Italia: il lavoro? La crisi economica? La via d’uscita sono le energie rinnovabili
Ancora una volta si avvera una previsione che noi ecologisti abbiamo fatto da prima che Beppe Grillo capisse cos’è un pannello solare. Una delle poche vie d’uscita dalla crisi, specialmente per il nostro Paese, sono le energie rinnovabili, non solo il loro utilizzo ma anche la produzione industriale dei manufatti necessari, la commercializzazione, l’istallazione e la gestione. Stiamo parlando di almeno 100.000 posti di lavoro VERI a tempo INDETERMINATO.
“Ovviamente” la politica nazionale non ci ha mai ascoltato. Il mercato invece sì !
Un esempio positivo è rappresentato dalla firma sull’accordo per la costruzione dell’impianto di produzione di pannelli fotovoltaici più grande d’Italia, quello che Enel, Sharp e STMicroelectronics faranno nascere a Catania, costituendo una joint venture, che sarà paritetica e avrà il nome di 3Sun.
Oltre ai 49 milioni di euro pubblici ognuno dei tre partner metterà 70 milioni, o in cash o in asset già esistenti (l’impianto avrà sede in un capannone di STM). Sharp porterà la tecnologia: moduli a film sottile e capacità manageriale, entrando così nel mercato dell’energia italiano dalla “porta di servizio“.
Enel ci mette la forza industriale in Italia e la capacità di project management, curerà la politica e i rapporti industriali della futura 3Sun.
STM, sostanzialmente, oltre al capannone ci mette la manodopera specializzata: un bel numero di tecnici elettronici che, senza l’accordo, rischiavano seriamente la cassa integrazione. Sono perfettamente in grado di montare i pannelli fotovoltaici, prima facevano cose molto più complesse…
Come si vede le cose si possono fare, i posti di lavoro si possono trovare, l’economia puo’ ripartire in modo sano, basterebbe non perdere tempo e soldi con assurdità come il ritorno del nucleare, inutili ponti sullo stretto di Messina e amenità di questo tipo.
Rino Pruiti
www.rinopruiti.it