Buccinasco : Soldi per sistemare le scuole

Con ancora vivo il ricordo dell’incidente avvenuto alla Mascherpa lo scorso 6 novembre, quando un termosifone del bagno della scuola è rovinato addosso a due bambine, l’Amministrazione intende avviare un piano di manutenzione e messa in sicurezza degli edifici scolastici cittadini: la prima struttura nella lista, dopo alcuni interventi in altri plessi già avvenuti in estate, è la scuola primaria di via 1 Maggio, per la quale il sindaco Gianni Maiorano intende ottenere le certificazioni per alcune opere relative alla prevenzione incendi. Previsti anche 8.300 euro per consentire le opere di manutenzione straordinaria all’impianto idrico del plesso scolastico.«Non ci stancheremo di ripeterlo – ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici Rino Pruiti -, la sicurezza delle scuole è una nostra priorità, per questo stiamo facendo tutti gli sforzi possibili per destinare a questo capitolo tutti i fondi necessari, anche perché dobbiamo recuperare il tempo perso dall’Amministrazione precedente e dal commissario prefettizio».

23 NOVEMBRE 2012. Settegiorni Settimanale

3 commenti

  • Anonimo

    Milano, 22 novembre 2012 – Salto nel buio per le scuole superiori milanesi dal 1° gennaio. L’assessorato all’Istruzione ed edilizia scolastica sarà abolito, nell’interregno tra Provincia e Città metropolitana. Manutenzione, rinnovo degli arredi scolastici, riparazioni delle caldaie – servizi già messi a dura prova dai tagli imposti dal Patto di stabilità – saranno appannaggio di una fantomatica commissione di tre membri, che si assumerà anche gli altri 11 incarichi assessorili della Provincia. “Ci troveremo senza un interlocutore nei momenti di emergenza”, è l’allarme lanciato per primo dal preside del liceo Parini, Carlo Arrigo Pedretti.

    Il decreto legge di riforma delle Province, approvato tre settimane fa ma non ancora convertito in legge, prevede la cancellazione delle giunte provinciali già dal 1° gennaio 2013 e l’eventuale passaggio delle competenze assessorili a tre consiglieri delegati dal presidente. La Provincia ha in gestione edifici, utenze (luce, gas, acqua) e spese di funzionamento (amministrative e piccola manutenzione) delle scuole superiori. “Un ente intermedio che eroga servizi – spiega l’assessore all’Istruzione ed Edilizia scolastica, Marina Lazzati – e raccoglie le esigenze del territorio. Tra un mese e mezzo ci sarà un vuoto di potere. E il caos. Inoltre, alla scomparsa dell’assessore fa fronte un progressivo taglio dei bilanci”.

    Due esempi, con la spending review, i fondi a bilancio per le spese di funzionamento e per la piccola manutenzione (maniglie, vetri, porte rotte) sono stati ridotti da 900mila euro a 700mila. Gli 800mila previsti per gli arredi (banchi, sedie, cattedre…) sono scesi a 361mila. Mentre le spese per il riscaldamento solo salite del 10-15 per cento in un anno (totale 25 milioni) dopo l’aumento delle accise sui carburanti.

    Dulcis in fundo, lo Stato deve alla Provincia di più di 6 milioni di euro. “Stiamo aspettando da due anni – spiega Marina Lazzati – i fondi dell’Intesa Stato-Regioni per la messa a norma degli edifici scolastici. Nonostante i solleciti, dei 7 milioni di euro promessi ne sono arrivati solo 500mila”. Sulla scomparsa dell’assessorato, monta la preoccupazione nelle scuole superiori. “Dal primo gennaio lavoreremo al buio – afferma Giovanni Gaglio, preside del liceo linguistico Agnesi –. Dieci giorni fa per un problema al riscaldamento mi è bastata una mail all’assessorato e il problema è stato risolto. Ma ora? A chi ci rivolgeremo? Alla Protezione civile?” .

    “Se ci saranno solo tre persone a occuparsi di tutto – nota il dirigente scolastico del liceo classico Berchet, Innocente Pessina – non si sa come si riuscirà a contattarli, soprattutto in casi urgenti. Qualche giorno fa se non avessi saputo a chi mandare il fax, avrei avuto la scuola allagata”.

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