ITALIA, NEL PAESE DI PULCINELLA E ARLECCHINO SI FANNO SPARIRE LE “BIOSHOPPER”

Bioshopper

A far sparire dal Decreto Milleproroghe la Legge con gli standard di biodegradabilità sulle bioshopper in plastica biodegradabile sono state le piccole, piccolissime aziende del Nord Italia oltre 2000 concentrate in Piemonte, Veneto, Lombardia e Emilia e che impiegano circa 20mila lavoratori. Leggo la notizia sul Corriere della Sera. Spiega Maurizio Pastore della Camar Plast di Domodossola: Eravamo disperati. Se quelle norme fossero passate non avremmo riaperto dopo le vacanze. E così abbiamo inondato di mail il Ministero dell’Ambiente. Le grandi imprese possono riconvertire la produzione dalla plastica alla bioplastica. Noi no. E poi i piccoli negozi non vogliono la bioplastica. Piuttosto passeranno ai sacchetti di carta.

Il Ministero dell’Ambiente ha fatto sapere che comunque la Legge sarà adottata anche se non specifica come e quando. Comunque, se oggi la norma sui criteri che stabiliscono la biodegradabilità dei sacchetti di plastica fosse in vigore sarebbe toccato anche ai piccoli negozianti munirsi di sacchetti biodegradabili. Invece la legge attualmente in vigore prevede che i sacchetti bio siano distribuiti solo nei supermercati. In giro dunque tanti sacchetti fintobio ottenuti da plastica a cui sono stati aggiunti adittivi che aiutano la scomposizione ma che lasciano comunque il problema. Peraltro questi sacchetti sono venduti al pari delle bioplastiche e dunque assicurano un profitto più alto.

VIA: ECOBLOG

Un commento

  • AGGIORNAMENTO

    Approvato il decreto ministeriale sui sacchetti

    Inserite le norme sui sacchetti all’interno del decreto ministeriale approvato dal Governo per fronteggiare le criticità del sistema di recupero e smaltimento di rifiuti. Fonti parlamentari parlano di compostabilità obbligatoria ai sensi della UNI EN 13:432 e di spessore minimo per i riutilizzabili

    venerdì 13 gennaio 2012 16:30

    Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che prevede alcune misure urgenti per fronteggiare le criticità del sistema di recupero e smaltimento di rifiuti, soprattuto in Campania, nel quale sono state inserite anche le norme che regoleranno la commercializzazione dei “sacchi da asporto merci”.

    Il testo del decreto non è ancora disponibile, ma fonti parlamentari riferiscono che saranno inserite sia la norma sull’obbligo di compostabilità (ai sensi della UNI EN 13:432) sia lo spessore minimo per i riutilizzabili. Ancora non si conosce la soglia precisa.

    Il portavoce del Ministero dell’Ambiente Jacopo Giliberto conferma quanto riportato, ma aggiunge che “le specifiche sullo spessore limite sono ancora in corso di definizione” e che il testo del decreto sarà publicato a breve.