MILANO: LA “VITTORIA DI PIRRO” SUL PARCO AGRICOLO SUD

PirroMilano sta defininendo il suo PGT (ex nuovo piano regolatore generale) che si annuncia come una colata di cemento senza precedenti. In questi giorni si è anche parlato del Parco Agricolo Sud Milano e dei rischi edificatori a danno di questo ultimo polmone verde che circonda la metropoli a sud e a ovest. Le dichiarazioni del Presidente della Provincia Guido Podestà (PDL) e del costruttore Salvatore Ligresti, hanno gettano molta benzina sul fuoco.

Prima l’esternazione a mezzo stampa del magnate siciliano del mattone che sogna di costruire “nuovi quartieri completi” all’interno del Parco Sud, poi le ipotesi di Podestà su un progetto di “valorizzazione”, infatti, hanno fatto scattare il campanello d’allarme tra le fila dell’opposizione di Palazzo Marino che ha reagito presentando centinaia di emendamenti.

“Se volete fare saltare l’accordo sulla base di articoli di giornale è fuori luogo e segno di bassa considerazione rispetto a questo consiglio” replica l’Assessore all’Urbanistica Carlo Masseroli. Il tira e molla dura alcune ore, ma alla fine il disgelo arriva.

Il consiglio comunale approva di comune accordo un sub-emendamento che “impegna il Sindaco e la Giunta a intervenire sugli organi preposti perché nessuna area del Comune di Milano che insiste sul parco Sud venga resa edificabile”.

La maggioranza cede, perché sa che è l’unico modo per ottenere dall’opposizione il ritiro di una buona parte degli emendamenti. Ne vengono ritirati circa 200. Ma quella che da più parti viene subito indicata come “un’importante conquista dell’opposizione” e una generosa concessione della maggioranza, è in realtà una “vittoria di Pirro”.

“La non edificabilità del Parco era già un dato di fatto perché il territorio è di natura agricola- spiega nel corso del dibattito Basilio Rizzo, consigliere della lista Dario Fo- Il problema è che continuiamo a parlare di perequazione, quando invece, come dice la Legge regionale 12, un parco agricolo non può contribuire al calcolo della perequazione”.

Il sub-emendamento votato, nella sostanza, non tocca l’asse portante su cui ruota l’intero Piano: il fatto che i terreni del Parco Sud rimangano agricoli non esclude che, attraverso il sistema della perequazione, generino comunque quegli indici edificatori fittizi – e a detta di molti illegittimi- cui godranno i costruttori in altri spazi del territorio urbano.

Un principio devastante quello che è passato con il consenso delle opposizioni, un precedente che farà storia, questo perchè poi potrebbe (lo sarà sicuramente conoscendo i miei polli) essere applicato a tutti i PGT dei Comuni compresi nel Parco Agricolo Sud Milano, come Buccinasco che ha metà del suo territorio vincolato dal parco regionale, cioè circa 6 Km/q di territorio. Stessa cosa per Assago che ha 4 Km/q a parco.

Quindi, direi che c’è poco da rallegrarsi e da gridare alla vittoria, con gli stessi indici di perequazione (o anche più bassi) si potrebbero costruire a Buccinasco qualcosa come 2 milioni e rotti di metri cubi di cemento residenziale e industriale-commerciale.

Altro che vittoria!

Rino Pruiti
Consigliere comunale di opposizione
Buccinasco MI
www.rinopruiti.it