I cento passi fotovoltaici: sulle terre della mafia i pannelli solari di Libera

Sui terreni confiscati alla mafia, adesso, c’è anche un impianto fotovoltaico. Si tratta dell’impianto da 20 KW che è stato installato sulla pensilina della cantina realizzata dalla Cooperativa Sociale Placido Rizzotto Libera Terra. La pensilina fotovoltaica verrà inaugurata lunedì prossimo dal Consorzio di Comuni Sviluppo e Legalità e da Libera.

Non è un impianto molto grande, ma basterà a soddisfare una buona fetta del consumo della cantina producendo energia rinnovabile. Libera stima che potrà produrre 30mila chilowattora l’anno ed evitare l’emissione di 15,2 tonnellate di anidride carbonica.

Ma, soprattutto, ha un alto valore simbolico: su quelli che una volta erano terreni in mano ai mafiosi oggi si costruisce un’economia moderna e pulita a tutti gli effetti, in grado di approfittare anche della tecnologia solare per produrre la propria energia.

Altra cosa buona dell’impianto è che è stato installato sul tetto della cantina da dieci giovani palermitani, provenienti da situazioni disagiate. Questi ragazzi hanno seguito un corso di formazione per installatori di fotovoltaico presso il Centro Padre Arrupe di Palermo.

Forse per loro, anche grazie alle capacità professionali acquisite nel campo dell’energia pulita, si potrà aprire una prospettiva di lavoro per i prossimi anni.