BUCCINASCO VAL PADANA: NEVE CHIMICA !

Buccinasco –  Ma avete capito che quella che sta cadendo non è neve vero? I venti gelidi scesi dalla Russia non si sono limitati ad abbassare la temperatura in modo improvviso e a livelli inusitati. Purtroppo, incontrando il ricco inquinamento dell’aria nella Val Padana, si sono combinati con un effetto vistoso generando una «neve chimica».

Gli strani fiocchi sono caduti lungo un’arco geografico che ha abbracciato l’area milanese, la zona bresciana e pure gli orizzonti del Veronese. A provocarlo sono delle sostanze prodotte dall’inquinamento industriale come il solfuro di rame, l’ossido di rame, gli ioduri di mercurio, di piombo o di cadmio e i silicati. Queste particelle hanno una struttura simile a quella dei cristalli di ghiaccio esagonali e quindi funzionano bene da inneschi dei fiocchi di neve.

28 commenti

  • Roberto

    fcoraz ma quale litigate….son ragazzate…..

    Andando in internet su meteo Caprino Veronese ( dalle mie parti….Alta Padania )si parla dell’effetto della galaverna e spiegano che ogni tanto “nevica” senza nuvole,praticamente con il tempo sereno. E’ l’effetto dell’aria calda e unida o della nebbia alta che ghiaccia e cade sul terreno quando incontra le correnti repentine e veloci molto fredde provenienti da Nord….dalla VAL D’Adige…..dal Brennero…..e se non stai attento quando vai in macchiana rischi di finire nel CANAL…che è in pratica come il nostro naviglio un canale artificiale!!

  • Si vede che le discussioni di lana caprina attirano le attenzioni degli internauti. Vi siete comportati come AGG in questo sketch d’annata.

    (Tu fai Aldo ovviamente, che sei terun.)

    [youtube http://www.youtube.com/watch?v=iUYaUx3DX5o&w=420&h=315%5D

  • ehhh litigare, non esageriamo, si discute, evidentemente interessa visto che il post è stato letto da 800 persone diverse in 48 ore

  • Porca pupazza, riuscite a litigare anche quando affermate lo stesso concetto ma chiamandolo con due nomi diversi. Complimenti.

    http://www.meteoweb.eu/2012/01/galaverna-e-neve-chimica-la-pianura-padana-si-imbianca-nella-morsa-di-nebbia-e-gelo-foto-e-video/110999/

  • Andrea D.

    Ha ragione Rino, non te la devi prendere Roberto. Discuti con chi ha voglia di ragionare, anche se la pensa diversamente, e lascia perdere gli stolti.
    Quella di ieri, per me che mi sono trovato all’aperto mentre succedeva, non sembrava la “solita” nevicata (con il classico fiocco di neve), ma chi l’ha vista solo dalla finestra può non aver avuto la stessa sensazione.

  • antonio

    Chissa’ se la galaverna si trova anche ad alta quota, dove volano gli aerei di stato con i vari leghisti tipo el Calderol

  • Roberto non mi permetterei mai.

  • Roberto

    Freddo e galaverna (cos’è?) a Torino, ancora per poco

    18 / 01 / 2012 – L’irruzione di aria orientale ha portato un po’ di gelo presente sui Balcani anche sulla Pianura Padana, accentuato dalla nebbia e dalla formazione della galaverna, che hanno dato un tono invernale alla stagione con minime localmente vicine ai -10 gradi nella notte tra domenica e lunedì.

    Il flusso freddo continentale tenderà a ritirarsi nuovamente più a est e i venti temperati atlantici torneranno a spirare verso le regioni alpine, mitigando l’aria a partire dalle zone montane.

    Verso il fine settimana l’aria atlantica tornerà a raffreddarsi provenendo dal Mare del Nord, ma il sud delle Alpi rimarrà ancora in condizioni favoniche e asciutte, con freddo attenuato dalla compressione dell’aria a bassa quota e fronti nevosi attivi solo sull’interno delle vallate alpine.

    (Fonte Nimbus – http://www.nimbus.it)

    Galaverna, cos’è?
    La galaverna, a differenza della brina che si forma in presenza di umidità sulle superfici a fronte di temperature rigide (sotto lo zero), si forma in presenza di nebbia composta da goccioline fini (si parla di “calabrosa” se le gocce son più grandi) che rimangono allo stato liquido, sospese nell’aria, anche al di sotto di 0°. Queste, non appena toccano una superficie, si cristallizzano passando allo stato solido e formando dei manti bianchi.

    ……Tu lo sapevi già perchè la foto del post l’hai presa in interenet sempre da Torino…..e mi hai fatto girare le …scatole perchè ti stavi divertendo a pigliarci pò u cu…!!! Vero Rino Carmelo ??? :)

  • Roberto calmati; questo tono lo devi riservare per le grandi occasioni secessioniste.

  • Roberto

    E allora adesso guarda che ti mando a c…re altro che figure di m…!!
    Basta che un pirla dica una cosa su un giornale e la notizia ripetitiva si diffonde in rete copiata pari pari….. Ho appena sentito il TG su Italia Uno e dicono la stessa barzelletta della neve chimica….!!
    L’effetto della GALAVERNA è sempre avvenuto in PIANURA PADANA O PADANIA che dir si voglia……!!! L’innesco della neve chimica non è dato dall’inquinamento presunto o reale ma dallo sbalzo repentino in quota delle temperature che ghiacciano la nebbia in quota. Molto semplice. Succedeva in PIANURA PADANA anche prima dell’industrializzazione del paese …..!!
    In fatto fi figure di m. stavolta ci batti solo tu e quello che che ha avuto qualche giorno di notorietà ed ha fatto scrivere i giornali….!!
    Amemoria credo che siano anni che non accade dice quello del CNR….appunto basta andare indietro con la memoria e verai che accadeva anche nel 1500…………..1600…..!!
    Questa notizia è come quella della testa di una statua attribuita a MODIGLIANI e ritrovata in Arno……ed erano stati invece dei burloni…Gli scienziati che non avevano dubbi sulla datazione e sulle scalfiture….SIETE RIDICOLI……!!

  • Andrea D.

    Giusto per focalizzare l’attenzione (dal post precedente):

    Secondo quanto confermato dall’Arpa, il fenomeno non sarebbe conseguenza di una perturbazione, ma trarrebbe origine da strati più bassi dell’atmosfera, sotto i mille metri, dove talvolta si forma una sorta di ‘nebbia ghiacciata’, almeno secondo il glossario meteorologico. Di solito questa nebbia ghiacciata si forma in presenza di temperature molto basse, ma in presenza di alti livelli di inquinanti nell’aria si puo’ creare un legame chimico-fisico in cui, in sostanza, i cristalli delle sostanze inquinanti innescano una nevicata, normale alla vista e al tatto, ma non ‘’vera’’ neve, che invece di sciogliersi, per la presenza di temperature molto basse anche a terra, arriva al suolo.

    Ieri vi è forse sembrata una giornata troppo calda perché si potesse formare del ghiaccio?
    Secondo voi la precipitazione aveva la classica forma dei cristalli di neve (neve normale alla vista e al tatto) o sembrava piuttosto pioggia ghiacciata?

  • Albert

    roberto + andrea certo che a figurette di m. non vi batte nessuno ;-)

  • IL CASO [REPUBBLICA]
    Nebbia ghiacciata sulla Lombardia
    sembre neve, ma in realtà non lo è
    Il fenomeno ha riguardato non solo Milano e l’hinterland, ma anche alcune zone
    nel Varesotto e nel Bresciano. Ed è provocato da fattori legati all’inquinamento

    Nebbia ghiacciata sulla Lombardia sembre neve, ma in realtà non lo è

    Un’imbiancata tipicamente invernale ha accolto in Lombardia, stamani, molti cittadini che uscendo di casa hanno trovato strade e giardini coperti da un sottile strato di neve. Solo che non si trattava di neve classica, cioè quella prodotta da una perturbazione, ma di ‘neve chimica’. Una coltre che però, almeno fino a quando non si è diffuso su Internet il primo tam-tam che avvisava dell’anomalia, ha ingannato tutti.

    Cent’anni di neve a Milano, l’album dell’amarcord

    Il fenomeno sarebbe da attribuirsi a un processo chimico-fisico abbastanza raro, in cui il pesante inquinamento presente da giorni, per la permanenza dell’anticiclone, nelle grandi città ha giocato un ruolo decisivo. Non sarebbe stato originato da una massa nuvolosa, ma trarrebbe origine dagli strati più bassi dell’ atmosfera, sui 300 metri, dove talvolta si forma una sorta di ‘nebbia ghiacciata’, almeno secondo il glossario meteorologico. In alcune località la neve è caduta anche con il cielo sereno, come nel Bresciano e nel Veronese.

    Abitualmente questa nebbia ghiacciata si forma in presenza di temperature molto basse e di umidità alta, ma anche con alti livelli di inquinanti nell’aria. Si può infatti creare un legame chimico-fisico in cui, in sostanza, i cristalli delle sostanze inquinanti innescano
    una nevicata, normale alla vista e al tatto, ma non vera, e che invece di sciogliersi, per la presenza di temperature molto basse anche a terra, arriva fino al suolo. “Non è per nulla una neve tradizionale – conferma Vincenzo Levizzani, dell’Istituto per le scienze atmosferiche e del clima del Cnr – A memoria credo siano anni e anni che non accade”.

    “La condensazione del vapore in atmosfera non si forma mai naturalmente – prosegue il ricercatore – serve un substrato che permetta di enucleare i cristalli di ghiaccio e di farli precipitare. Per catalizzare questo fenomeno non basterebbero sostanze qualsiasi, ma quelle presenti nelle aree inquinate di una grande metropoli come il solfuro di rame, l’ossido di rame, gli ioduri di mercurio, di piombo o di cadmio e i silicati hanno quest’effetto. Queste particelle – prosegue – hanno una struttura simile a quella dei cristalli di ghiaccio esagonali e quindi funzionano bene da inneschi dei fiocchi di neve”.

    (17 gennaio 2012)

  • AFFARITALIANI
    MilanoItalia
    Pioggia chimica su Milano e Lombardia
    Martedì, 17 gennaio 2012 – 15:50:00

    Dalle prime ore del mattino, su alcune zone di Milano, ma soprattutto nell’hinterland e in provincia, ma anche nel varesotto e nel bresciano, sono state segnalate leggere nevicate che hanno coperto con il classico sottile manto bianco giardini, strade e auto. L’imbiancata, però non sarebbe da attribuirsi a una classica nevicata, ma a un processo chimico-fisico non proprio comune. Secondo quanto confermato dall’Arpa, il fenomeno non sarebbe originato da una perturbazione, ma trarrebbe origine da strati più bassi dell’atmosfera, sotto i mille metri, dove talvolta si forma una sorta di ‘nebbia ghiacciatà, almeno secondo il glossario meteorologico. Abitualmente questa nebbia ghiacciata si forma in presenza di temperature molto basse, ma in presenza di alti livelli di inquinanti nell’aria si può creare un legame chimico-fisico in cui, in sostanza, i cristalli delle sostanze inquinanti innescano una nevicata, normale alla vista e al tatto, ma non «vera» neve, che invece di sciogliersi, per la presenza di temperature molto basse anche a terra, arriva al suolo.

  • Dino

    Come volevasi dimostrare. Nonostante il successone dell’area C, inquinamento alle stelle e primo blocco dei veicoli inquinanti. Il livello di PM10e’ il doppio della soglia di guardia.
    Scatta a Milano il divieto di circolazione dei veicoli benzina Euro 0, diesel Euro 0, 1, 2 e moto a 2 tempi Euro 0 e Euro 1.
    Considerati i benefici (PRATICAMENTE NULLI) di questi provvedimenti fatti magari in buona fede e a fin di bene, ho ragione di chiedermi se servono a qualcosa?

  • Milano, 17 gennaio 2012 – Dalle prime ore di questa mattina, su alcune zone di Milano, ma soprattutto nell’hinterland e in provincia, ma anche nel Varesotto e nel Bresciano, sono state segnalate leggere nevicate che hanno coperto con il classico sottile manto bianco giardini, strade e auto. L’imbiancata, però non sarebbe da attribuirsi a una classica nevicata, ma a un processo chimico-fisico non proprio comune.

    Secondo quanto confermato dall’Arpa, il fenomeno non sarebbe conseguenza di una perturbazione, ma trarrebbe origine da strati più bassi dell’atmosfera, sotto i mille metri, dove talvolta si forma una sorta di ‘nebbia ghiacciata’, almeno secondo il glossario meteorologico. Di solito questa nebbia ghiacciata si forma in presenza di temperature molto basse, ma in presenza di alti livelli di inquinanti nell’aria si puo’ creare un legame chimico-fisico in cui, in sostanza, i cristalli delle sostanze inquinanti innescano una nevicata, normale alla vista e al tatto, ma non ‘’vera’’ neve, che invece di sciogliersi, per la presenza di temperature molto basse anche a terra, arriva al suolo.

    SMOG SOPRA LA SOGLIA LIMITE – Le polveri sottili, come previsto, non hanno risentito della diminuzione del traffico lunedi in centro a Milano per l’avvio di Area C. Le centraline dell’Arpa in città hanno tutte registrato valori di Pm10 doppie rispetto alla soglia consentita (50 mg/mc) e in crescita rispetto al giorno precedente. Così, con lunedì, sono sette i giorni consecutivi oltre i limiti. Le previsioni meteo dell’Arpa segnalano per ieri e oggi condizioni climatiche favorevoli all’accumulo di inquinanti nell’aria.

    IL GIORNO 17 gennaio 2012

  • Andrea D., non casualmente, sono composti che stanno in quota.

  • Andrea D.

    Tutti composti , casualmente, non rilevati da nessuna centralina, giusto?

  • Roberto

    Tua nonna ai tempi di Galileo crederebbe a chi aveva titolo per parlare o a Galileo ? Piantala di fare il telebano riempendoti la bocca di solfuro di rame,ossido di rame…..!! Sei un ecologista poco convincente ! Per nulla direi.

  • Roberto

    Rino digli allo scienziato interpellato dal Corsera che si deve applicare di più……!! E soprattuttto di raccontare meno balle !!
    Basta andare in internet e trovi che cos’è la Galaverna ma ormai se lo ricordano solo i nonni e le nonne….in questo caso mio padre e mia madre…..!! iIn particolari condizioni climatiche e di miscuglio di aria succede proprio così…..effetto neve…!
    Che poi lo stesso identico effetto si sia avuto in tre zone distinte del milanese,del bresciano e del veronese…..conferma la mia tesi perchè l’aria non può essere identica come composizione chimica ma il tempestivo calo di temperatiura e miscuglio d’aria quello SI ed è tipico di queste zone della PADANIA…. !! Capisco che i Rino Carmelo della situazione non hanno memoria storica di questi strani effetti metereologici perchè provengono da terre calde….ma occhio che il segnale dato dal cielo è forte…..!
    E’ ricambiato il clima ed è finalmente NORDICO…!
    Buon segno………..

    P.S.
    Visto che mi provochi con la tanzania e la Cina te lo dico una sola volta a te e a tutti quelli come te del blog perchè nonostante tutto siamo parte di un’unica “entità”: investite i vostri eurini che ancora avete in Paesi che non fanno parte dell’EURO finchè siete in tempo!
    Se l’euro non crolla non avrete perso nulla e se crolla avrete ancora i vostri soldi…!!

  • Andrea D., che “c’azzecca” Monossido di carbonio ecc.? Qui si parla di : “A provocarlo sono delle sostanze prodotte dall’inquinamento industriale come il solfuro di rame, l’ossido di rame, gli ioduri di mercurio, di piombo o di cadmio e i silicati…” . Mia nonna crederebeb sicuramente a chi ha i titolo per parlare.

  • Anonimo

    GALAVERNA ?!? Mi ricorda il nome di un amaro …

  • Roberto, io non sono un tuttologo, dovresti convincere lo scienziato interpellato dal Corriere della Sera delle ragioni della tua “GALAVERNA”, senza offesa io opterei per quello che dice lui. Padaniaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa federalismooooooooooooooo secessioneeeeeeeeeeeeeee … e poi vanno in Tanzania e Cina a fare gli affarucci :-)

  • Roberto

    Rino ,forse la spiegazione è piu semplice e meno drammatica.

    Si tratta solo di GALAVERNA, un tipo di brina che si forma attraverso il congelamento delle goccioline contenute in uno strato di nebbia alta, e che cade a terra con l’effetto di simulare la neve e si forma quando la temperatura è inferiore allo zero!!
    Se trovi in vita qualche altro milanese DOC te lo spiga pure lui……!!
    Te capì, Rino Carmelo ?
    Chi lè che el gavrà resun ??

  • Roberto

    La PADANIA esiste!!
    E’ dove ha nevicato oggi e dove soffiano i venti del NORD !
    Rassegnati “no lega”……..c’è la prova provata!

    Molto strano che abbia nevicato anche a Buccinasco….sarà un presagio elettorale ??

  • Dino

    si’ ma adesso che hanno fatto l’area C, vedrai come si risolveranno tutti i problemi. Si respirera’ aria di montagna in centro a Milano …