#Buccinasco : Replica dell’Amministrazione al settimanale “Si o No” sul Cimitero (non) abbandonato
Le immagini parlano da sole. Molto eloquenti quelle inviate alla redazione dai cittadini (un po’ datate ndr) che si chiedono chi si prenda cura del cimitero, altrettanto significative quelle che chiediamo gentilmente alla redazione di pubblicare: scattate lunedì 8 ottobre (in un giorno di vento e pioggia, con qualche foglia di troppo per terra), rivelano la situazione attuale del cimitero, un luogo certamente non lasciato a se stesso.
Tutt’altro. Grazie agli interventi avviati negli ultimi mesi e non ancora terminati: entro le festività dei Defunti sarà completata la ristrutturazione dei bagni (la foto riportata dai cittadini ritrae un bagno inagibile da tempo e pertanto chiuso al pubblico) e, con ogni probabilità anche i lavori al Parco delle Rimembranze (cinerario); proseguiranno intanto gli interventi per la realizzazione di nuovi loculi. I cittadini avevano ragione, lo hanno segnalato al Comune, il cimitero sembrava un luogo abbandonato: proprio per questo, già lo scorso anno, appena insediata, l’Amministrazione ha destinato alla struttura molte risorse per la messa in sicurezza, l’ampliamento e l’abbellimento, ma anche per la gestione, attenta anche al sociale.
Attualmente, infatti, grazie ad un appalto di 140 mila euro dedicato alle cooperative di tipo B, è la Ozanam ad occuparsi della struttura, garantendo al Comune un servizio ottimale e offrendo lavoro ad alcune persone svantaggiate residenti a Buccinasco e segnalate dai servizi sociali.
ma è vero che le foto al siono le ha inviate un ex dipendente del cimitero licenziato?
Chiedo venia c’è un refuso:
“Quello che “fummo” noi, voi siete adesso
Chi si scorda di noi scorda se stesso”.
Non sono sempre “Contraddittorio” Vicedelsindaco.
Quello che farete per il cimitero, e per le Coperative di tipo B, e la Ozanam,
E’ cosa buona e giusta.
Quindi merita un elogio.
Non so se Lei è mai passato per via San Michele del Carso in Milano,all’inizio della via, c’è una cappelletta, all’interno un teschio e delle ossa umane.
Sul frontespizio una scritta che m’inquietava da bambino.
Che recita così:
“Quello che siamo noi, voi siete adesso
Chi si scorda di noi scorda se stesso”
Ponderate gente. Ponderate