Buccinasco; scuola paritaria Don Stefano Bianchi : “La scelta dell’Amministrazione è l’equità”

euro_5Le cifre parlano chiaro e dimostrano il grande valore che la  scuola materna “Don Stefano Bianchi” costituisce per Buccinasco  e per l’Amministrazione che, nonostante le emergenze  sociali cui far fronte, i tagli ai trasferimenti dello Stato (i trasferimenti  nel 2015 saranno pari a 0), la battaglia per il patto  di stabilità, non rinuncia ad elargire un contributo importante  – tra i più alti in Lombardia – per una risorsa storica per il  nostro territorio mai messa in discussione.

Sono infondate, infatti, le ipotesi della possibile costruzione di un nuovo asilo comunale, che non è previsto né nel piano delle opere  pubbliche né nel nuovo Pgt.

Da mesi l’Amministrazione ha avviato un percorso per redigere  una nuova convenzione, che non nega il ruolo storico  della materna, ma si muove nell’ottica dell’equità, come il sindaco Giambattista Maiorano ha spiegato sia ai componenti  del consiglio d’amministrazione della scuola sia ai genitori.

Le cifre appunto: per fermarci al solo anno scolastico  2010/2011 sul bilancio del Comune il peso pro-capite sostenuto  per bambino ha gravato per 1.672,72 euro per la materna  don Stefano Bianchi e di 683,96 per i frequentanti le  materne statali. La differenza non è di poco conto.

È noto a  tutti il percorso delle ipotesi formulate dal commissario prefettizio.
La prima, con la drastica riduzione a 200 mila euro  di contributo avrebbe fatto morire un’esperienza e chiudere  definitivamente la scuola. La seconda, poi siglata come intesa  transitoria per un anno dalla cooperativa che gestisce la materna,  ha ridotto l’importo corrisposto per l’anno 2011/2012  da 552 mila euro a 470.960 euro.
“Per parte mia e del centrosinistra – chiarisce il sindaco – è  stata richiamata la necessità di corresponsabilizzare le famiglie nella copertura della differenza di importo con l’introduzione di meccanismi riferiti alla capacità reddituale  delle famiglie, così come fa l’Amministrazione per le scuole pubbliche: l’unico strumento nelle mani dell’Ente è quello di stabilire, sulla base dell’ISEE, le quote di partecipazione delle  famiglie alla mensa”. Il sindaco ricorda anche che lo Stato, proprio per quanto attiene le materne, riesce a soddisfare  solo il 40% dell’utenza potenziale così che la copertura della paritaria “Don Stefano Bianchi” è in parte massiccia a carico  del Comune: “Se un difetto c’è, non può che essere individuato nell’ordinamento nazionale, ma fin quando la coperta copriva tutto, nulla ostava alla grande generosità. Ma ora che la  coperta è corta, per certi versi molto corta, come spiegare ai  nostri cittadini che si usa e si incrementa la fiscalità comunale gravando su tutti a prescindere dall’uso del servizio?”.

Proprio per questo la proposta di convenzione che l’Amministrazione sta studiando di riproporre come tetto massimo di contributo i quasi 471 mila euro stabiliti per il corrente anno scolastico. Con questo il Comune adotta un comportamento  identico a quello della Regione Lombardia che nel BURL  pubblicato il 5 novembre 2012, riguardo alla questione “Assegnazione  dei contributi regionali a sostegno delle scuole  d’infanzia non statali e non comunali per l’anno scolastico 2011/2012” afferma chiaramente che i contributi “sono definiti per ciascuna sede scolastica in relazione al numero di sezioni, con possibilità di adeguamento (positivo o negativo)  proporzionale, in riferimento al rapporto tra domande pervenute e disponibilità di bilancio regionale”.

Il buon amministratore  del Comune ha il dovere e l’obbligo di valutare  in modo serio e responsabile la “disponibilità di bilancio comunale”, perché dell’uso del denaro pubblico ne  risponde all’intera cittadinanza, e non solo ad una parte.

Rispetto allo storico è previsto un taglio di circa 80 mila euro:  questo tuttavia non porta al raddoppio della retta per le famiglie (è stato calcolato un aumento di circa 30 euro al mese).
“La scelta di un’Amministrazione – ribadisce Maiorano – non  può che essere quella di muoversi con equità. E l’equità è  anche quella di richiamare le famiglie degli utenti ad una  corretta condivisione e partecipazione ai costi nella gestione  della paritaria come succede in tutta Italia”.

11 commenti

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  • Proseguono le vicissitudini della scuola d’infanzia Don Stefano Bianchi, a Buccinasco . Istituto paritario, che ospita 300 bambini, aveva vissuto momenti di crisi lo scorso febbraio, quando il commissario straordinario Francesca Iacontini, per esigenze di bilancio, aveva deciso di annullare i contributi che il Comune versava alla scuola da ormai trent’anni. La convenzione – che garantiva l’afflusso di 570 mila euro nelle casse della scuola e permetteva ai genitori di pagare una retta uguale a quella della scuola statale – rischiava di essere annullata di punto in bianco. Tuttavia il Comune non sarebbe stato in grado di garantire un servizio alternativo valido, compromettendo non soltanto lo svolgimento dell’anno accademico, ma anche il futuro stesso dell’istituto.

  • Anonimo

    la scuola materna don Stefano Bianchi è PARITARIA e non privata; per essere paritaria è obbligata all’osservanza di tutte le condizioni poste dalla legge 62 – BERLINGUER!!! Tutto quello che chiede il sig Andrea esiste, ed è controllato. Venissero a mancare la scuola perderebbe la parifica CHE GIA’ POSSIEDE.

  • andrea

    Ritengo nessuno abbia intenzione di chiudere la Scuola Don Stefano Bianchi, ma esclusivamente di parificarla ad una scuola statale. Ai nostri bambini mancano la carta igenica, i colori, i giochi educativi, etc etc. Quanti si sono visti richiedere un contributo per questo o quello..
    Quindi parificarla significa togliere un po alla Scuola Privata e ridistribuirlo ai nostri bambini.
    Inoltre dato che le cifre sono molto ingenti, richiederei anche un controllo su quando e come si spendono i nostri soldi, sul personale insegnate (se abiltato o meno e come viene assunto), sulla proposta formativa (se congrua e se rispetta i principi democratici).
    Insomma i soldi sono nostri ( e grazie all’ IMU Rifiuti e IRPEF posso dire di avere ben contribuito) e vorrei che mi venisse rendicontato come vengono spesi.
    Andrea

  • Il finanziamento di detta struttura scolastica costa € 17,50 ad ogni residente di Buccinasco, indipendentemente dal fatto di usufruire o meno del servizio. Chi ne usufruisce invece spende il doppio rispetto alla frequentazione di un istituto pubblico. Di fronte a questi numeri, e al fatto che la struttura permanga nell’essere privata (ovvero senza alcun controllo da parte del comune), ci vorrebbe il coraggio di scelte laiche e negli interessi della collettività, e non di una sua parte minoritaria.

  • Gaetano

    Mi auguro che il contributo all’asilo venga erogato dopo un adeguato esame del bilancio della cooperativa che lo gestisce. Mi sembra che l’asilo non goda più della definizione di “parrocchiale” e che, di conseguenza, non risponde più alla curia del suo operato sia in termini educativi che economici.

  • Antonio

    Ciao, si , e’ manna dal cielo. Anche “io” non ne usufruisco, ma riconosco , rebus sic stantibus, la “necessità’ ” del contributo.
    Se il litigio sia fittizio non lo so. Il referendum potrebbe essere un’ idea.

  • Roberto

    A me sembra di pagare per la stessa cosa due volte, una tramite lo Stato Italiano e l’altra tramite il mio Comune , “caro” Antonio .

    E che in tempo di “crisi nera” portare a casa 470.000 euro è manna dal cielo …magari una giusta e inevitabile cifra ma sempre di “manna dal cielo” si tratta, dei nostri soldi , anche dei cittadini che non ne hanno mai usufruito e che mai hanno e avranno intenzione di usufruirne…una cosa molto complicata da gestire e da giustificare !!
    Nevica per finta anche nel blog….e fanno finta di litigare…..ho quest’impressione !!

    Ma un bel referendum cittadino no ?

  • Antonio

    ciao a tutti, mi sembra corretto!.

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