DONNE DI BUCCINASCO
di Rosa Palone – Sono la prima donna Presidente del Consiglio Comunale nella storia di Buccinasco. Me l’hanno fatto notare, io non ci avevo mai pensato perché per me il ‘genere’ ha veramente poca importanza. Ma sollecitata in tali termini mi è balzata in testa una domanda: cosa significa essere donna a Buccinasco?
E il pensiero ha sfiorato le tante donne forti, fragili, tenaci e impegnate che abitano e vivono Buccinasco e che ho conosciuto in questi anni di mio impegno, dapprima nell’associazionismo antimafia e ora nel mio ruolo istituzionale – che ritengo in continuità col ruolo precedente.
Parto da chi non ci si aspetta: Serena, candidata sindaco per il PDL alle scorse elezioni, una professoressa di lettere. Io e lei siamo molto diverse, i nostri pensieri politici sono agli antipodi e in Consiglio non andiamo molto d’accordo, credo sia normale. Qualche settimana fa l’ho vista al mercato sotto la pioggia con un megafono: era candidata alle politiche con il partito “Fratelli d’Italia”. Si vedeva che credeva molto in quello che diceva; in quel momento l’ho ammirata e ho pensato che forse io non avrei la sua stessa forza.
Poi c’è Grazia, consigliera comunale del PD, l’unica donna di maggioranza in Consiglio. Oltre alla passione per la politica condividiamo l’esperienza nell’associazione ‘Libera’ e l’amore per la nostra Puglia. Quando andiamo in giro a volantinare tutti pensano che siamo mamma e figlia.
Clara è la nostra donna in Giunta, schiva ma fiera, vicepreside alla scuola sperimentale Rinascita, un’ecologista vera, di questi tempi una rarità.
Elisa, giovane mamma di Giulia, avvocato penalista e attivissima nella nostra lista civica, ormai amica di consigli, di cioccolate calde al bar o tea freddi al parco a seconda delle stagioni, correttrice delle bozze che scrivo (anche di questa).
Antonietta, giovane mamma che si divide tra lavoro e volontariato, presidente di una delle associazioni culturali tra le più attive nel nostro territorio. Ci incrociamo tra gli uffici e le iniziative, c’è sempre tempo per sorridere e sbuffare un po’.
Francesca, mia coetanea e da sempre in Rifondazione Comunista.
Barbara, infermiera, super mamma di tre figli, con la passione per la politica ed il teatro.
Ornella, anche lei mamma e militante del PD, così come Teresa, Luisa, Anna e Lauretta.
E poi Maria, il nostro addetto stampa, mamma della piccola Anita e instancabile nell’inseguire gli assessori per poter pubblicizzare il loro lavoro.
Patrizia, il nostro mitico Segretario Comunale, più che una donna una macchina da guerra, pronta a bacchettarti e a portarti sulla retta via come solo lei sa fare e stupenda quando abbandona il suo lato “feroce” (lei così lo chiama) per raccontarmi di Lucia, la sua figlia adolescente.
E poi tutte le pazientissime mogli e fidanzate dei consiglieri comunali, degli assessori e del sindaco che ormai vedono i loro “lui” sempre più raramente, badando a figli e casa ed organizzando in solitaria il matrimonio.
Infine un pensiero a Francesca e Carmela, vittime qualche settimana fa di un atto vile e meschino. Francesca, giornalista de ‘Il Giorno’; conosco lei ed il suo lavoro da quattro anni e dopo l’atto scellerato ho sentito l’esigenza di chiamarla, per farle sentire vicinanza. Poi Carmela, ex consigliera comunale del PD; ci accomuna la passione per l’impegno politico, anche se abbiamo due modi diversi di interpretarlo.
Senza tutte queste donne che ho nominato e senza tutte quelle che non ho nominato, Buccinasco sarebbe sicuramente un posto diverso.
Bella la lettera di Rosa, giovane donna, generosa e vivace come sempre, tanti sono i cittadini che sono fieri che sia lei la nostra Presidente del Consiglio Comunale.I giovani come Rosa, non han bisogno di prediche, han bisogno di esempi di onestà, d’integrità, di coerenza e di generosità.
Capisco, che per lei il ‘genere’ abbia veramente poca importanza, credo che dipenda dal fatto che lei sia nata nell’87 mentre c’è chi rivendica il contrario (come me) essendo nata molto tempo prima, quando di diritti noi donne ne avevamo ben pochi. Mi piace, ricordare ai giovani che solo nel 46 le donne hanno conquistato il diritto di votare e anche di essere votate, finalmente le donne han potuto partecipare alla vita politica.
Grazia Campese
William Shakespeare – La donna uscì dalla costola dell’uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore ma dal lato, per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata.
Grazie Rosa, un grande abbraccio