LISTA CIVICA “PER BUCCINASCO” : SALVIAMO LA SCUOLA PUBBLICA

Noi genitori vogliamo il meglio per i nostri figli. La loro salute, la loro felicità ed una buona SCUOLA PUBBLICA ! Paghiamo le tasse ma lo Stato non riversa i nostri soldi nella scuola pubblica, non investe sui nostri figli, non investe sul futuro del Paese !


Noi della Lista Civica ‘PER BUCCINASCO’ non abbiamo dubbi.

VOGLIAMO

  • strutture scolastiche sicure ed efficienti
  • ragazzi non abbandonati ma accompagnati nella crescita
  • una scuola pubblica RICCA di risorse, servizi, progetti e materiali

SENZA PAGARE ANCORA!

<

p style=”text-align:justify;”>La Lista Civica “PER BUCCINASCO” si impegna a sostenere la scuola pubblica di Buccinasco con tutte le risorse economiche disponibili a bilancio.

LA SCUOLA E’ NOSTRA E TOCCA A NOI SALVARLA!

<

p style=”text-align:justify;”>Lista Civica “Per Buccinasco”
http://perbuccinasco.wordpress.com

27 commenti

  • BeraTidlill

    Grazie mille.

  • Franco Gatti

    Bravo Preside!
    Franco Gatti

  • Vittorio Ciocca

    Mi spiace ma le cose stanno in modo leggermente diverso e la signora Prisco ha ragioni da vendere. La normativa, infatti, dà la possibilità ai genitori di scegliere 24, 27, 30 o 40 ore. Le 40 ore sono considerate Tempo Pieno (in realtà con la soppressione delle compresenze purtroppo questo tipo di scuola ha perso molte delle sue caratteristiche). Il TEMPO PIENO prevede DUE INSEGNANTI TITOLARI DI CLASSE (Regolamento al Decreto Legge n° 112/2008.
    Dallo scorso anno è venuto a mancare l’automatismo: se sino all’anno scolastico 2010/2011 la scelta del genitore determinava automaticamente l’apertura di una classe a Tempo Pieno, ora sono fatte salve le disponibilità di organico; in altre parole SOLO se ci sono le risorse si può procedere ad attivare la classe. Se l’anonimo fosse dell’avviso che a Buccinasco “si lasci correre” ovvero si sprechino risorse, è invitato ad informarsi contattandomi direttamente.

    Vittorio Ciocca
    Dirigente Scolastico II° Circolo di Buccinasco

  • Anonimo

    è dai tempi del ministro Fioroni che non “dovrebbero” più esserci 2 insegnanti per classe…purtroppo a Buccinasco si è lasciato correre…molto correre…facendo arrangiamenti che hanno abbassato la qualità da anni non dall’anno prima!!! la signora Prisco dovrebbe informarsi

  • Antonietta Prisco

    Anche nelle scuole di buccinasco avere due insegnanti di ruolo per classe nella primaria (elementare) è diventato un miraggio?????? La preoccupazione di vedere un continuo alternarsi di insegnanti nelle prime elementari del prossimo anno genera preoccupazione e soprattutto il timore di non poter più pretendere un livello di istruzione come quello ottenuto fino all’anno prima!!!!

  • in che senso? Si governa dopo aver vinto le elezioni comunali e per ottenere il consenso si deve dire cosa si vuole fare e poi essere conseguenti e coerenti. Per la cronaca Monti sta governando su mandato parlamentare (fiducia) sostenuto da Pd + Pdl + Terzo polo e gruppi misti vari , quindi governa per mandato popolare così come previsto dalla Costituzione italiana, essendo noi una Repubblica parlamentare

  • Andrea D.

    Oh bella, e vorresti governare senza essere stato eletto? Cos’è la sindrome Monti?

  • Andrea D., sei noioso con il tuo politichese e con tutte queste parole da politicante. Noi non vogliamo farci eleggere, vogliamo governare il Comune e fare tutto quanto serve per avere una scuola a posto. Quella che tu chiami enunciazione si espliciterà in un’azione di governo conseguente. Ti ripeto, se non capisci qualcosa o vuoi avere chiarimenti chiedi pure… il resto che hai scritto non l’ho capito del tutto… ma ho studiato poco.

  • Andrea D.

    Ciao Rino, in realtà ho compreso fin troppo bene il tuo modo di pensare e concepire la pubblica amministrazione e non concordo affatto che ci possano essere scelte che perseguono realmente il bene comune, se quelle stesse scelte si rivelano deleterie per la comunità più vasta in cui il Comune è inserito. Per il resto la tua è una posizione comoda e maggioritaria (e probabilmente premiante, per ora), ma mi scuserai se rifiuto di omologarmi a queste logiche perverse. Pretendere di aver dato risposte “corrette” a un problema locale isolandolo dal contesto, come se Buccinasco fosse un’isola in mezzo al mare, porta a soluzioni fasulle, buone solo in apparenza. Che poi l’apparenza sia sufficiente a farsi eleggere (tu o altri), questa sì che è una realtà triste e deprimente, che mi batto per cambiare. Certo, io non ho il problema di farmi eleggere alle prossime elezioni e quindi posso permettermi di andare oltre le apparenze di breve periodo e di fare discorsi scomodi e fuori dagli schemi, buoni, forse, nel lungo periodo. Hai deciso di omologarti e mi rendo perfettamente conto che per un politico questa sia una necessità (qualcuno deve pur agire dall’interno per cambiare le cose), ma non mi fare discorsi di piccolo cabotaggio, che sono totalmente fuori luogo! Unicuique suum.

    PS VOGLIAMO

    – strutture scolastiche sicure ed efficienti

    – ragazzi non abbandonati ma accompagnati nella crescita

    – una scuola pubblica RICCA di risorse, servizi, progetti e materiali
    Questi non sono provvedimenti, ma enunciazioni di principio (che, tra l’altro, travalicano, almeno in parte, le competenze comunali), buone per tutte le salse (ma chi non le vorrebbe?), dipende da come vengono poi declinate nella realtà: si tratta, cioè, di capire se i provvedimenti che poi dovrebbero concretizzarle si riveleranno più o meno efficaci ed efficienti nel perseguire gli obiettivi dichiarati.

  • Andrea D., triste e deprimente il tuo commento, dopo tutto questo tempo non hai capito praticamente nulla del mio modo di pensare e di concepire la pubblica amministrazione. Non sono un “olista” e non perdo tempo a parlare di filosofia politica rispetto a problemi sui quali ho espresso la mia opinione e le mie considerazioni mille volte, è tutto scritto, non ho cambiato idea.

    Non ho paraocchi, non ho orticelli, non ho interessi da difendere, ma non perderò più energie e tempo a parlare del nulla… a te piace farlo? Anche a me magari la sera in pizzeria o durante qualche assemblea a tema, mai quando mi occupo di amministrazione locale, cioè quando e se dovrò gestire soldi pubblici, la mia storia parla chiaro.

    Ti ripeto: il post riguarda l’atteggiamento e le proposte della LIsta civica “per Buccinasco” rispetto al governo COMUNALE e risponde alle istanze che ci sono pervenute da genitori e docenti, cioè a domanda abbiamo risposto chiaramente e senza ambiguità come è nostro stile, se non è chiaro fai delle domande , così sarà un piacere risponderti nel merito.

  • Andrea D.

    Ciao Rino, mi chiedi perché non resto concentrato sul problema locale e devio, divago? Perché credo che un Politico, anche un piccolo politico locale, debba avere comunque una visone olistica del problema e non limitarsi a coltivare il proprio orticello senza rendersi conto di quel che gli accade intorno! Perché occorre che ci si renda conto che l’impatto delle scelte locali ricade comunque sulla collettività e non si può limitare a un’analisi di comodo della sola punta dell’iceberg, facendo finta che tutto il resto non esista. Che m’importa se la mia decisione avrà un impatto negativo per la collettività dieci o venti volte maggiore del risparmio conseguito, io sono un amministratore locale e rispondo solo del mio bilancio locale, il resto è un problema della Provincia, della Regione dello Stato e non mi riguarda, tanto le tasse a Roma i cittadini le devono pagare comunque. Una logica ferrea, stingente e perversa! Perché “giustamente” tutti la applicano nel loro piccolo e il risultato è un Paese col debito pubblico al 120% del PIL, una pressione fiscale reale oltre il 50%, un livello di servizi penoso, ma con degli amministratori che possono dire con fierezza di essersi impegnati nell’esclusivo interesse della propria comunità! Se poi ci aggiungiamo che magari la mia piccola e scellerata scelta locale porta a una riduzione della spesa corrente, ma a un consistente aumento della spesa per investimenti abbiamo ottenuto la quadratura del cerchio. Già perché il piccolo politico locale conosce il bilancio pubblico e sa distinguere tra spesa corrente e spesa per investimenti, per cui, essendo obbligato a rispondere al bisogno generato dalle sue scelte dissennate, si trova, suo malgrado s’intende, a dover vendere o meglio svendere un altro pezzo di territorio per far fronte a degli obblighi imprescindibili. Poi parliamoci chiaro, gli appalti muovono soldi, significano potere e portano consenso! Sarà un piccolo amministratore locale, ma mica è fesso! Ma in fondo cosa si può pretendere dal piccolo amministratore locale? Che si batta da solo contro il sistema? Perché? Who am I to blow against the wind? Invece, assecondare la corrente non richiede sforzi e porta lontano! Per cui probabilmente hai ragione e conviene tenerci i nostri piccoli paraocchi, curare il nostro piccolo orticello e preoccuparci solo del nostro piccolo cadreghino senza divagare. Io, però, ragiono in modo diverso e probabilmente sono solo un idiota che soffia contro il vento! Ma chissà, magari si aggiungerà qualcun altro e poi ancora e ancora e alla fine ci accorgeremo che soffiando tutti insieme ce la facciamo a portare un vero vento di cambiamento in questo sgangherato paese. O forse no, io comunque, non dovendo essere eletto e non avendo problemi di cadrega, ci provo. Vedi tu se sono io che divago o se, pur andando contro corrente e ragionando al di fuori degli schemi consolidati, sono sula retta via.

  • Andrea D., si continua a sviare il discorso, perchè? Questo non è un dibattito sulla scuola pubblica o privata mondiale, noi proponiamo e discutiamo di quello che possiamo fare a livello locale… istat .. germania… parla di Buccinasco per favore. Dobbiamo scegliere o proporci come amministratori dicendo quello che vogliamo o non vogliamo fare a BUCCINASCO non a Berlino o a Roma. Noi siamo stati chiari.

  • Andrea D.

    Sig. Ciocca, i dati di spesa e il livello di servizio della scuola statale sono già stati ampiamente trattati e le conclusioni sono riassunte nell’articolo di Repubblica da me linkato. Sul caso specifico ci sarà sicuramente occasione, almeno me lo auguro, di verificare la produttività delle diverse possibilità di impiego: che non riguardano solo l’uso oculato e trasparente delle risorse, ma la loro efficacia complessiva, cosa che richiede un’analisi comparativa.
    Avendo avuto modo di partecipare a un incontro di cui Lei era relatore e avendola sentita parlare ho potuto apprezzare la sua serietà e il suo impegno, confermato, tra l’altro, dal consenso da Lei ottenuto in occasione delle recenti primarie, e sono certo che Lei è fa parte di quei dirigenti scolastici che non avrebbero timore di essere messi alla prova in un sistema scolastico realmente libero e autonomo, ma che anzi ne trarrebbero beneficio, come la collettività tutta. Ciò detto, e sono i dati medi a confermarlo, la Sua non è la regola nel sistema scolastico italiano, anche se, come illustrato dai dati ISTAT (anche quelli da me linkati), la Lombardia riesce ad offrire il servizio con un’incidenza dei costi decisamente più contenuta della media nazionale. Ripeto e ribadisco, e non sono mie affermazioni ma dati ISTAT, l’incidenza della spesa per l’istruzione in Italia è superiore a quella della Germania!
    Credo che sarebbe un bene per il Paese che si superasse l’equivoco tra diritto all’istruzione e monopolio statale nella scuola: vorrebbe dire garantire un servizio migliore a tutti, in particolar modo alle classi meno abbienti che oggi non hanno una reale possibilità di scelta.

  • rosa86

    Questi volantini sono stati distribuiti anche fuori dagli asili e dalle scuole pubbliche di Buccinasco da genitori che fanno parte della lista civica. Il riscontro è stato molto positivo, i genitori si fermavano, chiedevano informazioni. Insomma, c’è interesse !

  • Vittorio Ciocca

    Sono molto contento che i nostri “compagni di strada” escano con appelli chiari ed inequivocabili. Ancor più felice per il fatto che l’argomento sia la difesa della SCUOLA PUBBLICA. Se il buongiorno si vede dal mattino la nostra sarà sicuramente una coalizione forte e coesa! Detto ciò mi preme capire, invece, cosa intenda Andrea D. quando, in un suo commento, afferma”… continuare a immettere risorse in un sistema che non le ottimizza, ma le spreca…”. Se tali affermazioni fossero riferite alla scuola pubblica di Buccinasco e in particolare al II° CIrcolo di cui sono il Dirigente scolastico, lo invito già da oggi a venirmi a trovare: sul “campo” mi sarà facile dimostrargli l’entità delle risorse ed il loro uso oculato e trasparente che quotidianamente viene messo in atto.
    Vittorio Ciocca

  • Andrea D.

    Certo! Naturale e scontato (stringenti vincoli di bilancio compresi).

  • Andrea D., completa la frase per favore: “… senza preclusioni ideologiche e rispettando leggi, regolamenti e vincoli di bilancio”.

  • Andrea D.

    Giusto! E occorre capire dove le risorse investite massimizzano gli interessi per la collettività, senza preclusioni ideologiche.

  • Andrea D., io non faccio filosofia del nulla. Le competenze comunali sulla scuola pubblica sono chiare: “pacchetto di diritto allo studio” e gestione “immobili”. Quindi il finanziamento delle attività scolastiche (compresa mensa, pre e post orario, corsi ecc. ecc.) + la manutenzione o l’eventuale nuova costruzione di edifici scolastici. Su questi temi vorrei che la nuova ammistrazione che si insedierà a giugno facesse il massimo possibile, magari senza chiedere ai genitori di imbiancarsi la scuola da soli o togliendo il trasporto alunni disabili come hanno fatto – purtroppo – altri comuni della zona.

  • Andrea D.

    Concordo, ma credo che il modo migliore sia quello di superare un sistema autoreferenziale! Autonomia e libertà di scelta portano al risultato che indichi.
    Te la ricordi la riforma Berlinguer che introduceva il concetto di meritocrazia per gli insegnanti con incentivi riservati agli insegnanti che si davano più da fare? Risultato: Berlinguer cacciato a furor di popolo perché la meritocrazia va bene purché sia uguale per tutti!

  • Andrea D.

    Ciao Rino, è la strada da seguire per ottenere quello che dici che va chiarita: se la via è quella di continuare a immettere risorse in un sistema che non le ottimizza, ma le spreca non mi pare sia la scelta ottimale, mentre se il percorso è quello di far sì che il sistema gestisca al meglio le risorse limitate di cui disponiamo, credo che si possa ottenere quello che giustamente chiedi.

  • A me interessa che quello che non funziona si metta a funzionare, sul privato non abbiamo voce in capitolo, sul pubblico si, quindi dobbiamo fare tutti gli sforzi possibili per razionalizzare le risorse, tagliare sprechi e privilegi, allontanare i fannulloni e spendere maggiori risorse economiche per la scuola pubblica locale.

    Come persone che hanno l’ambizione di governare questo Comune dobbiamo essere poi conseguenti a quello che proclamiamo (altrimenti saremmo dei buffoni come tanti altri politici), quindi, se governeremo attueremo questo proposito con i FATTI !.

  • Andrea D.

    Infatti! A me interessa una scuola che funzioni e che dia a tutti le migliori opportunità, perché non credo, visto che i soldi non si creano dal nulla e sono giocoforza limitati, che una scuola di qualità debba essere riservata solo a chi se la può permettere. Se per te, invece, è giusto così è evidente che abbiamo opinioni diverse.

  • Anonimo

    Mi sembra chiaro che Andrea non vuole la scuola pubblica. Lo argomenta con cifre incontrovertibili. Tutto scontato, come da copione. L’aveva scritto il venerabile nel suo programma per l’Italia e qualche persona si e’ naturalmente omologata.

  • Infatti Andrea D., noi abbiamo scritto : ” VOGLIAMO

    – strutture scolastiche sicure ed efficienti

    – ragazzi non abbandonati ma accompagnati nella crescita

    – una scuola pubblica RICCA di risorse, servizi, progetti e materiali”

  • Andrea D.

    Non è tanto una questione di quanto, che certamente conta, ma più propriamente di come si spende (VEDI)!
    La Lombardia spende per l’istruzione il 3% del PIL la Campania, la Calabria e la Sicilia oltre il 6%! L’Italia spende mediamente più della Germania (VEDI)!
    Se si vuole una scuola migliore occorre che le famiglie siano realmente libere di scegliere gli istituti migliori razionalizzando la spese, non continuare a riversare soldi in un sistema che non funziona.

  • Reblogged this on Noi di Buccinasco.