BUCCINASCO : MA QUANTO COSTA OGNI BAMBINO CHE FREQUENTA LE SCUOLE MATERNE STATALI ?
Se ne sentono di tutti i colori, direi che il momento delle chiacchiere deve finire, di seguito i costi VERI che il COMUNE di Buccinasco sostiene per le scuole materne statali presenti sul territorio. E’ facile, matematico, inattaccabile. Se posso permettermi di dare un consiglio a chi crede nella scuola “paritaria” e vuole il bene delle famiglie e dei bambini: finitela con le polemiche, non esasperate gli animi, non raccontate bugie, ragioniamo serenamente e per il bene di tutti. Il Sindaco sta svolgendo egregiamente il suo ruolo, aiutiamolo invece di denigrare il suo lavoro e quello della Giunta.
Rino Pruiti
Vice-Sindaco
Buccinasco MI
http://rinopruiti.wordpress.com
COSTO UNITARIO BAMBINI FREQUENTANTI LA SCUOLA MATERNA STATALE | ||||||||||
costo complessivo | ||||||||||
Materiale didattico | 6.000,00 | |||||||||
Servizio di refezione | 75.095,00 | |||||||||
Fornitura materiale di pulizia | 2.633,00 | |||||||||
Piano diritto allo studio | 7.700,00 | |||||||||
Pre-post orario | 7.284,59 | |||||||||
Assistenza portatori handicap | 49.800,00 | |||||||||
Costo del personale (20% del personale del servizio istruzione) | 33.756,35 | |||||||||
Costi delle strutture (anno solare 2011) | Via dei Mille | Petrarca | Robbiolo | |||||||
Manutenzione ordinaria immobili (stima) | 51.800,00 | 7% del totale | ||||||||
Spese assicurative (stima) | 1.750,00 | 7% del totale | ||||||||
Ammortamenti immobili | 20.362,80 | 15.810,07 | 29.566,52 | 65.739,39 | ||||||
Spese per utenze | 25.296,00 | 38.999,00 | 33.579,00 | 97.874,00 | ||||||
Totale | 399.432,33 | |||||||||
numero bambini frequentanti la scuola materna statale a.s. 2011-12 | 584,00 | |||||||||
Costo unitario | 683,96 |
Andrea, c’è un piccolo dettaglio che forse le sfugge. L’immobile in cui opera la scuola materna è di proprietà della Parrocchia e il presidente della cooperativa è il Parroco, le è sufficiente?
Andrea non e’ una scuola parrocchiale ma non è una scuola PRIVATA,
certo che siete duri non ci vuole molto a capire.
Sempre per amore della verità, per evitare confusione ed arroccamenti ideologici:
FINIAMO DI CHIAMARE LA SCUOLA “DON STEFANO BIANCHI scuola parrocchiale.
E’ una scuola privata. Punto e basta. La Parrocchia non c’entra nulla. Come già più volte spiegato dall’Arcivescovado.
Continuano a mascherarla come Scuola Parrocchiale per far leva sui sentimenti dei credenti, invece è una scuola privata che cerca di fare con l’insegnamento il giusto profitto di Azienda.
I cattolici sono ultra-liberisti e come tali, non appena riconoscono il proprio fabbisogno, ricorrono agli aiuti di stato minacciando licenziamenti se non dovessero arrivare.
Come si vede, la tesi cattolica si riduce a un concetto molto semplice: se lo Stato non investe nella scuola, risparmia. Elementare, Watson. Otterrebbe lo stesso esternalizzando tutti gli uffici pubblici in Albania, o eliminando del tutto i trasporti pubblici: tanto esistono le auto private, no? Soltanto cancellando la scuola pubblica il ragionamento tutto economicista del mondo cattolico fila. E sarebbe perfettamente coerente dal punto di vista dottrinale: era esattamente quanto voleva anche il beato Pio IX, contrario a ciò che definiva “il flagello dell’istruzzione obbligatoria”.
Sostenere tesi del genere è ovviamente lecito, e i cattolici non sono gli unici a farlo: in prima fila vi sono infatti gli ultra-liberisti. I cattolici sono ultra-liberisti?
Fra le innumerevoli maialate cho sentito, mi è stato detto che il sindaco siede al consiglio di amministrazione dell’asilo parrocchiale. Non sanno più che pesci prendere ed inventano le assurdità più impossibili.
Ricapitolando:
– il Comune come maggiore finanziatore non partecipa a nessun processo decisionale nella gestione della scuola, quindi non assume personale, non stila nessuna graduatoria d’accesso e non ha possibilità di controllo sull’istituto;
– la nuova convenzione sana questa anomalia, ma non prevede di applicare una tariffa proporzionale alla capacità di spesa delle famiglie, spalmando l’aumento della retta in parti uguali su tutta l’utenza.
Volendo applicare una semplice norma di giustizia sociale, si potrebbe pensare di calcolare il costo della retta in base al reddito, qualora la nuova convenzione non lo prevedesse.
Oggi ho scritto alla redazione di Buccinasco Informazioni e al Sindaco perchè a Buccinasco c’è un problema evidente di frequenza e gravità nei sinistri stradali rilevati come semplice cittadino…..!
i cittadin,grandi e piccoli vengono investiti sulle strisce pedonali mentre passano con il verde…..e molto altro ancora!! Troppa gente guida impunita con il telefonino in mano !
Si deve fare prevenzone attiva con i Vigili in strada e qualcuno adesso lo vedo in giro….!!
Per il Commercio etc. sono disponibile.
Roberto basta, rimani in tema, capisco che la botta e la delusione siano stati forti… ma te lo avevo detto che ti prendevano in giro nella lega; è un peccato che adesso tu ti riduca a fare il grillo parlante, puoi essere utile alla vita amministrativa e politica della tua città (nonostante ne azzecchi veramente poche), ti rinnovo l’invito alla partecipazione “attiva”, mi serrve qualcuno che si dia da fare nel settore commercio e attività produttive (la viabilità lasciala stare)
Non ero distratto…..!!
Invece delle scope che non pungono…ci volevano i forconi…..più utili alla causa…!!
Tu invece non eri di certo distratto quando eleggevano Prodi e poi oplà…il premier diventava D’Alema……..!! Tantissimi bla,bla,bla e gite in barca e case gratis….
Noi almeno reggevamo il moccolo per portare a casa il FEDERALISMO……una buona causa……o una buona scusa,dipende dai punti di vista!!
Voi una beata m….a !!
Ciao
Roberto
Caro Roberto
forse ti sei distratto…, ma la Lega (con la approvazione dei suoi elettori) è stata al governo per 4 degli ultimi 5 anni in questo
“Stato Centralista Romanocentrico che non riesce a darmi i servizi necessari perchè spreca impunemente o mantiene senza vergogna il consenso elettorale con l’assistenzialismo specialmente al Sud Italia…..”
Ed in Regione Lombardia (credo) sia ancora nella Giunta assieme a chi dà soldi alla scuole private e li toglie alle pubbliche…
Come suggeriva Rino…
lo ha fatto e lo fa col favore del proprio elettorato, rinnovato nei vari turni elettorali…
Ciao
Franco
Dal giornale AVVENIRE del 20 novembre 2012 un’intera pagina Speciale dedicata alla FISM – FEDERAZIONE ITALIANA SCUOLE MATERNE –
Titolo: Paritarie minacciate, la FISM chiede ascolto.
……parte finale…..”INFINE TUTTI COLORO CHE CREDONO NELLA LIBERTA’ E NELL’IMPEGNO EDUCATIVO E NEL VALORE DELLA SCUOLA CATTOLICA NON DEVONO PIUì LASCIARSI INGANNARE DA GENERICHE PROMESSE ELETTORALI.
SERVONO I FATTI E SUI FATTI CONCRETI SI VALUTA L’AFFIDABILITA’ E LA CAPACITA’ DI POLITICI ED AMMINISTRATORI. E’ INUTILE PROTESTARE PERCHE’ LE SCUOLE PARITARIE VERSANO IN GRAVI DIFFICOLTA’, SE AL MOMENTO DEL VOTO NON SI DISTINGUE TRA CHI REMA CONTRO LA SCUOLA PARITARIA E SOSTIENE IDEOLOGIE
STATALISTE E CHI INVECE SI BATTE PER LA LIBERTA’ DI EDUCAZIONE ED IL PLURALISMO SCOLASTICO E, SE GOVERNA,POI E’ COERENTE.”
A Buccinasco quando governava il Centrodestra un Consigliere del centrodestra tuonava in un Consiglio Comunale del 3 giugno 2010 che la Convenzione senza scadenza della scuola paritaria Don Stefano Bianchi andava rivista e sistemata perchè con i soldi spesi in tutti questi anni ci si contruivano tre scuole e avanzava qualcos’altro e con gli “amici” suoi di CL prima o poi sta cosa si doveva discutere in Consiglio Comunale..più prima che poi….!!
Il Commissario Prefettizio ha sistemato la legalità anche della scadenza….!! Grazie.
Adesso pare che i voti dei “suoi amici di CL” siano andati all’UDC di Buccinasco che però non cava un ragno dal buco e non porta a casa un “presunto aumento richiesto” pari al doppio o quasi dei 470.000 ottenuti……!! Meno male.
L’unico che mi pare coerente con tutti e con se stesso è il nostro Sindaco Maiorano , sindaco di tutti, che mantiene quanto detto in campagna elettorale ed usa il buon senso in tempo di crisi !
Roberto, ribellati (secessionati)
l’ampliamento della materna staatle è un fatto strutturale, per aumentare degli spazi di servizio, non delle classi… sarebbe da scemi fare una nuova scuola o ampliare quelle che ci sono senza la garanzia che lo Stato mandi le insegnanti ecc. Tra 4 o 5 anni dovremo chiudere almeno un plesso di materna per mancanza di utenza… quindi sarà riconvertito in un centro anziani… il terzo per Buccinasco.
SENZA ONERI PER LO STATO CENTRALISTA!!
Così si capisce meglio, caro anonimo delle 03:01p.m !!
NON siamo in uno STATO FEDERALISTA come in Svizzera !
L’Italia è un’altra cosa.
Se io pago le tasse allo Stato Centralista Romanocentrico che non riesce a darmi i servizi necessari perchè spreca impunemente o mantiene senza vergogna il consenso elettorale con l’assistenzialismo specialmente al Sud Italia….. e poi sempre io pago le tasse anche al mio Comune di appartenenza che finanzia ad esempio le scuole paritarie…..a me sembra proprio di pagare due volte per la stessa cosa!! O no ??
Leonardo , a mò? Ma cosa c’è di così difficile da capire sul bilancio comunale, uno spende i soldi che ha, con l’obbligo del pareggio. E’ ovvio che per le materne Statli il Comune non paga gli stipendi, la quota del 20% è dovuta ad integrazioni o all’assunzione diretta di insegnanti tramite il Comune, per coprire i “buchi” o ottenere una clase in più non prevista, o per il personale ata necessario ecc. ecc.
Certo che sono soldi nostri comunque, o meglio sono soldi di quelli che pagano le tasse e dichiarano tutto, ma che ci si può fare? Hanno fallito con il federalismo, ci tagliano tutto… vedi che puoi fare a Roma, se vuoi vengo con te a protestare al Ministero, mi hanno detto che per protestare bisogna prenotare perchè ci sono talmente tante manifestazioni che si fa a rotazione.
Bruno, ci sei o ci fai? Certo che li paga lo Stato ma mica danno a me i soldi sul bilancio comunale, anzi , me li tolgono a milionate tutti gli anni. Se le materne fossero interamente finanziate dal Comune , così come uno dei nidi, sarebbe un’altra cosa. Ma così non è, Quando mi eleggeranno capo del mondo vedrai che cambio le cose, conto su di te, mi raccomando.
Alcune considerazioni sulle cifre esposte dal vice sindaco Pruiti.
Come confermato dallo stesso sindaco Maiorano, dal questo conteggio sono escluse le spese per manutenzione straordinaria: per es. per il 2013, la delibera n. 86 del 25/10/2012 stanzia 310.000 euro alla voce “ampliamento aule scuola materna Via Dei Mille” (mi auguro che lo scopo dell’ampliamento non sia di aumentarne la ricettività visto che il Comune ripete ogni 2 x 3 che la curva demografica è in calo). E’ ovvio che essendo “straordinarie” sono spese che potrebbero non esserci tutti gli anni ma sarebbe corretto a mio avviso inserirne una stima, ad esempio facendo una media dello storico degli ultimi 10 anni o comunque delle quote di ammortamento.
“Costo del personale (20% del servizio istruzione)”. L’interpretazione di Federico F. (il primo commento a questo post) temo sia sbagliata.
Se il 20% è 33.756,35, significa che il 100% è 168.781,75 che certo non può rappresentare il costo totale delle insegnanti delle materne statali. Non so quanto guadagni una maestra ma penso che il “costo pieno industriale” (che non è il lordo in busta paga) possa aggirarsi attorno ai 30.000€/anno quindi 168.781,75 equivale al massimo a 6 maestre. Dai dati forniti dal Comune, le sezioni degli asili statali sono 22 (572 bambini con media per classe di 26) cioè 44 maestre se, come immagino, ce ne sono 2 per classe.
Si dirà che questo costo è a carico dello Stato e non del Comune, ma sempre di soldi nostri si tratta. La fiscalità nazionale inoltre ha un peso ben maggiore rispetto a quella comunale nelle tasche dei cittadini.
Quindi io non metto in dubbio i numeri scritti dal vice-sindaco ma credo di aver fornito qualche elemento per poterne leggere al meglio il significato..
Gentile sig Alfonso Jazz
apprezzo la sua citazione della Costituzione Italiana.
Non riesco però a comprendere come si possa piegare una dichiarazione semplice e precisa come “senza oneri per lo stato” ad un possibilista “senza oneri per lo stato, però…”
Per quanto mi riguarda continuerò a considerare la concessione di fondi pubblici ad istituti scolastici di proprietà privata come un fatto avente rivelanza politica, civile e penale, e mi auguro che gli autori ed i beneficiari siano presto perseguiti in modo appropriato.
Mi auguro quindi che i Consiglieri Comunali di Buccinasco boccino compatti un bilancio nel quale siano presenti queste elargizioni.
In caso di approvazione se ne assumerebbero invece la responsabilità politica, civile, penale ed economica, compreso il rischio di dovere rimborsare il danno provocato.
Franco Gatti
manca sempre qualcosa nei conti che fai, il corpo docente e le inservienti degli asili statali li paga lo stato e quindi i cittadini, fai bene i conti e vedrai che costano all,anno molto fatti fare i conti dal dott.de maio
“SPENDING REVIEW”: – 200’000’000 di euro (circa 400 miliardi delle vecchie lire) all’università e alla ricerca; + 200’000’000 di euro (la stessa cifra di prima) di finanziamento alle scuole private… ma vogliamo smetterla??? LA NOSTRA Università ha sete di risorse economiche… la scuola privata assolutamente NO!!! PROPOSTA: sosteniamo l’Università e la ricerca. STOP a qualunque forma di finanziamento pubblico alle scuole private (per di più cattoliche per la maggior parte)!!! PS. Per chi non lo sapesse: l’articolo 33 della Costituzione della Repubblica Italiana afferma che “Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, SENZA ONERI PER LO STATO”!!!
AlfonsoJazz… ma è chiaro che questa cosa è possibile solo perchè è stata fatta dal csx a livello nazionale e locale? Quello che si chiede oggi è solo equilibrio, serietà ed equità, nulla di più.
Non mi aspetto che l’ironia venda capita, diversamente sarei piu preoccupato.
Non dimentichiamo che i 500 milioni con cui lo Stato oggi finanzia la scuola paritaria, procurano allo Stato stesso un risparmio di 6 miliardi all’anno sul costo totale del sistema nazionale di istruzione. Quindi, chi oggi vorrebbe sollevare lo Stato dall’onere di finanziare le scuole paritarie procurerebbe allo Stato stesso un aggravio di spesa di 6 miliardi all’anno. Dunque, chi sta veramente della parte del “senza oneri per lo Stato” ?
– la nostra Costituzione riconosce alle famiglie la libertà di educazione, cioè il diritto dovere all’educazione/istruzione dei propri figli. (art.30), e alla Repubblica spetta il compito
di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana. (art.3);
– la L. 62/2000 ha istituito il sistema nazionale di istruzione, formato dalle scuole statali e dalle non statali paritarie; e come recita anche la sentenza 2605/2001del Consiglio di Stato, “una scuola è pubblica non in base alle caratteristiche del soggetto gestore, ma in quanto erogatrice di un servizio offerto a tutti e orientato al bene della res pubblica”.
– l’art. 33 della Costituzione prevede che Enti e privati possano istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato, ma per la stessa Assemblea Costituente era chiaro che si intendeva solo precludere l’obbligo per lo Stato di finanziare l’istituzione delle scuole private e non ogni altra possibilità di sostegno economico, tanto più ora che le scuole
paritarie, in virtù della sentenza 2605/2011 del Consiglio di Stato sono pubbliche e, in virtù della L.62, sono parte costitutiva del sistema nazionale di istruzione.
A presto!
scatto 59, lungi da me difendere fcoraz … ma mi sa che non si è compresa la sua ironia ;-)
Caro FCoraz, mi sembra di conoscerti, sei quello che certamente a:
– fatto l’impianto capelluto, con chioma riccia e bionda
– lenti a contatto azzurrate
– naso alla francese
– bocca rifatta come da consigliera Regionale
– indossa giacca con grosse spalline imbottite
e scendendo come ha sempre detto Bossi la Lega …………. magari con l’aggiunta di calcestruzzo
Sveglia l’essere umano non deve essere giudicato dall’aspetto estetico, anche il CELESTE è di bel aspetto ma alla lunga abbiamo visto cosa ha combinato, magari se avesse contribuito distribuendo risorse economicre regionali in modo più equo (insieme anche e istituzioni piu importanti), alle strutture pubbliche si poteva togliere qualche ruga.
Fermo restando che la scuola materna parocchiele ha svolto un compito importante nel nostro comune è altrettanto vero che nulla ha mai fatto gratis anzi……… non ultimo anche i lavori edilizi di ampliamento che certamente il nostro comune non può riprendersi.
Caro FCoraz è ora di finirla con il prendere e mai dare
@matteo: Per un progetto educativo “così migliore” della Bianchi rispetto all’analoga struttura comunale, spendere 50 euro in più al mese non dovrebbe essere un grosso problema, anzi dovrebbe essere un onore finanziare in prima persona una scuola che eccelle nella qualità del suo metodo pedagogico.
Rino non te la prendere, lascia correre, certa gente è stata abituata per decenni a fare del pubblico il proprio privato, adesso è difficile “smettere”.
Alessandro, visto che confermi le tue affermazioni, mettendo in dubbio i miei dati, che sono ricavati e certificati dal nostro Ragioniere Capo (concretamente dandomi del bugiardo) , direi che la discussione finisce qui. Non ho tempo ne voglia di confrontarmi con chi mette in dubbio la verità documentale e le istituzioni in maniera faziosa cercando di imputarci i costi del personale. I costi del Comune, così efficienti e contenuti, non riguardano solo la scuola ma tutti i servizi erogati, infatti, abbiamo le tariffe per i servizi a domanda individuale (nido, refezione, corsi di inglese, corsi di musica, tassa rifiuti, IMU ecc.) più bassi dell’intero sudovest Milano, Milano compresa. Evita di postare altri commenti o considerazioni perchè saranno cancellati.
Gentile sig Laur
Ha ragione
chi ha autorizzato il versamento di denaro alla scuola dovrà rispondere “solo” di 470.960 euro.
Fonte:
COMUNE DI BUCCINASCO – PROVINCIA DI MILANO
DETERMINAZIONE N° 672 DEL 12/10/2012
OGGETTO: SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE SCUOLA MATERNA PARROCCHIALE ROMANO BANCO – CONTRIBUTO ANNO SCOLASTICO 2012/2013
Egr. Sig. Vice-Sindaco,
mi faccia capire meglio, lei sta dicendo che le tre scuole materne statali costano annualmente in totale euro 399.432,33, cioè mediamente 133.144,11 euro l’una, conferma? Ad esempio, conferma anche che il costo annuo per bambino del servizio di refezione è pari a euro 128,59 (euro 75.095,00 per 584 bambini)?
I dati forniti dall’Amministrazione e da Lei riportati ci dicono che “i costi VERI che il COMUNE di Buccinasco sostiene per le scuole materne statali presenti sul territorio”(“E’ facile, matematico, inattaccabile”) sono di euro 683,96 “pro-capite”.
Vede, è lecito avere dei dubbi sui numeri forniti e le spiego perché prendendo come spunto di riflessione i dati da uno studio fatto dalla Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e i Sistemi informativi del MIUR del 2009-2010 (http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/alfresco/d/d/workspace/SpacesStore/08c4b54d-18e4-497c-be1b-5bec9927e388/scuolaincifre_2009-2010.pdf). I dati si riferiscono all’anno 2009, visto il trend è verosimile immaginare che oggi i costi siano aumentati. Le scuole statali sono interamente pagate dalle tasse dei contribuenti e nel 2009 l’intervento pubblico per l’istruzione scolastica statale è stato di 54,6 miliardi di euro. La spesa media per bambino nella scuola materna è pari a euro 6.351. Il numero totale di alunni della scuola materna riferito all’A.S. 2008/2009 è pari a 1.651.713. Se lo Stato utilizzasse il “costo standard del Comune di Buccinasco” (euro 683,96 “pro-capite”), risparmierebbe 5.667 euro per alunno, ovvero 9.360.323.639,52 euro (9,3 miliardi di euro).
Mi fermo qui, ma attraverso lo studio del Ministero si possono fare molte altre riflessioni come ad esempio al fatto che l’esistenza delle scuole paritarie garantisce allo Stato un risparmio annuo di oltre 6 miliardi di euro che corrisponde a quanto spenderebbe se tutti gli alunni che le frequentano passassero alla scuola statale.
Magari mi sbaglio e me ne scuso, ma il costo “pro capite” del Comune di Buccinasco mi sembra un po’ basso rispetto alla media nazionale ed è per questo che finché non ho la possibilità di vedere online i dati e la relativa fonte, il mio dubbio permane e la scelta fatta dall’Amministrazione non mi sembra mossa da spirito equo. Dubitare è lecito.
Cordialmente,
Alessandro
e si adesso attacchiamoci agli oneri di urbanizzazione per l’ ammpliamento della materna
parrocchiale fatta qualche anno fa su richiesta del comune per mancanza di posti negli asili
statali
comunque non risulta che il comune abbia mai versato un centesimo per l’affitto del asilo
parrocchiale che fornive e fornisce un servizio pubblico.
Gentile FCoraz
Siamo d’accordo che “Il concetto di “mercato” per i servizi essenziali (istruzione, sanità, previdenza)” sia orribile, ma purtroppo, qui in Lombardia, è la realtà.
Sono aperte e prosperano scuole private convenzionate che “dovrebbero” offrire gli stessi servizi di quelle pubbliche, pur essendo di proprietà privata ed a scopo di lucro.
Che poi il lucro sia in un utile per i proprietari della scuola stessa, o invece in un aumento degli adepti ad una determinata fede, sia essa la “padana”, la “cattolica integralista preconcilio”, la “islamica”, la “commerciale liberista”, “per il libero amore” o qualunque altra… credo sia ininfluente…
E credo si possa fare lo stesso discorso per la sanità.
Quindi chi si iscrive o iscrive i propri figli ad una scuola privata lo fa / lo dovrebbe fare perchè aderisce alla proposta culturale ed ideologica della scuola stessa.
Che per definizione è diversa per una scuola pubblica e per una scuola di proprietà di privati.
Credo che la Costituzione abbia fatto bene a definire che queste ultime NON possano essere finanziate con denaro pubblico.
Mai.
Nè dallo Stato, nè dalle Regioni, nè dalle Province, nè dai Comuni.
Alessandro, stai dicendo che la mia tabella non è attendibile? Non ci credi?
Fcoraz, nel caso della ns. scuola parrocchiale, io credo che l’unica ragione per cui uno iscriva i propri figli lì (io ne ho iscritte 2) sia per il progetto educativo che ci sta dietro che sicuramente diverso da quello della scuola pubblica e non certo perchè ci sono baldi, scioperi, occupazioni studentesche e via dicendo: stiamo parlando di una materna e quindi con bimbi non oltre i 6 anni.
Con questo non voglio dire che una scuola è meglio dell’altra ma sicuramente diverse (anzi io difendo a spada tratta la scuola pubblica perchè la concezione che le mie figlie devono pagare per studiare non la condivido).
Matteo M.
Signor fcoraz,
si rende conto di ciò che afferma? Come si fa a dire che “credo un genitore iscriva il proprio figlio ad una scuola non pubblica per ragioni di opportunità (non ci sono “balordi”, scioperi o occupazioni studentesche, le strutture sono mediamente meno fatiscenti)”? La scuola pubblica ha il compito di educare le future generazioni attraverso l’insegnamento, l’aspetto più importante non deve essere la bellezza della struttura, la presenza o meno di “balordi”, scioperi, ecc.
Ho frequentato la scuola pubblica statale e a un certo punto al liceo ho voluto cambiare per un’altra scuola pubblica statale che offriva migliori garanzie a livello educativo e di insegnamento (dal punto di vista di struttura fatiscente o meno, la prima era sicuramente meglio!). La bellezza della struttura e l’assenza di “balordi”, scioperi o occupazioni studentesche sono condizioni al contorno di quella primaria, cioè l’educazione e l’insegnamento.
Come si fa a dire che un genitore che iscrive il proprio figlio ad una scuola non pubblica sottovaluta l’impatto culturale sul minore? Vuol dire che le scuole pubbliche non statali hanno un impatto sulla persona tale per cui uno ne esce chiuso, ottuso, bigotto, ecc? Condividerà con me che uno degli obiettivi della scuola pubblica sia invece quello di allargare la ragione a 360 gradi e non chiuderla in un angolo ideologico.
Qui, la questione di fondo non è salvare solo un’esperienza didattica e formativa decennale e radicata sul territorio, ma garantire l’equità per tutti nella libertà di scelta educativa.
Io capisco lo sforzo che l’Amministrazione sta facendo per far quadrare i conti e comprendo che non sia possibile mantenere in generale le stesse spese del passato, ma disinvestire denaro di tutti dalle realtà che “rendono” sia in termini economici, sia dal punto di vista educativo, io la leggo come una scelta non equa e fondata sulla base di un certo pensiero ideologico superato e che ha prodotto l’enorme mole di debito pubblico che ci affligge.
Senza alcun spirito di polemica e contrapposizione ideologica in merito ai finanziamenti alla scuola pubblica, a me interessa essere correttamente informato per avere gli strumenti veri e oggettivi attraverso cui poter giudicare. Affermare che “il peso pro-capite sostenuto per bambino ha gravato per 1.672,72 euro per la materna don Stefano Bianchi e di 683,96 per i frequentanti le materne statali” viene utilizzato da chi, per puro spirito ideologico, vuole speculare sulla contrapposizione scuola pubblica = scuola statale e quindi no soldi alle private, no Chiesa, no CL, no no no…
Se si vuole mettere a confronto il “peso pro-capite” per la scuola materna pubblica statale e quella materna parificata si presenti online un conto analitico di TUTTE LE SPESE (manutenzione ordinaria e straordinaria edifici – civile e impiantistica, manutenzione del verde, arredi e cancelleria, utenze, adeguamenti normativi, mensa, personale docente e di supporto, gestione amministrativa, pulizia e spazzamento, ecc.) METTENDO OVVIAMENTE A DISPOSIZIONE DI TUTTI LA RELATIVA FONTE. Molte Amministrazioni locali, anche più piccole e con meno risorse, già lo fanno.
Le informazioni basate su dati non corretti rischiano di fare l’esatto opposto di quello che il nostro Sindaco afferma, ovvero: “il buon amministratore del Comune ha il dovere e l’obbligo di valutare in modo serio e responsabile la “disponibilità di bilancio comunale”, perché dell’uso del denaro pubblico ne risponde all’intera cittadinanza, e non solo ad una parte”. Affermazione la Sua che, tra l’altro, condivido pienamente.
Cordialmente,
Alessandro
Egregio signor Gatti, credo un genitore iscriva il proprio figlio ad una scuola non pubblica per ragioni di opportunità (non ci sono “balordi”, scioperi o occupazioni studentesche, le strutture sono mediamente meno fatiscenti) sottovalutandone l’impatto culturale sul minore. Il concetto di “mercato” per i servizi essenziali (istruzione, sanità, previdenza) mi inorridisce al solo pensiero.
Gentile FCoraz
desidero rettificare un punto.
Scuola privata NON significa scuola dei cattolici, nè tantomeno scuola sostenuta dai cattolici, o dove i cattolici mandano in prevalenza i propri figli.
Secondo me sarebbe illuminante un confronto tra le statistiche che paragonano quanti siano i cattolici in Italia (credo più del 30%) e quelle che indicano il numero di scuole confessionali religiose attive sul totale (credo meno del 10%). Potremmo (dovremmo) concludere che la maggioranza dei cattolici SCEGLIE per i propri figli la scuola pubblica.
Sarebbe anche interessante capire se tutte le scuole che si richiamano nel nome a Papi o Santi possano poi essere definite come scuole confessionali, dove sia necessario riconoscersi in una particolare fede per essere ammessi alla frequenza, o se invece siano semplicemente iniziative commerciali, che dovrebbero “stare sul mercato” solo se hanno le forze sufficienti per sopravvivere.
Ma qui sto forse allargando troppo il discorso…
A presto
Franco
uelà fcoraz, oggi sei sul giornale, contento?
No, no: è giustissimo continuare a finanziare l’esimia scuola parrocchiale perché ogni scolaro costa solo il doppio di uno che frequenta l’asilo comunale ma al contempo gli si fornisce un’educazione più giusta. E poi con i contributi alla Bianchi consentono di distrarre risorse economiche ad attività secondarie come l’Assistenza ai portatori di handicap (€ 49.800,00, ben un decimo di quello che arriva annualmente alla sfortunata scuola privata) o al finanziamento ai noiosi e polverosi trasporti pubblici locali. Nel nostro Paese la lobby dei cattolici ha un potere irrilevante.
Franco, confermo. Aggiungo poi una cosa che a me pare logica ma che vedo che “altri” non capiscono: noi siamo responsabili delle nostre strutture, siamo obbligati a rispettare tutte le leggi dello Stato, quindi interveniamo in maniera puntuale, non possiamo esimerci ne trattare, lo dobbiamo fare e basta, se no si va in galera. Naturalmente tutte le nostre gare sono pubbliche, sia per le manutenzioni ordinarie che straordinarie, le ditte che partecipano sono certificate e devono avere dei requisiti molto rigidi… per capirsi: non possiamo chiamare direttamente il papà di un bambino che fa l’idraulico per riparare un lavandino, ne accettare forme di volontariato “attivo”, ne tantomeno “non fatturare” lavori o peggio far lavorare in “nero” qualcuno.
Ciao Rino
vorrei fare una osservazione sul costo delle strutture.
Quando il Comune di Buccinasco ha pagato per la costruzione e/o ha rinunciato agli oneri di urbanizzazione per strutture appartenenti ad altri (credo sia il caso di alcune aule della scuola materna privata sita accanto all’Oratorio di Romano Banco) ha messo dei soldi PROPRI in cambio di nulla, o mi sbaglio?
Invece, quando il Comune costruisce o fa manutenzione ad una propria struttura, che in questo momento è occupata da una scuola pubblica, ha non solo il bene stesso, ma anche la possibilità di utilizzarlo per altre iniziative (palestre utilizzate non solo dalle scuole, aule utilizzate anche per corsi di lingue, aperture estive, eventuali assemblee, possibilità di utilizzo in caso di emergenza, …)
Credo non sia corretto addebitate la totalità dei costi delle strutture ai costi della scuola pubblica: se un domani i bambini residenti a Buccinasco diminuissero, il comune potrebbe utilizzare le PROPRIE strutture per altri servizi, ad esempio a favore di anziani.
Se invece se elargisse gli stessi soldi a privati, sarebbero donazioni a perdere, per le quali non acquisterebbe alcun diritto sull’uso ed il possesso delle strutture private stesse.
Per favore puoi verificare le mie osservazioni, eventualmwente depurando le cifre da quanto erroneamente inserito?
Grazie
Franco
Risulta che il comune paga il 20% degli stipendi, aggiungendo il restante 80% si ha una spesa totale di 915.17 euro per bambino (conti fatti di mattina,potrei sbagliare) divisi tra comune e stato. È corretta come stima o bisogna aggiungere altri costi?
Se non si dovesse aggiungere altro,quello statale risulterebbe quindi più conveniente in ogni caso.
L’argomento è difficile, l’asilo parrocchiale ha colmato fino ad ora e sta colmando un vuoto. In un periodo di tagli però, purtroppo, sono le spese più elevate a dover essere tagliate, o limate come in questo caso, per prime.