LA CURA DEL PATRIMONIO IDRICO DI BUCCINASCO DEVE ESSERE UN ASPETTO STRATEGICO PER IL FUTURO

Fontanile Mortisia Buccinasco MIMa perché è cosi importante l’acqua per il territorio di Buccinasco? Semplicemente perché il sud-ovest milanese ne è sempre stato molto ricco, e su questa abbondanza d’acqua a partire dal Rinascimento, ma soprattutto dal’700 fino al secondo dopoguerra, si è modellata un’agricoltura (e quindi un economia) originale e ricca.

Su di essa si è plasmato un paesaggio caratteristico e bello, che purtroppo dagli anni sessanta agli anni ottanta, a causa dell’oblio conformistico e della poca conoscenza dell’argomento, ha avuto forti momenti di degrado. Degrado rappresentato da falsi segni di progresso e di rivalsa sulla civiltà contadina, come l’inquinamento e la tombinatura di numerose rogge.

Dagli anni novanta, e soprattutto in quest’ultimo periodo, per il concorrere di diversi fattori, almeno a Buccinasco, si è verificata una netta inversione di tendenza: l’argomento acque è sempre più considerato e valorizzato.

Ma tutta questa acqua, ricchezza di Buccinasco, da dove viene? Le origini delle acque superficiali che scorrono sul nostro territorio sono due:

1) I Fontanili: ovvero sorgenti di pianura alimentate dalla falda freatica, che garantiscono acqua all’agricoltura anche nei periodi di asciutta del Naviglio.

2) Le acque fluviali deviate dal Ticino e portate fino a noi grazie al Naviglio Grande che con la sua rete capillare di Rogge e Cavi pensa a distribuirla su tutto il territorio.

Fino al 1950 possiamo dire che in termini di quantità le due origini si equivalevano, cioè la quantità d’ acqua fornita dai fontanili, grazie alla falda freatica, era grosso modo quella estratta dal Naviglio Grande. Nell’ultimo mezzo secolo i fontanili hanno subito però un forte declino, con teste sepolte dall’alluvione edilizia, falde freatiche abbassate, mancanza di manutenzione. Tutto ciò ha drasticamente ridotto l’importanza dei fontanili in termini quantitativi.

Anche molte rogge sono state tombinate, inquinate e in certi casi cancellate. Penso che la ragione e il sentimento debba spingere l’uomo a vivere in un luogo dove il paesaggio sia bello o quantomeno riconoscibile. Invece, soprattutto nelle grandi realtà urbane ma non solo, tutto si assomiglia e si banalizza.

Un modo certo per rendere riconoscibile, caratteristico e bello il nostro territorio, in campagna e in città, è quello di salvare, restaurare, valorizzare i corsi d’acqua e i luoghi limitrofi, come già avviene in molti paesi europei. Tutto questo, per quanto largamente condiviso, è molto difficile da realizzare. Richiede infatti una vera è propria rivoluzione culturale che sia in grado di riparare i guasti di decenni.

Per troppo tempo i corsi d’acqua sono stati considerati dei solchi nel terreno dove era possibile, oltre che facile ed economico, scaricare di tutto. Questo comportamento del pubblico e del privato ha avuto gioco facile perché il senso comune e il conformismo culturale ha a lungo considerato l’inquinamento e la tombinatura delle rogge come un segno di progresso.

Nel concludere, una nota positiva. Il patrimonio idrico di Buccinasco è cospicuo e caratterizzante per il territorio. Il suo stato è spesso buono (o comunque recuperabile) e pertanto è un dovere assoluto continuare gli sforzi nell’ottica di un suo pieno recupero e di una sua piena valorizzazione, questo è un altro impegno che mi prendo e che proporrò nell’imminente confronto elettorale per le elezioni comunali 2012.

Rino Pruiti
Cittadino responsabile
Buccinasco MI
www.rinopruiti.it