LEGGIAMO MEGLIO I NUMERI DEL PGT DI BUCCINASCO
di Giambattista Maiorano – I presupposti da cui siamo partiti per realizzare il PGT di Buccinasco si condensano in alcuni punti fondamentali: il principio del non consumo di suolo; il contenimento delle volumetrie; il recupero della vocazione agricola dei borghi rurali; la conservazione degli standard; il rilancio e la valorizzazione delle caratteristiche ambientali di Buccinasco nel più ampio quadro della Città Metropolitana; il rifiuto della logica dell’utilizzo degli oneri di urbanizzazione per coprire i costi della parte corrente del bilancio. L’insieme di questi fattori ha costituito la struttura fondamentale del nostro PGT.
Questi principi di base ci hanno indotto a decidere che gli interventi previsti con il Piano fossero collocati laddove il tessuto urbano si presentava in qualche modo in stato di abbandono e spesso degradato, e dove erano presenti elementi e funzioni non più compatibili con il tessuto residenziale attuale. Zone, quindi, normalmente occupate da vecchie fabbriche, alcune delle quali, peraltro, con presenza di parti in amianto, che esigono necessari interventi di bonifica.
I poli di riqualificazione urbana e trasformazione su cui è stata posta la maggiore attenzione sono tre:
1) l’area prossima alle funzioni amministrative del Municipio, occupata in precedenza dalla ex Cabel, poi Triveneta Cavi;
2) l’area posta tra via Resistenza e piazza San Biagio, nei pressi del Dromokart;
3) l’area minore per dimensioni di via Friuli in prossimità della via Manzoni.
Su queste aree, la cui riqualificazione era già prevista nei precedenti tentativi di PGT, abbiamo ridotto l’indice di edificabilità da 1,8 a 1,5 e l’altezza da 6 a 5 piani (rispetto ai due piani antecedenti). La ragione della riduzione è la constatazione di una disponibilità, non proprio marginale, di patrimonio abitativo, prodotta, in particolare, dagli ultimi P.I. rilasciati. A questo si aggiunge la situazione economica generale: molte abitazioni restano invendute per mancanza di liquidità.
Lo sviluppo e la riqualificazione delle aree ha, di conseguenza, come obiettivo fondamentale non tanto la creazione di nuove offerte di residenza, quanto la produzione di ambiti urbani che favoriscano le relazioni, la socializzazione. Tra questi strategica è la creazione del “centro della città”, da realizzare nell’ambito più prossimo a piazza San Biagio. È una vita che ci sentiamo ripetere che Buccinasco manca di una precisa identità e che c’è il dovere di creare luoghi di riconoscimento stabili per i cittadini. È indispensabile la realizzazione di un centro che favorisca, attraverso l’inserimento di appropriate funzioni, la socializzazione, la costruzione di relazioni personali e di rapporti civici. Saranno i Piani attuativi che meglio disegneranno queste opportunità, dove anche il pubblico dovrà trovare la sua presenza come stimolo alle iniziative. Un masterplan, allegato in fase di approvazione del PGT, determinerà le linee fondamentali per ottenere veramente questo centro con spiccata vocazione relazionale.
Alcune considerazioni più squisitamente tecniche possono consentire di apprezzare meglio l’idea di città che abbiamo progettato e le procedure che vogliamo utilizzare per realizzarla.
Il più importante dato numerico che qualifica il nostro PGT è un cifra molto particolare, è uno 0 (zero), lo zero consumo di suolo. Applicando sulle aree di trasformazione un indice di edificabilità di 1,5 metri cubi su metro quadro, come indicato nelle Norme Tecniche di Attuazione, con un rapporto di occupazione del 50%, e una massima altezza di 5 piani, riusciamo addirittura a riportare il verde in aree in precedenza occupate dal cemento (circa 40.000 metri quadri). Riguardo al consumo di suolo il dato è quindi addirittura algebricamente negativo: – 40.000. A questo si aggiunge che nessuna delle aree verdi di proprietà del Comune viene toccata.
Sull’area inquinata di via della Resistenza e sull’area in precedenza occupata dal Seme Fiorito sono stati attribuiti degli indici di edificabilità che hanno l’obiettivo di favorirne la bonifica. Abbiamo voluto incentivare il recupero a verde di queste aree attribuendo una premialità (il 10% di volumi in più) a condizione che chi acquisterà i diritti di edificazione li trasferisca nelle aree di trasformazione.
Tra gli spazi attualmente verdi ce ne sono alcuni che appartengono a grandi proprietari che forse non hanno gradito la nostra decisione di non attribuire a quelle aree indici di edificabilità. Non è escluso che ritengano sia stato leso un loro diritto e intentino procedure legali contro il Comune. Ma qui, signori miei, si tratta di capire che in Europa l’Italia è il paese ridotto in termini peggiori riguardo al consumo di suolo, e per di più che in Italia la ragione che ha occupato più suolo di tutte è proprio la Lombardia. Di questi dati numerici, chi come noi ha il compito di governare la città in vista del bene comune ha la necessità, l’obbligo, il dovere, di tenere conto.
Gli indici di edificabilità attribuiti negli ambiti di trasformazione, se tutte le possibilità di attuazione si realizzeranno, daranno luogo a un incremento demografico contenuto, valutabile in circa 1.200-1.300 abitanti.
Per quanto riguarda il bisogno di casa dei meno abbienti, l’housing sociale, e le tecnologie costruttive che garantiscano una qualità superiore dell’edificio riguardo al risparmio energetico, il nostro PGT concede a chi sceglie queste soluzioni un premio del 15% di volumetria in più rispetto a quanto determinato con l’indice 1,5.
Abbiamo previsto che vengano mantenuti i 45 metri quadrati per abitante di aree standard. È più del doppio del limite consentito dalla regione Lombardia.
Riguardo al Piano delle regole, e quindi al tessuto urbano consolidato, abbiamo abbassato (rispetto ai precedenti PGT) da 5000 a 3000 metri quadri la quantità di slp, e quindi di cubatura, per la quale diventa necessario il passaggio in Consiglio comunale per l’approvazione degli interventi. È una costruzione di 2 piani con 3 o 4 appartamenti. Si tratta insomma di tenere d’occhio lo sviluppo della città.
Concludendo si deve dire che Buccinasco, a differenza di alcuni Comuni vicini, ha la fortuna di disporre di un patrimonio di superficie non urbanizzata che è metà del suo territorio, un’area dove natura e ambiente formano un unicum a ridosso della grande città. Se osserviamo il tasso di urbanizzazione di Corsico, l’87%, di Cesano, poco sotto al 70%, e di Trezzano sul Naviglio, anch’esso di notevoli proporzioni, si comprende perché può e deve essere assegnata a Buccinasco una vocazione di riequilibrio complessivo del rapporto fra città e campagna e la funzione di offrire alla città metropolitana i frutti della sua vocazione agricola.
“Se si fa quello che chiedi il traffico aumenta , non diminuisce… ma almeno riesci a leggere i documenti che ti mando ?”
Roberto io questa frase di Rino oltre ad averla scritta qua sul blog te l’ho detta per la prima volta due anni fà e adesso saltano fuori dei documenti…..
Roberto, tu dovresti scrivere un libro di fantascienza, avresti successo visto il tuo distacco dalla realtà storica. Se ti leggono Maiorano e Carbonera si rotolano per terra dalle risate. Se si fa quello che chiedi il traffico aumenta , non diminuisce… ma almeno riesci a leggere i documenti che ti mando ?
Luciana scrivimi che non ricordo più la tua email, così ti giro un po’ di materiale appena elaborato ==> rino@rinopruiti.it
Sig. Roberto
Non ero alle riunione ma ho scaricato il pdf del PGT e proprio dopo aver letto attentamente i punti che più mi interessavano mi sono preoccupata, informata e ho scritto le mie perplessità.
Detto questo, trent’anni fa quando sono venuta ad abitare a Buccinasco, non eravamo 30mila abitanti e nella mia ignoranza, con il passare del tempo ho creduto che oltre alle case si costruissero anche nuove strade.
Io non abito in via Lomellina ma l’aria nelle vie intorno ( io abito in via Cervi) è comunque irrespirabile.
Ma poi perchè deve sempre sospettare che le persone intervengano sul blog solo per coltivare il proprio orticello.
Non piacerebbe anche a lei che tutto il traffico stesse fuori dal paese a prescindere da dove abitiamo?
Immagino però che a un giorno dalle elezioni con i pensieri rivolti a macroregione- federalismo “Maroni & Berlusconi” si siano affaticati anche i neuroni.
Luciana
Roberto, basta con questo vittimismo e questo modo viziato di concepire il bene comune, chi non è informato vuol dire che non vuol informazione, se non legge i manifesti, i giornali i blog, il periodico comunale ecc. ecc. vuol dire che non gli frega nulla, quindi perché insistere e sprecare soldi preziosi?
Roberto, a Buccinasco (ma anche in generale in Italia) c’è questa cosa tutta italiana di “rivedere” la realtà e la storia a seconda dei propri sentimenti. Non dico che quando si sparano le cazzate non si sia in buona fede, io credo che tu ci credi in quello che dici (parlo con te ma vale x molti). Se si vanno a vedere le carte ed i documenti , ad esempio, si scopre che il piano regolatore di Lanati voleva incrementare la popolazione di diverse migliaia di abitanti con un consumo di nuovo suolo considerevole e non accettabile. “Noi” stiamo invece proponendo un piano che porterebbe poco più di mille nuovi abitanti teorici, ZERO CONSUMO DI NUOVO SUOLO, nuovo VERDE per 40mila metri quadrati, cioè si liberano 4 ettari di territorio dal cemento, ma perché non riusciamo a far capire questa cosa? E’ colpa nostra ma dove sbagliamo? E’ ovvio che ci sarà una riqualificazione urbana e non una speculazione.
Roberto non siamo in un regime comunista, tu non puoi togliere o mettere nulla rispetto alla PROPRIETA’ PRIVATA che fa quello che ritiene più opportuno, noi possiamo solo fare delle regole e dare un disegno di città.
Clementina stai parlando della Fomel, però non possiamo continuare a discutere seriamente se non vi scaricate i documenti del PGT ve li leggete e chiedete cosa non capite, ok? Lo dico perché tutte le risposte stanno li dentro, capisco che costa fatica, non è la stessa cosa che scrivere due righe di commento sul blog di Pruiti nei tempi morti, ma…
Scusate se torno un pò indietro, sì per demolizione del “vecchio centro” mi riferivo al vecchio Municipio, al bar Sorriso ed alla costruzione della Banca, per quanto riguarda la Fonderia in piena attività, non intendevo la fabbrica di oggetti in plastica, trasferita, ma i grandi capannoni che si trovano in via Emilia subito dopo il Dromokart, dove si fonde e lavora alluminio attiva 24 ore su 24 e in questo caso la notizia che nessuna ditta attiva sarà tolta dal territorio mi preoccupa, oltre che un controsenso alla riqualificazione si tratta di questione di salute pubblica che spero valga più dell’attuale momento di crisi.
Per quanto riguarda il passaggio TIR è incredibile che transitino indiscriminatamente nel centro abitato! Mi auguro che venga valutata la possibilità di tenerli all’esterno, utilizzando percorsi già esistenti.
Luciana ma quale offesa? Non leggere tra le righe, io quando devo comunicare qualcosa lo faccio in “chiaro” :-) . Ripeto: stiamo valutando scientificamente la questione con un incarico dato ad una società specializzata che ci sta fornendo delle bozze di analisi e delle proposte.
Offendere le persone che sono esasperate dai TIR non è un buon metodo per aiutare a capire la situazione ma soprattutto non è nel tuo stile.
Comunque grazie, tra le righe ho letto quello che già immaginavo.
Luciana
Luciana, come sempre preferisco risponderti con i fatti, stiamo valutando il nuovo piano urbano del traffico che sarà presto portato in Consiglio comunale per l’approvazione. Quando si parla di queste cose non sono ammessi “tuttologi” o visioni condominiali, il tutto va visto in un’ottica globale cittadina. Ne riparleremo presto.
Roberto, mi sa che hai un gap di conoscenza del territorio, nessuna ditta attiva sarà tolta dal territorio , spero tu non voglia però far rimanere enormi capannoni fatiscenti, abbandonati e pieni di amianto VICINO ALLE CASE??? VERO?
A seguito della telefonata intercorsa con il com. Moroni della Polizia Locale di Buccinasco ho alcune domande da porre sulla viabilità e sarei soddisfatta anche di un semplice si o no:
1) E’ vero che la riqualificazione dell’area Dromokart con creazione di nuovo centro cittadino escluderebbe piazza San Biagio?
2) E’ vero che la suddetta piazza continuerebbe a subire l’attraversamento di tutto il traffico proveniente da Corsico e Milano?
3) E’ vero che non si può prevedere il divieto del traffico pesante in via Lomellina (almeno nel primo tratto di strada Chiesetta- Scuola Nuova Terra poichè essendo già istituito in via Emilia dove potrebbero passare i TIR?
4) E’ vero che con il nuovo PGT l’unica arteria di attraversamento di Buccinasco sarà inevitabilmente Via Costituzione via Lomellina?
5) E’ vero che pur essendo un <comune di circa 30mila abitanti non possiamo prevedere una strada percorribile all'esterno del paese?
6) E' vero che Corsico ha deviato il traffico su viale Lombardia e quindi non è più possibile utilizzare via Resistenza?
7) E' vero che la famosa strada parco è UTOPIA? Certo meglio salvare un pò di parco agricolo! Vuoi mettere tanti alberi in più se il prezzo da pagare sono quisquilie come i TIR sotto ai balconi i passeggini in mezzo alle polvere sottili l'impossibilità di attraversamento dei pedoni ma soprattutto i polmoni neri!
Sono sempre stata d'accordo sulla rivalutazione di un nuovo centro cittadino e sulla tutela del verde ma se il beneficio riguarda solo una parte di abitanti beh allora forse c'è qualcosa di sbagliato.
Rino, circa 3 mesi fa affermasti: è necessario prevedere un divieto del traffico pesante in via Lomellina; non hai cambiato idea vero?
Luciana Ferrari
Clementina, se capisco ti che aprli ti rispondo volentieri.
Prima si distrugge negli anni il “vecchio centro” Romano Banco, demolendo anzichè riqualificando, vedi in primis la sede comunale, poi si cerca di ricreare un centro in piazza s. Biagio, e va bhè ma si dimentica forse la presenza di una fonderia in piena attività nelle immediate vicinanze. Non è un pò assurdo?
Flavio T., bella idea… purtroppo è illegale
Gentile Sig. Sindaco,
non si potrebbe fare un’offerta condizionata alle Banche del territorio, mappata sui valori delle aree ?
Mi spiego:
si accantona un fondo comunal-europeo.
si approva una sorta di mappa scalare di indici, ancorata alla geografia.
Indi, se le Banche fanno uno sconto sui mutui immobiliari,
dove il valore delle case è sceso in modo particolare,
il fondo contribuisce a ripagarne una parte.
In questo modo si riducono i crediti di sofferenza, si aiuta il cittadino,
– attenzione ! – , dopo averlo proporzionatamente gravato della raccolta del Fondo Comunale.
Non si preoccupi, sig. Sindaco, delle nostre idee.
A me basta un Y/N.
Con stima
Su Buccinasco+ sono state destinate risorse? se sì quante e per cosa? la riqualificazione delal piazza ?
Grazie