Buccinasco Rino Pruiti : il mio discorso per il 25 aprile
Il 25 aprile è per me, da sempre, una giornata speciale ed una ricorrenza irrinunciabile. Talvolta penso che il fatto che questa giornata, che io considero la ricorrenza più importante nella storia del nostro paese, cada proprio nel giorno del mio compleanno, mi abbia restituito un senso di grande responsabilità nel lavorare, affinchè la sua memoria, il suo ricordo ed i suoi valori, vengano mantenuti vivi dentro ed intorno a me.
Vorrei iniziare con una parola che ripetiamo spesso ma talvolta, troppe volte, con superficialità, senza vera intenzione: la parola è Grazie. Perché oggi, a settantacinque anni dal giorno della Liberazione dalla dittatura fascista, è anche il giorno del sentito omaggio e ringraziamento alle donne e agli uomini che lottarono perché un futuro migliore potesse essere possibile. Quel futuro che loro sognavano, fatto di democrazia e libertà. Quel futuro che ora è il nostro.
Ma oggi è difficile non trovare in questa meravigliosa ricorrenza affinità con gli avvenimenti drammatici di questi ultimi mesi. Oggi più che mai, sento prepotente la necessità di riflettere su questa ricorrenza, per trarne indicazioni che sostengano le scelte e diano significato alle attività, alle iniziative e ad uno sguardo solidale sul nostro tempo.
Nella Resistenza italiana, indissolubilmente connessa con l’ Antifascismo, vanno accolti due aspetti: quello individuale e quello collettivo. Aderire e partecipare alla Resistenza significò riconquistare la qualità umana, dando significato morale al termine libertà, non solo come elemento politico ma come sviluppo di un’ autocoscienza esistenziale, partecipativa, che richiamava alla solidarietà sia tra i combattenti che tra la società civile Resistenza e Liberazione assumono quindi un valore morale che combacia con quello patriottico, considerando la patria una società di uomini liberi che hanno compiuto storicamente il percorso dell’ unità nazionale per darsi una comune identità, che resterebbe sterile senza la solidarietà.
Come non cogliere in tutto ciò un monito ed un suggerimento per questi nostri difficili giorni? La drammatica crisi che stiamo vivendo in queste settimane, ci pone di fronte ad una grande occasione storica di dialogo tra politica e morale. Io credo che in un tempo di crisi sanitaria sociale ed economica come questo siano necessarie soluzioni credibili ma sopratutto sia doveroso chiedersi se nel Paese esista ancora quel “idem sentire”. Perché questo, è un tempo che ci offre la possibilità di comprendere, non nella memoria ma nel sangue e nella carne il valore della solidarietà e della resistenza, l’importanza di essere una comunità che amplifica i valori e non gli errori.
Essere solidali senza soccombere nei danni dell’individualismo, lasciare al palo gli stupidi e gli egoisti, usando il nostro tempo per costruire e non per demolire. Abbiamo il nostro esercito di medici infermieri, operatori sanitari , forze di polizia, protezione civile e i tantissimi volontari. E poi abbiamo tutti voi cittadini, la società civile, uomini e donne che state combattendo in silenzio tra le mura delle vostre case e che restituite non solo la speranza nell’oggi ma siete la dimostrazione tangibile che un modo migliore è possibile.
Io sono fiero di essere il sindaco di questa città, fiero di aver potuto intuire in questa drammatica situazione che il tessuto civile della nostra comunità è pronto e preparato per costruire una società migliore, attenta ai bisogni di tutti dove esiste al centro di ogni cosa il bisogno collettivo e non la soddisfazione del singolo. Anche quest’anno (come già avevamo fatto nel 2019) il 25 aprile avremmo dovuto consegnare le benemerenze civiche e già ci erano arrivate alcune candidature. Il coronavirus ci ha impedito di farlo e sono emerse altre candidature “naturali”, “necessarie”, appena possibile, io spero per la festa patronale, premieremo i nostri volontari (partigiani di una nuova Resistenza). Come gli eroici operatori della Croce Rossa, in prima linea al pari dei medici degli ospedali: sono loro a consegnare spesa e beni di necessità ai positivi del nostro territorio. E i volontari di Protezione Civile e della Croce Verde Soccorso, impegnati senza sosta fin dall’inizio dell’emergenza, pronti a tutto per tutti, senza se e senza ma.
Più volte ho detto che questo virus è anche il virus della verità perché mostra la reale faccia delle persone, e in queste settimane ho incontrato anime bellissime. Ma è anche un virus che amplifica drammaticamente le differenze. Chi paga lo scotto più alto rimangono le persone più fragili: gli anziani, gli ammalati cronici, gli indigenti, le persone sole. Questa città ha fatto propria l’urgenza di veicolare fuori da questa crisi tutti, senza che nessuno rimanesse indietro, resistendo all’inequità sociale. Questo è stato non il mio ma il nostro vostro sforzo, donando ciò che potevate, stando nelle vostre case, mettendo a disposizione il vostro tempo, dimostrando di essere una comunità coesa, sana, forte, coraggiosa, resistente. Questo è per me un regalo bellissimo, il regalo più bello per il mio compleanno.
Abbiamo ancora da fare tanta strada, ma non abbiamo paura perchè sapremo dimostrare che è possibile vivere e vivere in piedi anche nei momenti peggiori. Possiamo e dobbiamo trasformarci negli eroi di oggi. È un esercito variegato e colorato quello che abbiamo messo in campo, ma è necessario e non ci tireremo indietro perché io so che saremo all’altezza del dono più prezioso che questa giornata ci ha lasciato in eredità: la libertà.
VIVA LA RESISTENZA ! VIVA L’ITALIA LIBERA ! VIVA IL 25 Aprile !
Grazie Sindaco per tutto l’impegno dimostrato in questa situazione così terribile. Si sta dimostrando veramente eccezionale. E naturalmente i migliori auguri di buon compleanno