BUCCINASCO : VI SPOSO (GRATIS)

Uno dei compiti di Sindaco e Giunta è quello di sposare le persone. Normalmente il “rito” si svolge presso la “cascina robbiolo“,  bellissimo posto, ampio e accogliente… anche se dovremo trovare i soldi per mettere una sorta di aria condizionata o almeno un impianto di “raffrescamento” x l’estate.

Chi si sposa alla cascina deve pagare una certa cifra al Comune, non troppo ma comunque è una spesa; ci sono ovviamente anche dei vincoli x orario e giornate disponibili, legati ai regolamenti comunali.

Dovete sapere che un pubblico ufficiale, o qualsiasi persona delegata dal Sindaco, può celebrare il matrimonio ovunque a Buccinasco (nei luoghi deliberati per farlo).

Qualcuno mi chiedeva se fosse possibile “essere sposati” a casa propria o magari al ristorante scelto per il rinfresco o in un parco ecc.

E’ possibile, l’importante è che il luogo scelto sia all’interno dei confini comunali, che sia deliberato come tale dal Consiglio comunale, non in luoghi privati, quindi non a casa propria.

Mi rendo quindi disponibile, previa esplicita richiesta fatta per tempo a me e agli uffici preposti, x “sposarvi” a qualsiasi orario, sono sicuro che anche altri colleghi di Giunta (o Consiglieri comunali) si renderanno disponibili per questa felice incombenza.

Auguri !

Rino Pruiti
Vice-Sindaco
Assessore Lavori Pubblici
Mobilità/Trasporto Commercio
Attività Produttive
Innovazioni Tecnologiche
Buccinasco (MI)
r.pruiti@comune.buccinasco.mi.it

16 commenti

  • Manuela Magatelli

    Ma questa Giunta è meravigliosa !!! Voi siete proprio dei GRANDI !!!! Sono proprio contenta :-)) Ciao Manu

  • Grazia

    Roberto, da te non me l’aspettavo!
    Ancora a questo punto siamo?
    Grazia

  • Raffaella

    Bravi! Bel segnale…peccato che mi sono già sposata (2 volte!)

  • Roberto per te qualsiasi cosa.

  • Roberto

    Sposate anche chi è dello stesso sesso ?
    O dovete aspettare il consenso della Rosy Bindi……

  • Allora, viste le domande e le perplessità… chiariamo meglio:
    ci si può sposare all’interno dei confini comunali solo nei luoghi deputati per questo scopo, o meglio in tutti quei luoghi “demaniali” che il Comune “delibera”, quindi dovrebbero essere esclusi i luoghi privati come le proprie case.
    Come scrivevo sopra, nulla vieta di svolgere le attività “formali” prima in Comune e poi celebrare altrove il “rito”.
    Appena possibile proporrò al Consiglio comunale una delibera che stabilisca come “ogni luogo di proprietà comunale sul territorio” possa essere utilizzato per i matrimoni civili.

  • clementino re

    E’ una bella possibilità che mi piace, per attuarla basta avere una marcia in più come Pruiti.
    Bravo.

  • Anonimo

    PANEM ET CIRRCENSEM

  • Nessun abbaglio Stefano, è il Comune che definisce cosa e dove diventa “casa comune”, altrimenti non avremmo potuto sposare nemmeno a cascina robbiolo. Basta quindi svolgere le formalità di rito (che poi è solo la firma dei testimoni), le pubblicazioni ecc. ecc. in Municipio, poi il resto si può fare dove si vuole.
    In ogni caso, mi ripeto, possiamo autorizzare e definire tutti i nostri parchi come “casa comune”, la bibioteca, il centro giovani ecc. ecc.

  • un ufficiale di stato civile

    Mi spiace deludervi:
    art.106 codice civile – Il matrimonio deve essere celebrato pubblicamente nella casa comunale [c.c. 110] davanti all’ufficiale dello stato civile [c.c. 113, 136] al quale fu fatta la richiesta di pubblicazione [c.c. 94, 109, 137, 138; disp. att. c.c. 116].
    (Il Consiglio Comunale può deliberare la possibilità di celebrare i matrimoni civili in luoghi diversi dalla casa comunale, purchè gli stessi siano presenti sul territorio comunale e siano di proprietà dell’Amministrazione stessa).

    art.110 codice civile – Se uno degli sposi, per infermità o per altro impedimento giustificato all’ufficio dello stato civile, è nell’impossibilità di recarsi alla casa comunale [c.c. 106], l’ufficiale si trasferisce col segretario nel luogo in cui si trova lo sposo impedito, e ivi, alla presenza di quattro testimoni, procede alla celebrazione del matrimonio secondo l’articolo 107 [c.c. 137].

    art.101 codice civile – Nel caso di imminente pericolo di vita di uno degli sposi, l’ufficiale dello stato civile del luogo può procedere alla celebrazione del matrimonio senza pubblicazione [c.c. 93] e senza l’assenso al matrimonio, se questo è richiesto, purché gli sposi prima giurino che non esistono tra loro impedimenti non suscettibili di dispensa [c.c. 86, 87, nn. 1, 2 e 4, 88].

    L’ufficiale dello stato civile dichiara nell’atto di matrimonio il modo con cui ha accertato l’imminente pericolo di vita [c.n. 204, 834].

    Credo che l’assessore abbia preso un abbaglio.

  • mi sposo!!!

    siiii

  • Anonimo

    ottima idea… magari in un parco

  • Rosa Palone

    Io mi rendo disponibile fin da subito, per celebrare sia chiaro ! ;-)

    Rosa Palone
    Presidente Consiglio Comunale Buccinasco

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