BUCCINASCO: QUALCUNO SI E’ RICORDATO DEI PIU’ DEBOLI
[di Filippo Fritelli della rivista EDS] Il nostro viaggio attraverso la Penisola italiana ci ha portato oggi nella città di Buccinasco, Comune di 30000 abitanti in Provincia di Milano. La passata amministrazione della città, con l’intervento del Sindaco Maurizio Carbonera e grazie all’importante lavoro dell’ex assessore all’ambiente Rino Pruiti, ha varato nel marzo del 2007 un piano per l’installazione di impianti solari e fotovoltaici all’interno di quello che in città è conosciuto come il “Quartiere Terradeo”. Si tratta di una zona in cui vivono da circa 25 anni un centinaio di persone di etnia Sinti: sono numerose famiglie integrate da tanti anni nella realtà di Buccinasco; sono cittadini che lavorano, votano e frequentano le scuole del Paese e che hanno ricevuto dall’Amministrazione cittadina un aiuto concreto in termini di risparmio ed efficienza energetica.
L’impianto è stato finanziato dalla Provincia di Milano e si è inserito in un più generale progetto di ristrutturazione dell’intero campo. Il costo complessivo dell’opera, di circa 40000 euro, ha portato all’installazione di 4 sistemi solari da 3 collettori ciascuno che garantiscono a tutti acqua calda per circa 10 mesi all’anno. Nella zona residenziale si sono installati inoltre una serie di lampioncini a led che, alimentati da una serie di batterie collegate ai pannelli solari, garantiscono illuminazione ai vialetti di tutto il campo.
Un progetto interessante, quindi, che ha coinvolto diverse istituzioni a vari livelli e che si è occupato, attraverso queste scelte, di tagliare l’emissione di anidride carbonica del 70% e di aiutare con una seria politica di risparmio energetico le fasce sociali più deboli della realtà locale.
In un periodo storico in cui le contrapposizioni e gli odi razziali prendono troppo spesso il sopravvento sulla tolleranza e sul rispetto, l’opera di risanamento e di valorizzazione del Terradeo ha fatto vivere a quella città un grande momento di civiltà.
Info: l’azienda che ha istallato l’impianto è la Team project (ex cooperativa dell’Olivo di Buccinasco). L’impianto, ogni un anno, eviterà di immettere nell’atmosfera il biossido di carbonio prodotto da oltre 39 tonnellate di carbone o da 14.800 chili di petrolio: sono i quantitativi in combustibili che occorrerebbero per ottenere lo stesso risultato utilizzando i metodi tradizionali.
I collettori forniscono complessivamente 1.200 litri di acqua calda a 60 gradi, regolabile tra i 40 ed i 75 attraverso una valvola. Saranno attivi anche nei periodi invernali o comunque di brutto tempo: la superficie esposta dei pannelli, pari a 132 metri quadrati, e la coibentazione sono tali da assicurare comunque una buona temperatura.
La produzione di energia elettrica pubblica verrà invece garantita da due pannelli solari fotovoltaici al silicio monocristallino, testati per durare 25 anni. Sono sufficienti, ad esempio, a garantire l’illuminazione di dodici lampioni per più giorni, anche in assenza di sole. Ogni lampione è provvisto di accorgimenti per mantenere alta l’efficienza luminosa e basso il consumo: è prevista una funzionalità pari a 100mila ore, mentre una comune lampadina ha una vita media di mille ore. Fra gli altri vantaggi, una manutenzione quasi a costo zero ed un consumo irrisorio.