Carceri sovraffollate ? Facciamoli lavorare duro !!!
Vorrei provare a capire il perché di alcune questioni, di come sia stato possibile ribaltare così rapidamente il concetto di bene e di male, mi piacerebbe fosse possibile un altro ordine delle cose ma è chiaro, manca la volontà.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano torna di nuovo sul problema carceri, sulle scempio che esse rappresentano, sul disagio dei carcerati e sulla disumanità in cui molti di loro vengono confinati.
L’Europa che non fa altro che sanzionarci e censurarci sul tema pretende che l’Italia, giustamente, risolva questa vergogna, senza se e senza ma.
Non siamo nuovi a moniti di questo genere, l’immobilismo delle istituzioni aumenta la cadenza pubblica di questi inviti, i cittadini italiani se ne curano quel tanto che basta per dire “l’importante è che gli indultati non vengano a rubare a casa mia!!” in quel crescendo di individualismo che ha fatto precipitare nel baratro la società e la cultura italiana.
La questione carceri, i principi ormai ipocriti alla base della rieducazione del detenuto necessitano, così come la nostra costituzione in cui è scritto tale principio, di una profonda revisione, di una presa di coscienza che tale visione è tanto romantica quanto inattuabile e che è ora di cambiare la concezione sia di riabilitazione alla società sia di punizione che un carcere deve fornire al reo.
Non si tratta di eccessiva criminalizzazione degli individui e nemmeno di una volontà di ghettizzazione di chi sbaglia, si tratta solo di dare un senso maggiore alla pena che non sia, ad esempio, solo un costo, anche economico, da scaricare sulla società.
Così che, senza vergogna, senza gridare allo scandalo, senza scomodare filosofi e pensatori è necessario cambiare le forme di detenzione riconvertendo la maggioranza delle carceri in colonie penali, posti dove il carcere è sinonimo di lavori pesanti.
Sono milioni i reati che si commettono ogni giorno lungo tutto lo stivale e la maggioranza non sono certo reati che di fatto vengono perseguiti duramente, furti, rapine, scippi, violenze di ogni tipo costituiscono il nocciolo duro della negazione della serenità sociale.
Perché quindi non risarcire la società stessa con il duro lavoro dei detenuti e con esso restituire la serenità sottratta alla comunità ?
Un paese che deficita fortemente di infrastrutture moderne perché non deve, nei limiti del rispetto delle singole umanità e del giusto lavoro, utilizzare quasi gratuitamente quella forza lavoro presente nelle carceri ?
Perché dobbiamo vergognarci di impiegare i carcerati nei duri lavori di fatica ? Era forse un errore quello che facevano i nostri bis nonni che portavano forzatamente i loro figli sin da giovanissimi nei campi agricoli dove il lavoro serviva anche a tenerli lontani dal malaffare ?
Il lavoro duro come antidoto per la vera rieducazione; siamo sicuri che non fosse concettualmente un errore ?
Perché dovremmo vergognarci di mettere la “palla al piede” o un braccialetto elettronico a quei carcerati che con violenza hanno rapinato la nostra vicina di casa o la banca in cui abbiamo i nostri risparmi, per quale strano scherzo dovrebbero sollevarsi le associazioni per i diritti umani nei confronti di tali e degradanti trattamenti, non è forse un crimine contro l’umanità, ad esempio, spacciare la droga nei vicoli dei nostri quartieri ?
Prima di aprire le gabbie, prima di riversare altra inutile violenza sulle strade, perché non pensiamo a eliminare quel perbenismo intriso di cattocomunismo che tanto ha deturpato quei sani insegnamenti che i nostri nonni tramandavano duramente per fare in modo che la società si auto tutelasse ?
Io non sono contrario ne alle amnistie ne agli indulti ma non possiamo continuare a nascondere la testa sotto la sabbia lasciandoci travolgere da chi ha sostituito la nostra cultura con quella della violenza e della delinquenza favorita da quell’individualismo dove certi mali sono da tollerare sino a quando rimangono fuori dal mio portone.
Michele Rinelli – In Giacca Blu
http://paroleingiaccablu.wordpress.com/2013/09/28/carceri-sovraffollate-facciamoli-lavorare-duro/
Si Roberto… mi copiano
Voglio dire al Sig. De Mgistris di entrare nelle carceri e di restarci per almeno un mesetto che dico!!!! di piu’!!! cosi si rende veramente conto delle situazioni che stanno vivendo i carcerati in uno stato di democrazia se cosi si puo’ definire ! cosi si rende conto personalmente come la dignità dell’essere umano vi è calpestata… ma dove sono i diritti che tutti parlano e lei come si permette di dire che l’amnistia non è una soluzione e mette a disposizione una vecchia caserma!!! ma perchè non ci va lei e la sua famiglia a viverci invece di stare nel suo bel appartamento magari di 200 mt quadrati che magari si paga con i soldi dei contribuenti!!!!! ITALIA VERGOGNAMOCI….le nostre carceri sono dei LAGHER… legalizzati dalle nostre forze politiche
Big bamboo. Mi sa che vedi troppa tv spazzatura. Vai in biblioteca e leggiti un buon libro serio, tipo “le mie prigioni”.
Ed ecco che il vicedelsindaco si palesa.
Riscopre le “Colonie Penali” che ci riportano ai tempi di Jean Valjean d’ottocentesca memoria.
E perchè non aprirne una a Buccinasco? IL vicedelsindaco, darebbe la sua disponibilità.
Avendo un rudere (castello) da ristrutturare, e terreni incolti nel parco sud lasciati all’incuria da ricoltivare, e tante, tante, aree inquinate da bonificare, e perchè no!! Anche la macchina da lavare.
Tutto a costo zero per la comunità. O quasi. Perchè: del Pane e dell’ acqua bisognerà pur darlo a sta feccia umana di galeotti per la loro sussistenza.
Mi scompiscio nel pensare di quello, che proverebbero, i nostril concittadini nel vedere per le nostre strade, una colonna d’ergastolani, ai “lavori forzati.” Sì! Ma socialmente utili
Chissà per chi??
Stefano, la domanda è: vuoi che stiano in carcere a oziare e peggiorare la loro condizione mentale e sociale, così quando escono sono peggiori di quando sono entrati o preferisci che si rendano utili a loro e alla società? Tutti il resto è demagogia + ipocrisia + filosofia …
iNDULTI ED AMNISTIE SERVONO PER PARARE IL DERETANO DI QUALCUN’ALTRO.
E POI….DELLE VITTIME DI QUELLE PERSONE IN CARCERE? NON NE PARLA NESSUNO?
Roberto, di nuove carceri voi che avete governato 20 anni non ne avete fatte, in compenso avete riempito quelle che c’erano di disperati che non fanno nulla tutto il giorno e ci costano un patrimonio. Buccinasco si può offrire per farli LAVORARE !!!
Rinelli rischia la vita tutti i giorni oltre che tenere un blog. Io sono d’accordo con lui. Stiamo parlando di lavoro “socialmente utile, questo farebbe benissimo ai condannati e alle casse dei comuni. Stai facendo confusione.