BUCCINASCO: SERVONO SOLDI? COMINCIAMO A RISPARMIARE E A PENSARE ALL’AMBIENTE?

Tutte le volte che faccio delle critiche rispetto al “governo del fare finta“, nazionale o locale, qualcuno subito mi dice: sei bravo a parlare ma tu che faresti? E soprattutto dove troveresti i soli? Non nascondo che queste critiche/domande mi fanno incazzare DI BRUTTO per tanti motivi, ma soprattutto: perché io faccio sempre delle proposte che accompagno alle critiche e alle denunce di incapacità amministrativa e politica.

Gli attuali burocrati comunali, i politicanti di partito e i “filosofi del nulla con i soldini in svizzera” proprio non ci arrivano, o meglio, non è che non ci arrivano… in realtà non gliene frega nulla di arrivarci.

Comunque tornando a noi: servono soldi per il bilancio comunale? Troviamoli allora! Partiamo dal ridurre le spese inutili e gli sprechi (sto sempre completando il dossier su tutti i soldi che l’Amministrazione comunale avrebbe potuto impiegare meglio, sia con Cereda che in questi mesi di commissariamento, la lista è lunga lunga, le cifre incredibili!!!).

Cominciamo a (ri)parlare del costo dell’illuminazione pubblica? Sapete quanto spende il Comune di Buccinasco mediamente in un anno? Ve lo dico io : circa 500.000 euro ! (capitolo di spesa 1080200).

Ecco, con un investimento annuo potenziale di 100.000 euro (conto capitale una tantum), si puo’ ridurre con CERTEZZA la bolletta energetica del 20%, mentre con investimenti maggiori e protratti nel tempo si può arrivare addirittura ad un risparmio del 40% !!!!

Stiamo parlando di risparmiare potenzialmente qualcosa come 200.000 euro all’anno che sarebbero disponibili per tutte le altre situazioni dove mancano (?) i soldi.

Ovviamente le operazioni da fare non sono solo tecniche ma anche culturali: quante volte abbiamo visto le luci delle strade o degli edifici pubblici (scuole comprese) accese, anche quando non servono? Troppe volte !

Lampadine a risparmio energetico e a led, temporizzatori, pannelli solari… insomma bisogna mettere in campo tutto il necessario, magari rivolgendosi alle ditte e cooperative del territorio per aumentare il loro fatturato e la loro capacità di impiegare nuova manodopera locale, anzi, pretendendo che assumano personale locale disoccupato o in cassa integrazione/mobilità.

Come al solito non parlo dei benefici ambientali collegati alla proposta perché sono ovvi.

Piano piano sto arrivando alla conclusione che se non diventerò Sindaco tutte queste cose, tutte queste proposte concrete di buon senso, rimarranno lettera morta, non lo dico per vantarmi o per pessimismo gratuito ma perchè vedo e leggo che si sentenzia di tagli e nuove tasse sempre più pesanti… e chi ne parla o è un evasore fiscale (quindi che gli frega?) oppure ha il “culetto ben coperto” e non teme tagli allo stato sociale e nuove tasse per le famiglie. Per loro è facile tassare e tagliare (agli altri), per chi come me, invece, deve far quadrare i conti di una famiglia con lo stipendio di lavoratore dipendente è sempre più dura…

Speriamo di poterli battere TUTTI con il voto del 29 gennaio 2012 e dopo con il voto di primavera ;-)

Costruiamo l’alternativa e liberiamo il nostro futuro!

Rino Pruiti
Candidato Sindaco alle primarie di Buccinasco del 29 gennaio 2012.
Lista civica “per Buccinasco

http://perbuccinasco.wordpress.com

3 commenti

  • Roberto

    Se diventerai Sindaco con i soldini che riuscirai a farci risparmiare…ci riesci ad illuminare la via CALABRIA di Buccinasco???
    E’ l’unica via di Buccinasco senza lampioni….
    Rino,illuminaci…….

  • Sono vietate le autoassoluzioni di una classe dirigente che cerca di rilanciarsi attraverso Monti, senza rendersi conto che – alla fine del ‘processo’ – sarà ancora più anacronistica e insostenibile di prima (che già non si scherzava).

    Sono vietati i provincialismi di chi crede che tutto si risolva sotto il proprio campanile, in difesa di chissà quale identità, dimenticandosi del mondo intorno a noi e vivendo l’Europa come una comunità estranea ai suoi stessi appartenenti.

    Sono vietate le opacità e il non detto metodologico che accompagna troppo spesso (e da troppo tempo) la politica italiana.

    Se il 2011 è stato un anno di grandi cambiamenti, il 2012 sarà l’anno decisivo. E sappiamo che il nostro tempo è questo. E poi passerà, come passa per tutti, anche se quasi tutti non riescono a farsene una ragione.

    Il traguardo elettorale è qui, a un passo, ed è il caso di prepararsi a fare del nostro meglio. Per non dover dire, ancora una volta: «non eravamo pronti». Che come slogan mette un po’ di tristezza, non trovate?

    parole rubate a Pippo Civati

  • Anonimo

    Illuminazione pubblica costa 500.000 euro all’anno; se riesci a risparmiare il 20% all’anno con un investimento di 100.000 euro, alla fine del primo anno sei gia’ rientrato delle spese.
    Gli anni a seguire sono tutti soldi risparmiati, e siccome il risparmio e’ come il guadagno, sono 100.000 euro all’anno che ti ritrovi in cassa.