15 milioni, 2 milioni quelli a rischio patologico, circa 800.000 i giocatori già malati. La dipendenza da gioco è infatti una vera e propria malattia che compromette lo stato di salute fisica e psichica del giocatore, il quale non riuscirà a uscirne da solo.
Il malato di gioco (GAP – Gioco d’Azzardo Patologico) è cronicamente e progressivamente incapace di resistere all’impulso di giocare e spesso si trova nella condizione di dover chiedere prestiti a usurai o a fonti illegali, oppure di venire arrestato per falsificazione, frode, appropriazione indebita o evasione fiscale mirate a ottenere danaro per giocare; a volte giunge alla perdita del lavoro per assenteismo. Tutto questo produce sofferenza, difficoltà di relazione anche all’interno della famiglia, litigi e vulnerabilità, fino al suicidio. Le persone più interessate al gioco sono le fasce più deboli e fragili della nostra società, chi ha una minore scolarizzazione, chi ha un lavoro più precario, chi è in difficoltà nel trovare una propria identità: giocano il 47% degli indigenti, il 56% delle persone appartenenti al ceto medio-basso; il 70,8% di chi ha un lavoro a tempo indeterminato; l’80,2% dei lavoratori saltuari, l’86,7% dei cassintegrati. Giocano di più e con più soldi i ragazzi delle scuole professionali, e giocano il 61% dei laureati, il 70,4% di chi ha il diploma superiore, l’80,3% di chi ha la licenza media. Giocano anche gli adolescenti, e giocano anche i bambini.
Dopo l’intervento sul Buccinasco Informazioni di giugno, il sindaco Giambattista Maiorano intende aderire al “Manifesto dei sindaci a contrasto del gioco d’azzardo” promosso dalla Scuola per le buone pratiche. Occorrono una nuova legge quadro nazionale sul gioco d’azzardo e leggi regionali specifiche.
Ed è necessario conferire ai sindaci e alle Giunte comunali un reale potere di controllo sulla diffusione e l’utilizzo dei numerosi strumenti da gioco sul proprio territorio non solo per ragioni di ordine pubblico e di sicurezza, ma in virtù della responsabilità sanitaria che compete ai sindaci.
La richiesta di leggi statali e regionali che regolamentino il settore è legittima e doverosa.
“… purtroppo, la crisi economica ha reso l’azzardo ancora più appetibile. La crisi internazionale, infatti, spinge sempre più persone a cercare una via rapida per i risolvere i problemi economici e il gioco d’azzardo le attira con l’illusione di facili vincite finendo per renderle poi dipendenti e provocando gravi problemi sociali, psicologici e famigliari. Un’analisi sulla dimensione del fenomeno, la normativa vigente, le tipologie del gioco e l’aumento delle patologie connesse, rivela uno scenario drammatico del nostro Paese, in merito al quale il ruolo dello Stato e delle istituzioni è oscuro e intriso di preoccupanti interessi.”
Come dire: il pesce comincia a puzzare dalla testa. E fin quando la testa non cambia noi tutti puzzeremo, responsabili di aver sostenuto una testa putrescente.