Buccinasco : per la causa civile con la “famiglia” Papalia il tribunale deciderà il 17 giugno 2021
Buccinasco (30 aprile 2021) – Davanti alla quarta sezione del Tribunale Civile di Milano, si è svolta l’udienza promossa dalla famiglia Papalia (Adriana Feletti, moglie di Rocco Papalia) contro il Comune di Buccinasco per l’utilizzo del cortile dell’immobile confiscato di via Nearco 6. Il Giudice Alessandro Petrucci ha rinviato la causa per la discussione delle eventuali istanze istruttorie all’udienza del 17 giugno 2021 ore 11.55.
L’immobile di via Nearco, in seguito al sequestro e alla confisca, in parte è di proprietà dello Stato e affidato al Comune di Buccinasco: due appartamenti, una taverna e due box a cui si accede proprio dal cortile. La parte non confiscata è di proprietà di Adriana Feletti, un appartamento con entrata indipendente (da un cancello pedonale) e parti comuni da lei usate in esclusiva.
La proposta conciliativa del Comune di Buccinasco – dividere le parti comuni, assegnando formalmente il cortile al Comune e alla famiglia Papalia il viale che circonda la casa sul lato opposto in modo da separare in modo definitivo le proprietà – è stata rifiutata da Adriana Feletti.
A mio giudizio risulta chiaro l’intento della famiglia Papalia di continuare la guerra allo stato e quindi al Comune di Buccinasco, infatti, risulterebbe inutile ed impraticabile condividere le parti comuni di un bene confiscato, ma questo farebbe fallire i progetti sociali che da anni si stanno sviluppando con successo in quel luogo restituito alla collettività… forse lo scopo vero è questo?
Il Comune di Buccinasco ha sempre chiarito la sua posizione: il bene confiscato e il progetto sociale per minori non accompagnati vanno tutelati e non è possibile una condivisione del bene con la famiglia Papalia.
Confidiamo nella magistratura. Rispetteremo qualsiasi decisione, per noi è chiaro che se la sentenza dovesse obbligarci a condividere le parti comuni, il Comune di Buccinasco restituirà l’immobile allo Stato (Agenzia per i Beni confiscati) che deciderà poi cosa farci.
Non cederemo mai su questi argomenti, quando si parla di principi, di Bene e di Male, il CONFINE diventa l’unico terreno di gioco. E non c’è possibilità di arretrare neanche di un centimetro perché il confine è un SIMBOLO, è l’argine delle nostre coscienze.
Rino Pruiti
Sindaco Buccinasco Italia