Buccinasco Novello Manzini, una vita per l’ANPI
L’ex internato militare si è spento a Buccinasco, a darne la notizia ieri Roberto Cenati, presidente di ANPI provinciale di Milano. Il sindaco Rino Pruiti: “Il cordoglio della nostra città per la scomparsa di un protagonista della nostra Resistenza”.
Buccinasco (20 ottobre 2020) – Si sono svolti questa mattina a Buccinasco i funerali di Novello Manzini, spento a quasi 97 anni. A darne la notizia, ieri, il presidente di ANPI provinciale di Milano Roberto Cenati.
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, Manzini, allora giovane sottufficiale 20enne, fu deportato fu catturato dai nazisti e venne mandato in Polonia, inseguito fu internato.
Dopo la guerra si stabilì a Buccinasco dedicando tutta la vita all’Anpi, al partito comunista e al volontariato.
“Esprimo a nome di tutta la nostra città – dichiara il sindaco Rino Pruiti – il mio cordoglio più sentito per la scomparsa di un protagonista della nostra Resistenza, un cittadino di Buccinasco che ha dedicato anche alla nostra comunità il suo impegno politico e sociale”.
Racconta Roberto Cenati: “Nei suoi racconti ricordava sempre il triste periodo della deportazione. Novello viaggiò per 24 giorni in vagoni merci, stipatissimi, con destinazione i campi di concentramento polacchi. I 40 deportati stipati nel vagone merci di Manzini dovevano dividersi soltanto due chilogrammi di pane al giorno. Novello ricordava sempre come molti suoi amici non ce la fecero”, racconta Cenati. Dopo la Polonia fu trasferito in un campo di Dresda, nello stesso periodo in cui questa città fu rasa al suolo dai bombardamenti alleati del febbraio del 1945.
Fu poi trasferito a Mauthausen con altri 6 deportati di Mantova e Suzzara, suo paese di origine. Arrivò a pesare 28 chili. “Dopo la liberazione del lager da parte degli Alleati, Novello ricordava che, nel palazzo vicino al campo dove furono alloggiati per essere curati e rimessi in forze, molti internati morirono per il semplice fatto di aver mangiato troppo in fretta dopo il prolungato digiuno. Novello tornò a casa il giorno dei morti del 1945. Di quel giorno raccontava che rimase bloccato per parecchi minuti prima di trovare la forza di chiamare sua madre. Prima di trasferirsi definitivamente a Buccinasco, svolse per diversi anni attività sindacale tra gli agricoltori e i contadini del Mantovano insieme a sua moglie, Lina Borsari, che fu staffetta partigiana durante la Resistenza e anche lei iscritta alla sezione Anpi di Buccinasco”.
A Buccinasco, dirigente del Pci, Novello divenne assessore al Bilancio nelle giunte del sindaco partigiano Fulvio Formenti e fu presidente dell’Anpi locale.
Ufficio stampa Comune di Buccinasco