#Buccinasco – Rinnovo della convenzione con la Don Bianchi: la cronaca della serata

di Roberta Campagna – Lo scorso 27 aprile la sala consiliare del comune di Buccinasco era gremita come poche volte è accaduto in passato. Tema caldo della serata: il rinnovo della convenzione tra il comune di Buccinasco e la scuola materna parrocchiale don Stefano Bianchi, società cooperativa sociale, per l’erogazione del servizio pubblico di scuola dell’infanzia per gli anni scolastici 2016/2017-2017/2018-2018/2019.

“Questa serata mi sembra una reminiscenza storica” ha dichiarato il sindaco Giambattista Maiorano: la convenzione, infatti, era stata già rinnovata tre anni fa, e allora come ora, la cittadinanza aveva partecipato animatamente alla questione. Ci sono volute quattro ore per approvare la nuova convenzione tra il comune e la scuola materna paritaria Don Stefano Bianchi mercoledì, infatti, solo questo punto all’o. d. g. è stato toccato, programmando una prosecuzione per le restanti tematiche da affrontare il consiglio, in un clima molto teso e poco favorevole all’ascolto.

In sala erano presenti molti rappresentanti dei genitori e insegnanti, che sono intervenuti su richiesta di alcuni consiglieri ma che anche in seguito non hanno trattenuto nessuna esternazione o espressione di dissenso, tanto che il presidente del Consiglio Rosa Palone ha dovuto interrompere più volte la seduta e intimare ad alcuni di abbandonare la seduta.

Secondo l’Amministrazione la nuova convenzione prevede che il comune di Buccinasco eroghi un contributo fino ad un massimo di 430.000 euro (contro i 470.000 della precedente convenzione) per permettere alla scuola di portare avanti un servizio fondamentale e riconosciuto da tutta la comunità, anche dalla maggioranza. Nessuno dei rappresentanti dell’amministrazione, infatti, ha mai parlato di chiudere l’istituto, come è stato sottolineato più volte durante la serata. Il nuovo accordo, anzi, nasce da una trattativa di 9 mesi tra l’amministrazione e i rappresentanti dei genitori, nella speranza di riuscire ad armonizzare punti di vista molto diversi, ma tendenti a uno scopo comune: la tutela dell’istruzione.

L’assessore David Arboit l’ha definita “una convenzione convincente” che ha cercato di eliminare pregiudizi e rigidità, il consigliere Parmesani ha parlato invece di “buon senso” e ha aggiunto che tante informazioni sono state travisate: “La scuola materna esiste a Buccinasco dal 1961 e nessuno ha mai avuto intenzione di chiuderla”. Il comune di Buccinasco, sempre secondo l’attuale maggioranza, inoltre è il secondo in Italia per erogazione di contributi alla scuola paritaria. L’amministrazione, nella stesura del nuovo documento, ha dovuto tener conto, però, di un probabile forte decremento della natalità e ha dovuto quindi distribuire l’onere della decrescita sulle strutture. Ogni alunno, nonostante ciò, continuerà a ricevere un contributo pro capite di circa 1.800 euro.

L’opposizione si è mobilitata in maniera compatta contro le scelte dell’amministrazione: la consigliera Cortinovi ha parlato di “atteggiamento discriminante per le famiglie” che vedono così lesa la propria possibilità di libertà di scelta educativa, dal momento che il contributo sarà previsto per 234 iscritti annui (prima erano 260), mentre ogni anno le richieste sono maggiori a tale cifra. Invece di esaltare una realtà eccellente come la scuola materna Don Stefano Bianchi, si tenta di distruggerla.

“L’amministrazione sta prendendo a pedate le famiglie” ha dichiarato il consigliere Iocca, che ha più volte rimarcato come la nuova convenzione sia frutto di scelte puramente ideologiche della maggioranza, che così facendo tratta l’alunno della Don Bianchi come “un bambino che vale di meno degli altri”, e spera che gli elettori si ricordino poi di tale trattamento scorretto al momento del voto. Inoltre, la questione della materna non era prioritaria rispetto a tanti altri problemi da affrontare a Buccinasco ed è stata sfruttata sempre per motivi ideologici. Tutti i rappresentati dell’opposizione hanno chiesto di ritirare il punto e di parlare nuovamente con le famiglie della scuola aggiungendo che “la convenzione è convincente solo per l’Assessore Arboit”.

Il confronto pacifico e condiviso dei precedenti sei mesi è stato vanificato (almeno agli occhi e orecchie di chi vi ha assistito e vi scrive, ndr) in sole quattro ore di fischi, applausi, urla e commenti inappropriati, al termine delle quali la convenzione è stata approvata dalla maggioranza del consiglio.

Roberta Campagna
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