Curve criminali & ‘ndrangheta: Non si chiudono gli occhi !

Diciannove misure cautelari, cinquanta perquisizioni, 24 daspo, direttivi delle curve di Inter e Milan azzerati. Associazioni a delinquere con l’aggravante, nel caso dalla Nord nerazzurra, del “metodo mafioso”. L’ombra della ‘ndrangheta, con il clan Bellocco di Rosarno e pure il coinvolgimento (guarda caso) del clan Papalia in particolare di Domenico Papalia, classe 1983, figlio di Antonio.

La ‘ndrangheta ancora una volta presente, attiva e protagonista nei mondi dove girano soldi e si fanno affari. Nel mondo che ruota attorno allo Stadio San Siro, quello per cui da mesi si muovono comitati e cittadini.

Come sindaco di Buccinasco e consigliere della Città metropolitana di Milano con delega alla Legalità e ai beni confiscati, ma anche come tifoso del calcio giocato sul campo, sono profondamente indignato dal quadro emerso dall’inchiesta di cui ora dopo ora i giornali scrivono aggiungendo particolari inquietanti.

Che, pure, non sorprendono. E ci raccontano di un paese che ha sottovalutato e chiuso gli occhi per troppo tempo su situazioni intollerabili che girano attorno allo stadio San Siro e a tifoserie, o almeno ai vertici delle curve Nord e Sud a cui del calcio interessa nulla.

Dove sono gli anticorpi?

La presenza della ‘ndrangheta sul territorio resta un fatto concreto. Quando ne parliamo, avvertiamo troppo spesso reazioni di fastidio, come se volessimo insistere sul tema della criminalità organizzata per una “patente” di legalità. E invece bisogna che tutti sentiamo l’urgenza di parlarne e di agire di conseguenza: non si fanno affari con la ‘ndrangheta, non si regalano neanche biglietti d’auguri alla mafia, non si parla con gruppi di cui fanno parte esponenti di clan. Non si chiudono gli occhi.
 
Rino Pruiti
Sindaco Buccinasco Italia
Consigliere Metropolitano delegato alla legalità e beni confiscato alle mafie

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