Pensiero per mia mamma 12 novembre 2009
Fatica, sofferenza, povertà..
le hai vissute.
Fatica, sofferenza, povertà..
le ho evitate grazie a te.
Sul tuo viso,
terso e fresco agli occhi di tutti,
vedo scolpite rughe immaginarie,
simbolo di una vita dura,
solchi profondi,
che ti fanno sembrare una statua,
una scultura della Dea saggezza.
Ogni mio risveglio ha significato,
tutte le mie azioni prendono senso,
perché la mia vita sa di te,
sa di qualcosa che ti devo,
che accende in me un fuoco,
un’ imperitura fiamma che mi aiuta,
che mi porge la mano nelle salite.
Una voce mi parla,
mi dice che non si sceglie il seme,
quello da cui si nasce,
ma spetta a chi lo riceve,
e solo a lui,
onorarlo e darvi lustro..
Questo vorrei fare,
mille cose vorrei dire,
ma non riesco.
Mi rimangono queste parole,
che scendono come vento sulla sabbia,
la sollevano,
ma poi se ne vanno,
e tutto torna come prima..
Ascoltale almeno queste,
e sappi che ti voglio bene,
e che se non riesco,
se fallisco,
è solo mia carenza,
che quel fuoco brucerà sempre.
testo di Stefano Arangio (Coroneo)
UN ABBRACCIO