I VERDI LOMBARDI COMINCIANO LA RACCOLTA FIRME REFERENDARIA CONTRO LA PRIVATTIZZAZIONE DELL’ACQUA E CONTRO IL NUCLEARE
In Italia torna il nucleare, mentre il resto del mondo va verso le rinnovabili. Una scelta che toglie risorse alle nuove tecnologie per favorirne una gia’ obsoleta. Il governo procede con il progetto delle 10 centrali entro il 2030, di cui le prime 4 entro il 2020 e il nucleare viene contrabbandato come sicuro, conveniente ed economico. Il nucleare non garantisce affatto l’autonomia energetica al nostro paese perche’ utilizza riserve easuribili di uranio, un mercato pieno di ombre, controllato da sette aziende che sfruttano senza scrupolo alcuno i Paesi in via di sviluppo.
Il piano Berlusconi – Scajola impegna 24 miliardi di denaro pubblico per arrivare ad una produzione di energia gia’ obsoleta e affatto sicura, che coprira’ a regime il 6/7 % del fabbisogno annuo nazionale.
Si tratta di un piano che sottrae denaro alla ricerca sulle fonti rinnovabili, non produce nuova occupazione, non contribuisce alla lotta contro i cambiamenti climatici e induce maggiori costi relativi allo smantellamento delle centrali, al deposito delle scorie e alla sicurezza tecnologica e militare.
La nostra proposta e’ un piano energetico fondato sul risparmio energetico, sulla riduzione degli sprechi, su bioedilizia, efficienza energetica civile ed industriale, piccoli impianti diffusi di micro–generazione “pulita” e fonti rinnovabili .
Un’alternativa che puo’ produrre da qui al 2020 un patrimonio energetico superiore al 50% del fabbisogno annuo nazionale.
La nostra e’ una proposta che contribuisce a ridurre le emissioni in atmosfera, incrementa l’occupazione, riduce i costi e non e’ pericolosa.
Per questo abbiamo iniziato una raccolta firme referendaria e ci troverete nelle strade e nelle piazze della Lombardia, come nel resto del territorio nazionale, con banchetti informativi per spiegare l’alternativa ambientalista e raccogliere firme contro il nucleare e a favore di un piano energetico sostenibile.
Contemporaneamente stiamo raccogliendo anche le firme contro l’assurda privatizzazione dell’acqua pubblica. Riteniamo che l’acqua sia un diritto costituzionale inalienabile. Ci opporremo decisamente a chi vuole farlo diventare un bene privato per il tornaconto dei soliti soggetti.