Corsico: il Comune insegna all’Europa la legalità sugli appalti

maria ferrucci

Maria Ferrucci Sindaca di Corsico MI

Corsico, 1 dicembre 2011 – Portare in Europa l’esperienza corsichese per fare rete contro la criminalità organizzata: un confronto continuo sulle buone prassi, sulle strategie che si possono mettere in campo per contrastare ogni forma di illegalità, da quella più piccola a volte anche involontaria, a quella premeditata. Così, il sindaco di Corsico, Maria Ferrucci ha parlato al convegno, tenutosi a Bruxelles, dal titolo «European Caravan for Legality» e il «laboratorio legalità Corsico» diventa un punto di riferimento e di confronto a livello internazionale. Un’occasione per consolidare la sinergia tra istituzioni e associazioni, come Libera, impegnate soprattutto sul fronte della cultura della legalità ma soprattutto un modo per condividere regole e bandi capaci di dire «no alle infiltrazioni, sì alla trasparenza».

«Dobbiamo incidere sulle radici del problema – ha detto il sindaco – cercando di innescare dei circoli virtuosi, che possano essere emulati e diventare un esempio di buoni comportamenti. Solo così garantiremo soprattutto equità e giustizia sociale, che è quello che i cittadini onesti chiedono con insistenza alle istituzioni, soprattutto ai Comuni con i quali hanno un contatto più diretto». L’iniziativa d’Oltralpe è stata organizzata in partnership con diverse associazioni europee, tra le quali anche Avviso Pubblico – enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie, della quale il Comune di Corsico è membro e coordina il gruppo di lavoro per la definizione del database di monitoraggio del territorio, per prevenire situazioni a rischio.

Durante il convegno, che ha visto la partecipazione di rappresentanti di diversi paesi europei, sono stati presentati i risultati del progetto «European Caravan for Legality», promosso da Arci Nazionale, in partnership con una serie di altre associazioni, tra cui Avviso Pubblico. «Ci può essere mafia senza rapporti con la politica- hanno sottolineato Campinoti e Romani – ma ci deve essere una politica senza rapporti con la mafia. Per questo dobbiamo sostenere chi pratica la buona politica, intesa come servizio per il bene comune. Il presidente e il coordinatore nazionale hanno sottolineato come Avviso Pubblico si stia operando per raccogliere e diffondere buone prassi che garantiscano «partecipazione e convenienza della legalità».

Avviso Pubblico ha attivato un gruppo di lavoro dedicato ai rapporti internazionali per creare una rete di enti locali anche a livello europeo ed extraeuropeo che sia in grado di prevenire e di contrastare il fenomeno mafioso e di fornire utili indicazioni sul riutilizzo dei beni confiscati, tematica sulla quale l’Europa ha dimostrato un particolare interesse.
 

di Francesca Santolini
IL GIORNO