#Buccinasco Sconti a chi non spreca l’acqua
Da gennaio le tariffe saranno uniformi in tutto il territorio del Milanese con un risparmio per la maggior parte degli utenti e una bolletta più giusta che premierà le famiglie che dosano meglio i consumi
Buccinasco (10 dicembre 2018) – Un uso attento dell’acqua potabile, con una tariffa unica per tutti i Comuni gestiti dal Gruppo Cap (gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano) e calcolata sulla base di quella attualmente più bassa con una quota fissa calcolata pro-capite, alleggerendo l’impatto sulle persone sole e sulle fasce deboli della popolazione. E premiando chi fa un uso responsabile dell’acqua.
Approvata dall’Assemblea dei Sindaci, la nuova tariffa entrerà in vigore dal 1° gennaio 2019: “Per la prima volta – spiega il sindaco di Buccinasco Rino Pruiti, eletto nei mesi scorsi nel gruppo strategico di coordinamento di CAP Holding – sono state stabilite tariffe finalmente uniformi, ci sarà più trasparenza nella bolletta e soprattutto finalmente sarà premiato chi non spreca l’acqua. Far parte del gruppo strategico di CAP è importante per il nostro territorio, è importante essere lì dove vengono fatte le scelte strategiche che poi vengono ratificate dal consiglio di amministrazione della società pubblica”.
“Cap ha superato la frammentazione del passato – continua il sindaco – introducendo un prezzo unico da Assago a Segrate, da Buccinasco a Bresso. Le prime proiezioni dicono che nel 71 per cento dei casi i costi per gli utenti scenderanno. E lo stesso dovrebbe accadere, con percentuali appena inferiori, nella metropoli, dove pure tutti pagavano allo stesso modo”.
La nuova tariffa – comunica Cap – prevede una quota fissa di 0,60 euro al mese per persona e sarà calcolata per un numero massimo di tre persone. Questo consentirà di alleggerire l’impatto per le persone sole, ma anche per le famiglie numerose che pagheranno al massimo 1,80 euro al mese. Per i condomini si applicherà uno standard di 3 persone per appartamento, salvo che non venga comunicato l’esatto numero dei residenti di ogni unità immobiliare.
La tariffa dell’acqua potabile sarà articolata in fasce. La prima agevolata per i primi 33 metri cubi all’anno a persona, oltre 90 litri al giorno, a seguire la fascia base e tre fasce per consumi superiori, in modo da consentire una modulazione della spesa in base alla quantità di acqua consumata. Nuova anche la tariffa non residenti, leggermente più cara di quella per i residenti e che non prevede agevolazioni.
“In pratica – conclude il sindaco Pruiti – si passa a una bolletta personalizzata, che tenga conto per esempio del numero dei componenti del nucleo familiare. Chi esce dai paletti pagherà di più, quindi per la prima volta l’utente sarà responsabilizzato e incentivato a dosare i consumi. Un paio di dati, diffusi nei giorni scorsi, aiutano a capire una situazione che deve assolutamente cambiare: il 41 per cento dell’acqua immessa nelle reti del nostro Paese viene persa per la mancanza di manutenzione; non solo: il consumo medio giornaliero di un italiano è di 220 litri di acqua contro i 190 di un Nord Europa più virtuoso”.
Ufficio stampa Comune di Buccinasco
L’iniquità rilevata da RobeNORD è reale e presente in gran parte dei condomini di Buccinasco.
La divisione esclusivamente per millesimi senza tener conto del numero di residenti nell’immobile ha come effetto un consistente spreco di acqua da parte dei nuclei famigliari di 3-5 persone a danno di chi abita solo (anziani e single).
La soluzione più semplice consiste nell’obbligare con una delibera comunale gli amministratori condominiali a tenere conto anche del numero di residenti nell’unità immobiliare nella divisione delle spese per l’acqua centralizzata come suggerisce correttamente RobeNORD.
Senza tale delibera lo spreco d’acqua è garantito e pagano i soliti, a prescindere dal loro lodevole sforzo di economizzare l’acqua che consumano.
Fateci una pensata in giunta comunale.
Caro Roberto Nord
Lei non vuole i co..ntatori? Ma i co….lonnelli!
Caro Anonimo El pret de Ratanà:
del fatto che Lei si lavi (poco o spesso fa lo stesso) nelle acque del Naviglio …… o peggio dell’Olona, non me ne può fregà de meno….romanamente parlando (che detesto, visto anche la spazzatura che hanno per strada…brucia…brucia…)
Tornando seri: il piccolo foro nel muro che Lei auspica fare nel muro per mettere gli idrocontatori (???), che poi sarebbero uno per ogni bagno (i condomini a Buccinasco sono circa 70%, e di questi quelli con 2 bagni ancora il 70% per cui stiamo parlando di circa 49% delle case): ma si rende conto della spesa che ne deriva?
Un altro regalo che facciamo agli idraulici oltre a quello fatto per le valvole termostatiche lette da personale apposito. Tanti bei soldi che se ne vanno, facendo però lavorare sempre le stesse persone.
Eppoi che lo si dica una volta per tutte: tolto il consumo dell’acqua di annaffio giardino (diciamo 10% stando larghi) che se ne va….in falda, il resto della spesa per il consumo d’acqua è per la DEPURAZIONE.
Quindi altri contatori che mi controllino il numero di volte che tiro lo sciacquone, personalmente io NON ne voglio.
Voglio pagare a numero persone (se disabitato min 1, che paghi almeno acqua di innaffio se non consuma nulla !)
Mi ripeto: non voglio arrivare all’assurdo che a parità millesimi/mq io debba pagare l’acqua a 10 cland…ehm richiedenti asilo e/o famiglie numerose che tirano lo sciacquone ogni 3 x 2 e fanno lavorare a manetta il depuratore..
Rino: si può fare qualcosa? OBBLIGARE Amministratori a usare il criterio: esplicitare per ogni appartamento il numero di persone che usufruiscono dell’acqua potabile….fredda beninteso. Solo così si toglierà la bolletta condominiale e ci saranno tante belle bollette PERSONALIZZATE ! Il resto è noia…pur-parlé
Chissà perché al NORD da dove arrivo io usano già da 15 anni il criterio semplice testé esposto.
Mi sta venendo nostalgia.
Basta solo copiare in certi casi….
Se non hai la soluzione, allora fai parte del problema.
Ciao.
Per il condominio di R.Nord
L’installazione dei contatori privati è prevista dal Dpr 4 marzo 1996 “Disposizioni in materia di risorse idriche” in base al quale, al fine di garantire un risparmio sui consumi, debbono, appunto, essere installati contatori privati nei singoli appartamenti. In caso di immobili condominiali, però, è possibile l’installazione dei contatori solo se questa viene effettuata da tutti i proprietari. Non è possibile, cioè, modificare il sistema di verifica dei consumi se non sono dotati di contatore tutti gli appartamenti, perchè occorre sostituire il contatore generale al quale sono allacciati tutti gli impianti privati. Per la delibera di approvazione dell’installazione è sufficiente la maggioranza semplice. Le spese godono della detrazione per ristrutturazione. (21 maggio 2013)
“Io?
Io no!
Vivo sotto il ponte della Tangenziale e mi lavo con le acque del Naviglio.”
El pret de Ratanà (Monumentale della città campo 20 tomba 93A lato ovest)
Notizia populista (bufala) del nostro Sindaco
Come se questo risparmio pecuniario (da prefisso telefonico) solleciterebbe il risparmio idrico nelle case. Tzè!
Tanto più, la maggior parte delle abitazioni sono in condominio, e l’acqua consumata è pagata per millesimi indipendentemente dalle persone che vi abitano e dal consumo reale delle stesse.
Ora la Regione/ Comune, per esser equa ed incentivare il risparmio, dovrebbe obbligare per legge, (come ha fatto con i caloriferi con le termo valvole) l’istallazione in ogni appartamento di idrocontatori che misurino l’effettivo consumo. Vedrete che gli scialacquatori pagando l’oggettivo, si limiteranno nello spreco.
Basterebbe un piccolo foro nel muro, in prossimità del rubinetto generale di chiusura acqua, esistente in ogni alloggio, montando a valle della tubazione il contatore digitale.
Lo faranno?
Le regioni/Comuni sono davvero intenzionati al risparmio idrologico?
Mah!
Quando poi veniamo a sapere che in Lombardia, e non solo, (per non parlare del sud’Italia) le tubazioni che dall’acquedotto portano nelle case l’H2O, vitale per la nostra sopravvivenza, “fanno poi Acqua da tutte le parti!”
El pret de Ratanà (Monumentale della città campo 20 tomba 93A lato ovest)
Caro Rino apprezzo lo sforzo, ma NON funziona, almeno nei condomini !!! Che saranno almeno il 70% delle case di Buccinasco.
Da noi il consumo è in base tabelle millesimali, ovvero ai mq….non alle persone.
Ho chiesto già da tempo al Nostro Amministratore di prevedere un fisso per i millesimi e un variabile in base al numero delle persone (minimo 1 per gli appartamenti vuoti). Chiaramente si arriva al caso limite di appartamenti con stessi mq: 1 persona paga quanto 10 a parità di mq appartamento. NON E’ GIUSTO !
Vuoi sapere la risposta: sul regolamento di condominio ci sta scritto che si paga acqua (fredda) in base tabelle millesimali (mq).
Per cambiarla abbisogna maggioranza qualificata (ovvero unanimità assemblea: mission impossible!) e un sacco di tempo.
Che si fa per i condomini come il mio? Si subisce e basta? Voi come Amministrazione non potete obbligare gli Amministratori? Altrimenti chi se ne frega: le 10 persone nello stesso appartamento hanno l’acqua pagata dal benefattore che ci abita da solo….bella giustizia !
Grazie, ciao.