No al nucleare, sì alle rinnovabili
Nei mesi scorsi il governo ha tentato inutilmente di cambiare gli incentivi al risparmio energetico, ma dopo le proteste nostre e del mondo economicio ha fatto marcia indietro. Ha capito che l’unico settore che tira nell’edilizia è quello dell’efficenza energetica e tra le poche aziende non in crisi vi sono quelle delle energie rinnovabili, ma persiste nell’errore impegnandosi nella costruzione non di una ma di ben quattro centrali nucleari.Invia al Paese un messaggio contraddittorio rispetto alla tendenza in atto negli USA rispetto alla necessaria concentrazione delle risorse per un futuro solo ad energia rinnovabile.
Il nucleare italiano sarà la vecchia ciabatta francese altro che quarta generazione,!!! Saremo gregari tecnologicamente ed industrialmente, ma ripeto la cosa più grave è che questi miliardi di euro saranno l’ossigeno che mancherà allo sviluppo delle rinnovabili.
Quella che cercano di proporre come una scelta di buon senso ovvero (avere una produzione energetica multifunzionale) di fronte all’evidente esigenza di scegliere dove indirizzare le poche risorse disponibili , distrae il Paese e le imprese dall’obbiettivo rinnovabile Evidentemente fa paura un Paese ad energia pulita, sana, ecologica, economica, libera e distribuita meglio; meglio concentrare il potere energetico in poche mani.
Lanciammo mesi fa il patto antiatomo e per le rinnovabili. Così faremo nei prossimi anni: invece di sfiancarci in una negazione, propaganderemo il valore delle rinnovabili, la nostra vittoria sarà non tanto e non solo non vedere centrali nucleari in Italia, ma vedere un Paese pieno di sistemi di energia solare, eolica che renda anche il paesaggio ricco di speranze per il futuro.
Passa da queste scelte il destino dei nostri ragazzi; non lasceremo che diventi uno stupido costoso futuro radioatttivo!