Esperienze di amore

cartolineLaura e Luca sono una coppia senza figli; hanno accolto Giovanni due anni fa, quando aveva 10 anni. E’ un bambino con una storia difficile, come molti di quei minori che vengono allontanati dalla propria famiglia. Giovanni alterna momenti di vicinanza e coccole, ad altri dove fa tanta fatica ad affidarsi, perché è stato deluso dai suoi adulti di riferimento, e Laura e Luca a volte si sentono in balìa della sua altalena emotiva.

Che emozione però alla Festa del Papà, quando Luca ha trovato vicino alla tazza della colazione un trofeo come “papà migliore del mondo”! Giovanni sa benissimo dentro di lui che la sua mamma e il suo papà faranno sempre parte della sua vita, ma sa di aver trovato in Laura e Luca due figure amorevoli che lo stanno sostenendo nel suo percorso di crescita.

L’affido familiare è un gesto d’amore senza paragoni, grazie al quale un bambino/ragazzo in difficoltà incontra una famiglia che, accogliendolo per il tempo necessario nella propria casa e nella propria vita, s’impegna ad assicurare un’adeguata risposta ai suoi bisogni affettivi, educativi, di cura nel totale rispetto della sua storia familiare.

Questi bambini e ragazzi sono stati allontanati dalle loro famiglie di origine su Decreto del Tribunale per i Minorenni, a causa di gravi problematiche dei genitori, non in grado di garantire loro un contesto di crescita adeguato.

Ma in che modo una coppia – sposata o convivente, con o senza figli – o una persona singola possono sentirsi protagonisti in un progetto di affido?

La mamma affidataria di Anna, 7 anni, da un anno in affido, racconta: “Mi sento protagonista quando vedo Anna felice, serena e autonoma anche senza di me, quando le chiedo ‘a cosa vuoi brindare?’ e lei mi risponde ‘alla mia vita bellissima’. A volte ci sono momenti difficili, ma armata di pazienza e sciabola sono pronta ad andare avanti giorno per giorno, perchè mai gioia più grande ho provato, che tenere Anna tra le braccia.”

Il papà affidatario di Manuel, 10 anni, in affido da tre: “Mi sento protagonista quando riesco a creare una relazione positiva con i suoi genitori, perché mi unisce a loro il desiderio di prendermi cura di Manuel nel modo migliore possibile. Con l’affido, in un certo senso, non accogliamo solo un bambino, ma anche i suoi genitori. Della mamma ho a volte l’impressione di un uccellino spaurito. Cerco sempre di renderla partecipe di cosa fa Manuel , l’importante per me è farle capire che oltre che essere vicino suo figlio sono vicino anche a lei.”

Ad oggi il Progetto Affido de L’Albero della Vita ha reso più di 160 famiglie pronte ad essere protagonisti consapevoli di questa grande scelta d’amore e ha attivato più di 100 affidi.

Sempre più famiglie si interessano a questa bellissima opportunità, ma è importante prepararsi bene. Affidandovi agli operatori che potranno rispondere alle vostre domande, orientarvi e sostenervi in questo percorso, i nuovi protagonisti potreste essere voi!

Il XXVIII Corso di formazione per Aspiranti Famiglie Affidatarie partirà a Milano il 19 gennaio 2016 e si svolgerà in due appuntamenti serali (19 e 26 gennaio, dalle ore 20.30 alle ore 22.30) e due intere giornate formative (weekend 30-31 gennaio). Prima dell’inizio è necessario incontrare l’Equipe del Progetto Affido per colloqui conoscitivi. Chi è interessato può contattarci al numero 331 3316525 o scrivere all’indirizzo affido@alberodellavita.org.