Buccinasco PGT : Un nuovo futuro per via della Resistenza

Area inquinata di Via Resistenza a Buccinasco MI

Area inquinata di Via Resistenza a Buccinasco MI

Buccinasco (19 gennaio 2013) – “Mi ricordo bene quei camion che andavano e venivano da via della Resistenza, avevo pensato che finalmente il Comune avesse cominciato a sistemare l’area”. È il ricordo di una cittadina di Buccinasco, presente la sera del 15 gennaio all’assemblea pubblica sul nuovo Piano di Governo organizzata dell’Amministrazione. Tra i progetti, ambiti di trasformazione, volumi e sviluppo, si è parlato anche di quell’area di via della Resistenza ricordata dalla signora. Un’area comunale che resta una ferita aperta per Buccinasco, a causa delle sostanze inquinanti sversate negli anni passati. Lo ha ricordato anche l’ex sindaco Maurizio Carbonera, intervistato da Tv7, rotocalco del Tg1 andato in onda venerdì 11 gennaio.

Vale la pena ricordare quella storia per segnare finalmente un punto e voltare pagina, per restituire alla collettività un’area che merita di essere vissuta e, dopo anni di degrado, diventare un simbolo di legalità. Perché la storia non si ripeta, perché non ci sia più spazio e modo per interventi illeciti.

Via Resistenza Buccinasco MI - Foto del 2001 - clicca per ingrandire

Via Resistenza Buccinasco MI – Foto del 2001 – clicca per ingrandire

C’era ancora il sindaco Guido Lanati quando la sua Amministrazione decise di abbattere alcuni orti abusivi realizzati su quest’area comunale. Dopo l’intervento risultò necessario un ulteriore intervento per riempire il terreno che si trovava al di sotto del piano campagna. Cominciarono a quel punto movimenti “strani”. Era il 2001. Ad aprile e a luglio il consigliere Giampiero Camito presentò due interpellanze mai discusse – clicca QUI e QUI – che chiedevano spiegazioni sul via vai di camion ricordati l’altra sera anche dalla cittadina.

Chi aveva autorizzato il trasporto di materiali in quell’area? Per quale motivo si era deciso di trasformare un’area verde in discarica? Quali le aziende furono autorizzate al lavoro? C’erano analisi dei materiali depositati?

Via Resistenza Buccinasco MI - Foto del 2001 - clicca per ingrandire

Via Resistenza Buccinasco MI – Foto del 2001 – clicca per ingrandire

Domande importanti e doverose a cui allora, durante l’ultima Amministrazione Lanati, nessuno diede risposta. Né lo chiarì il commissario nominato dopo la caduta della Giunta.

Solo nell’autunno 2002 finalmente si comincia a fare chiarezza, grazie all’intervento della nuova Amministrazione di centrosinistra guidata da Maurizio Carbonera dal mese di giugno di quell’anno.

Solo allora il Comune predispose dei carotaggi nel terreno alla società Conal srl (febbraio 2003): i risultati arrivarono il 17 giugno 2003 e mettevano in evidenza la presenza di concentrazioni di cromo esavalente e idrocarburi con valori superiori ai limiti di Legge. Seguì un’immediata denuncia all’Autorità giudiziaria che però archiviò tutto. Poi il pm chiese un ulteriore approfondimento di indagine.

Nel mese di maggio 2002 la ditta Barbaro Rosario – impresa movimento terra aveva richiesto all’Amministrazione Comunale il nulla-osta all’emissione della fattura per i lavori eseguiti in precedenza: il titolare infatti affermava di aver accumulato un credito di oltre 26 mila euro, per il lavoro secondo lui commissionato dalla ditta Seme Fiorito (che aveva la gestione dell’area su incarico del Comune). Rosario Barbaro affermava di aver provveduto all’immissione di materiali di risulta e alla stesura di un tappeto di terra di coltivo.

Non risulta però che sia stata rilasciata alcuna formale autorizzazione o assegnazione d’incarico, né favore della ditta Seme Fiorito né alla ditta Barbaro Rosario, per la sistemazione dell’area, tanto è vero che quella fattura a Barbaro non fu mai corrisposta. Fu l’assessore al Bilancio a negare il pagamento. Era Giambattista Maiorano, oggi sindaco di Buccinasco.

E oggi l’Amministrazione Maiorano intende finalmente sanare la situazione. Il nuovo Piano di governo del territorio prevede per quest’area la bonifica e verde attrezzato.
Ufficio stampa Comune di Buccinasco

22 commenti

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  • si Desa anatema ;-) quando pronti spiegheremo tutto, ancora qualche giorno altrimenti ci scappano i “buoi” prima che si riesca a chiudere la “stalla”, Ma non dovevi venire a trovarmi?

  • Desa

    Stai a vedere che ora la “colpa” e’ del supercondominio… Quindi dei cittadini… Delusione!!!

  • Desa, peccato che il supercondominio non c’è… quindi?

  • Desa

    Roberto so bene che aprire il park del campo scirea e’ un tuo cavallo di battaglia e ritengo si possa approfindire insieme ad un progetto viabilistico completo, ma il problema vero a cui mi riferisco non e’ quello di farsi la doccia 10 minuti prima!!! E’ necessario sbloccare sequestro, collaudo e consegna area al comune e al supercondominio(parlo della piazza)

    E

  • Allora per le aree inquinate “ex solfrene” la storia è lunga e comincia nel 2005 quando ero assessore alle politiche ambientali:

    Il tutto comincio … a seguito dei rilevamenti di inquinamento di acqua potabile in un pozzo pubblico sito sul territorio comunale di Assago, il Servizio Controllo Centri di Pericolo e Industrie a Rischio della Provincia di Milano ha effettuato approfondite indagini dalle quali è stata riscontrata una situazione di inquinamento della falda da Composti organo-alogenati e da Idrocarburi che presumibilmente partiva dall’area su cui attualmente insiste l’insediamento produttivo della ditta Somova di Buccinasco, sito in via Palermo, angolo via Buozzi;
    – durante successive rilevazioni svolte nel corso dell’estate dell’anno 2004 sempre dai Tecnici della Provincia di Milano è stato individuato un focolaio d’inquinamento su tutto il comparto comprendente l’isolato su cui insisteva la ditta ex-Solfrene sita a Buccinasco in via Palermo, angolo viale Lombardia e angolo via Buozzi;
    – nel mese di ottobre 2004 si è convocata una prima Conferenza di Servizi e si è istituito un Gruppo Tecnico di lavoro degli Enti interessati al problema, costituito da: Provincia di Milano (Servizio Controllo Centri di Pericolo e Industrie a Rischio), Provincia di Milano (Servizio Bonifiche e Siti Contaminati), A.R.P.A. Dipartimento Milano 1 (Area Tutela Ambientale), Regione Lombardia, A.S.L. e Comune di Buccinasco (Servizio Ecologia);
    – i rilevamenti piezometrici della zona oggetto d’indagine, hanno portato all’ipotesi per cui l’andamento del flusso della falda dovrebbe seguire la direttrice N-NO, S-SE, andamento che poi ha rivelato la provenienza di sostanze inquinanti anche a monte dell’attuale proprietà della ditta Somova;
    – in seguito alle analisi svolte si è rilevata una significativa presenza nelle acque della falda superficiale di Idrocarburi, soprattutto in corrispondenza dell’area attualmente occupata dall’insediamento commerciale “Penny-Market” e del relativo parcheggio, siti a Buccinasco in viale Lombardia, angolo via Palermo;

    per farla breve, adesso, volta per volta si fanno dei singoli piani di caratterizzazione a seconda delle aree interessate, cioè se devono servire per artigianato-industria o commerciale o residenziale. I piani diventano poi esecutivi con la supervisione di Arpa per la bonifica.

    tutti gli atti sono online dal 2002 in poi sul sito del comune nelle apposite sezioni

  • si scusa, domani cerco di sintetizzare la situazione

  • Anonimo

    Chiedo nuovamente se possibile avere notizie sugli esiti delle indagini ambientali nelle zone ex solfrene .
    Se lei non potesse darne sul blog almeno può indicare a chi rivolgersi in comune?
    Grazie

  • Desa

    Attendiamo news su Buccinasco piu’…

  • Anonimo

    Mi puo’ dare maggiori informazioni. Non mi sembra risulti dagli atti pubblici che presso l’area ex solfrene sia stata rilevata l’origine della contaminazione della falda; mafari dei terreni ma non delle acque altrimenti sarebbe in corso o sarebbe stata svolta una bonifica della falda stessa di cui pero’ non ho notizie .
    Potrebbe dirci qualcosa al riguardo?

  • Dario, l’acqua di Buccinasco è perfetta, come qualità è superiore alle acque minerali, questo perchè i pozzi pescano a oltre 120 metri di profonità nella seconda falda che è sicura, mentre la prima è inquinatissima da tutta una serie di veleni come metalli pesanti, cianuro, nitrati ecc. , infatti non si può usare nemmeno per lo scarico del water. L’inquinamento della prima falda èè dovuto a decenni di contaminazioni delle ex fabbriche come la Solfrene. I controlli sulla qualità dell’acqua potabile vengono fatti settimanalmente da due soggetti : l’Asl e il CAP, società pubbliche. Qui trovi i dati ==> http://www.amiacque.it/FileFolder/b474e910-0f87-4996-b2e4-73aeee122457/File/Etichette%20Acqua/BUCCINASCO.pdf

  • Dario Molinari

    ma siamo ancora sicuri che si possa bere l’acqua a Buccinasco? Devo preoccuparmi, o i controlli sono attenti e puntuali sullo stato delle nostra falda e dell’acqua delle fontane pubbliche e acquedotto?
    dario

  • Maurizio, non ci si può fare nulla, siamo disarmati nei confronti di chi stravolge la realtà dei fatti e la storia, serve a poco continuare ossessivamente a ribadire la verità, a questa gente non interessa. Le date? Le ignorano, odio, frustrazione personale e una buona dose di incompetenza amministrativa li fanno delirare. I documenti? Chissenefrega… li mettono in dubbio anche quando sono passati dalle mani delle Forze dell’Ordine, della Magistratura inquirente e giudicante , di una miriade di giornalisti e trasmissioni televisive. Facciamocene una ragione e ignoriamoli, anche solo accettare il dialogo e il dibattito sarebbe umiliante oltre che completamente inutile. Parliamo del futuro , facciamo le cose , piano piano stiamo togliendo dalla merda questo Comune, un passo alla volta ma con decisione e competenza.

  • Maurizio Fazio

    Rino, ottima ricostruzione ma c’è ancora qualcuno che a Buccinasco cerca di infangare e buttare discredito, ho letto anche un commento dell’esimio professore Dalla Chiesa che pontifica sulla questione dalle pagine del suo blog con un linguaggio sgradevole al quale non si può replicare perchè non permette di scrivere commenti.

  • sapere_per_saper_essere

    Il pgt e quindi gli interventi edilizi proposti dalla giunta Carbonera non si realizzarono mai perchè il pgt decadde dopo un ricorso al tar a causa di un errore formale in sede di votazione. Poi arrivo’ la giunta cereda…

  • TempoDiMigrare

    Grazie Rino, mi riferivo proprio a quello ed anche agli altri cantieri gia’ completati che sono intorno. Avevo conservato un vecchio giornalino comunale dei tempi di Carbonera dove c’era scritto che per l’area PII erano state previste villette e case basse(doveva essere solo una proposta allora), il mago cereda le ha fatte lievitare come funghi.

  • TempoDiMigrare, anche l’area “ex seme fiorito” è da bonificare ed avrà la stessa destinazione dell’area in oggetto nel nuovo PGT, cioè sarà assegnata una cubatura residenziale per “far cassa” e poter liberamente bonificare e destinare a servizi e verde l’area, cioè non si costruirà cemento residenziale ne si consumerà suolo, sempre che ci si riesca visto l’attuale mercato. Se ti riferisci al PII di Via Don Minzoni/mille, l’unico cantiere in corso, è stato deliberato dall’amministrazione Cereda, io , Carbonera e Maiorano abbiamo votato contro in consiglio per tutta una serie di ragioni e criticità che oggi tutti riconoscono.

  • TempoDiMigrare

    e sull’area ex-seme-fiorito invece che si fa’? Bravi Rino, pero’ mi sembra che tutti i cantieri intorno a don minzoni li aveva autorizzati la giunta Carbonera, e che ai tempi non erano previsti palazzi di 7 piani. mi sbaglio?

  • Condividete, fate girare, favorite la circolazione della verità, perchè i manovratori della macchina del fango, locali e nazionali, abbiano vita difficile (Saviano docet)