PER VOI E PER LA VOSTRA FALSA SCIENZA: NOI VENIAMO !

Avvelenati, ustionati, accecati, mutilati, obbligati ad ingerire sostanze di ogni genere come i pesticidi;  privati dei genitori per test psicologici, irradiati con raggi di ogni tipo, cosparsi di “biocidi” ovvero insetticidi, disinfettanti, conservanti, resi dipendenti da droghe, uccisi con virus e gas. Io non posso parlare, sei tu la MIA VOCE. FERMA LA VIVISEZIONE. DICIAMO NO alla sperimentazione  SUGLI ANIMALI  !

18 commenti

  • Rino
    era un assist per te!
    Ciao
    Franco

  • Anonimo

    SALVARE UNA VITA NON E’ MAI UN DELITTO !!!!

  • Sarà la Magistratura a stabilirlo; personalmente ho parlato con chi ci stava e ha fatto riprese audio video già messe a disposizione degli inquirenti. Vedremo come finirà e se saranno accertate violenze o meno. Ribadisco la mia solidarietà umana a chi ha liberato gli animali da tortura certa, se hanno commesso dei reati dovranno pagarne il prezzo come tutti gli altri delinquenti.
    Mi era sfuggito un passaggio su fatto di essere o non essere candidati e di poter parlare “liberamente”, chi mi conosce sa che io parlo sempre e comunque, ero contro la vivisezione prima e lo sono adesso, basta cercare sul blog che oramai ha una storia di 9 anni.

  • Vorrei tornare al punto.
    Non stiamo parlando della utilità (o meno) delle sperimentazioni scientifiche sugli animali.

    MA della solidarietà (?) verso persone accusate di:

    furto in concorso, danneggiamento, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

    Rino ha messo nella colonna dei “più cliccati” il sito
    paroleingiaccablu.it

    Si può essere solidali con dei violenti?

  • email ricevuta

    Grazie Rino! Ho chiesto spunto anche ad una mia socia e collega che si batte proprio per divulgare i metodi alternativi alla sperimentazione animale.

    Per carità, tutto il rispetto per Franco Gatti, però nel momento in cui si fanno animali OGM per renderli simili all’uomo….non sono ne animali ne uomini ma chimere. Penso che lo avrai sentito ma i roditori (topi e ratti) sono in grado di produrre vitamina C quindi gli studi sui farmaci sono spesso falsati. Io ho contatti con l’IFOM e ho lavorato sia alla Pharmacia-Pfizer che allo IEO. Conosco anche dei capi-gruppo che sono consapevoli del fatto che lo studio sugli animali è solo un palliativo ed è inutile perché alla fine i farmaci saranno sempre testati sull’uomo. Ciascuno può crederla come vuole però il fatto è che esistono delle fasi precliniche e cliniche (sull’uomo): http://www.polesine.com/pagine/salute/altre/a005.htm

    Qui il lavoro della mia collega con tanto di riferimenti bibliografici: http://sperimentazioneanimale.wordpress.com/

    Ciao e grazie come sempre!!

  • non sono un tuttologo ma cerco di capire, ho visitato il sito linkato dall’utente e devo dire che ci sono tante cose che mi hanno convinto: http://sperimentazioneanimale.wordpress.com/

  • Luisa Pezzenati

    Rino,, verissimo quello che dici sulla farmacovigilanza, esiste una rete ormai a livello europeo (con scambi di informazioni a livello quasi planetario, ormai) sia per i farmaci per uso umano, sia per uso veterinario. E in questo sistema di segnalazioni rientrano anche i farmaci ancora in fase sperimentale. Per la mia esperienza personale ho in mente un farmaco che abbiamo dovuto bloccare poco prima della sua autorizzazione e di un altro (che per la mia azienda sarebbe stato molto importante, non dico redditizio, perché era un farmaco di nicchia) che ha visto ridotte in modo importante le sue indicazioni d’uso. E poi ricordo i tantissimi farmaci che nel corso degli anni hanno visto pesanti limitazioni all’uso (basti pensare all’Aspirina, che non si può più utilizzare nei bambini). E questo non succede perché la sperimentazione sugli animali non serva, ma solo perché è andando sui “grandi numeri” che certe cose sono evidenziabili. E’ una questione statistica.
    Per quanto riguarda il talidomide, poi, se avessero fatto degli studi di embriotossicità validi, quel farmaco non sarebbe mai stato prescritto a donne incinte nel corso del periodo di organogenesi (cioè nel periodo in cui si formano gli organi) Ora ci sono moltissimi farmaci che sono controindicati in quel periodo e altri che addirittura riportano sulle avvertenze la necessità di utilizzare metodi contraccettivi affidabili nel corso del loro uso. E questo grazie agli studi sui nostri piccoli amici (in genere topi e conigli).

  • Luisa Pezzenati

    Io lavoro da molti anni nell’industria farmaceutica (non sparatemi addosso per questo……) e in questi 30 anni le cose sono veramente cambiate dal punto di vista della sperimentazione pre-clinica dei farmaci anche dal punto di vista normativo. Però, purtroppo, da alcune cose non si può assolutamente prescindere, anche perché i tessuti o le colture cellulari non sono la stessa cosa cosa di un organismo in toto. Gli studi per verificare la capacità di provocare mutazioni o la capacità di provocare il cancro sono fatti su batteri, ma non si possono fare sui batteri studi diversi, come gli studi definiti di “dose finding”, cioè gli studi fatti per trovare le dosi minime efficaci, da provare nel corso degli studi sull’uomo. In questo stadio conta il metabolismo del farmaco, che è presente solo in un organismo integro. Certo se fosse possibile avere un modello matematico o un programma al computer in grado di predire tutto ciò sarebbe molto bello, vi immaginate la gioia delle multinazionali del farmaco se per mettere in commercio un farmaco nuovo fossero necessari pochi passaggi al computer, invece di 10 anni. Si’ 10 anni perché questo è il tempo medio (per non parlare delle cifre degli investimenti, che sono iperboliche) per portare una molecola dal laboratorio al paziente. E poi il fatto che la sperimentazione sugli animali non funzioni….Allora dobbiamo andare subito sull’uomo? magari sui carcerati, sui disoccupati?E cosa dire allora delle sperimentazioni in chirurgia? I pionieri dei trapianti, invece di provare le tecniche chirurgiche che ora permettono di salvare tante vite sugli animali, dovevano prendere il primo che passava e trapiantargli un cuore o un fegato? Ciò non toglie che si debbano assicurare ai nostri piccoli amici tutte le precauzioni per evitare loro sofferenze inutili!

  • Rino: la sperimentazione sulle persone comincia dalle fasi cliniche.
    Tutto ciò che c’è PRIMA sone le fasi precliniche,nella quali i nuovi farmaci / le nuove applicazioni di farmaci noti vengono testati su cellule ed animali.
    Per motivi di costi, e di tempi, si devono selezionare e portare alla fase clinica SOLO i farmaci più promettenti.
    Quelli che non funzionano o hanno troppi effetti collaterali negli animali, NON dovrebbero neppure arrivare all’uomo.
    Proprio ieri sera Report ha dedicato la puntata ad un prodotto (un edulcorante) che probabilmente NON è stato testato adeguatamente sugli animali PRIMA di arrivare in commercio.

    E’ la “prova provata” che le sperimentazioni sugli animali servono ANCORA a dare elementi di valutazione.
    Poi sono d’accordo con te che si potrebbero disegnare meglio i programmi sperimentali, pubblicizzare meglio anche i dati negativi, richiedere anche controlli indipendenti, facilitare lo scambio di informazioni, dedicarsi anche a patologie meno “redditizie”, eccetera.

    Ma le aziende farmaceutiche stanno già cercando di farlo.
    Se non altro, perchè la sperimentazione COSTA, e le società devono fare profitti…
    Ed i profitti ci sono solo quando il farmaco entra in commercio. Non prima.

    Che vantaggi darebbe saltare la sperimentazione sugli animali?
    Forse ci sarebbe anche il rischio di fasi cliniche 1a in popolazioni “meno protette”?

    Ciao
    Franco

    P.S.tutto ciò ha anche un effetto sulla presenza di aziende farmaceutiche in Italia?
    Proviamo a fare il conto di quante aziende hanno trasferito ALTROVE i propri centri di ricerca negli ultimi due anni ?

  • Non si tratta di usare gli uomini come cavie… questo semmai avviene ora grazie alla troppa fiducia riposta nella sperimentazione animale, un mezzo che non funziona. Per info e bibliografia scientifica visitate il sito linkato! http://sperimentazioneanimale.wordpress.com/

  • Franco, comprendo bene il tuo punto di vista. Però sai anche tu che l’uso degli animali è solo un “cuscinetto” per proteggere le multinazionali. Alla fine l’uomo sarà sempre la cavia, tant’è che esistono le fasi precliniche proprio per sperimentare sui volontari le dosi dei farmaci da commercializzare. La farmacovigilanza inoltre raccoglie dati di nuove avversioni dei farmaci che potranno anche essere ritirati dal mercato se ritenuti pericolosi (dopo averli “testati” sulla popolazione appunto). Ricordiamo sempre il caso del talidomide e dei bambini nati focomelici. A tutt’oggi esistono metodi scientifici validi per testare i farmaci che possono fare a meno dell’uso dell’animale, totalmente diverso dall’uomo. Inoltre l’evoluzione dei calcolatori mette a disposizione degli scienziati (quelli veri) degli strumenti di analisi e proiezione molto sofisticati, degli algoritmi forse molto più sicuri dei test animali. Dobbiamo evitare di torturare degli esseri viventi. Sono solo mie argomentazioni basate sui dati scientifici, tutto qui.

  • Su un argomento strettamente collegato di invito a leggere questo articolo.
    Questo è forse un argomento sul quale le persone che difendi potrebbero esprimere una opinione…

    http://www.dddmag.com/news/2012/04/children-neglected-clinical-trials?et_cid=2620549&et_rid=45516372&linkid=http%3a%2f%2fwww.dddmag.com%2fnews%2f2012%2f04%2fchildren-neglected-clinical-trials

    Children Neglected in Clinical Trials
    Mon, 04/30/2012 – 11:36am
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    Although children are more likely than adults to suffer from many diseases, few clinical trials are being conducted to test drugs in pediatric patients.

    Drug studies in children are important because children often respond differently to medications than adults. However, there is widespread concern about the lack of clinical evidence available to guide physicians in prescribing pharmaceuticals to children.

    Florence Bourgeois, MD, MPH, assistant professor at Harvard Medical School, and her colleagues sought to measure how much research activity is devoted to conditions representing a high burden of pediatric disease. They identified all drug trials for the 10 highest burden conditions registered from 2006 to 2011 in ClinicalTrials.gov, a database of federally and privately supported clinical trials conducted around the world. These conditions included asthma, migraine headaches, schizophrenia, depression, diarrheal illness, lower respiratory infection, malaria, bipolar disorder and HIV/AIDS.

    “We found that there is a large discrepancy between global disease burden in children and the amount of clinical trial research devoted to this population,” Dr. Bourgeois said.

    While nearly 60 percent of the disease burden for high-priority conditions is borne by children, only 12 percent of clinical drug trials are pediatric trials. This discrepancy was greatest for conditions prevalent in middle- and low-income countries.

    Funding sources may play a large part in the amount of research devoted to pediatric populations, Dr. Bourgeois said. “We found that 58.6 percent of pediatric drug trials were conducted without any industry funding, relying solely on nonprofit organizations. In contrast, the majority of adult drug trials (64.7 percent) received industry funding.”

    Additional programs and incentives are needed to increase the number of drugs tested in children by pharmaceutical companies and noncommercial entities, Dr. Bourgeois said. “It is critical that drugs are studied that are most likely to benefit children, particularly children in developing countries who appear to be most neglected in the current research portfolio.”

    Researchers also found differences between the designs of pediatric and adult trials. For example, studies conducted in adults were more likely to focus on safety outcomes and to be multicenter trials.

    “As has long been suspected, children suffering from both acute and chronic diseases are not well-served by the current drug development and approval processes,” said Kenneth Mandl, MD, MPH, senior author of the study and associate professor at Harvard Medical School.

    Date: April 28, 2012
    Source: American Academy of Pediatrics

  • Caro Rino

    Mi risulta che la sperimentazione animale per nuovi formulati cosmetici non si faccia.
    Ed infatti nessun cosmetico può vantare efficacia terapeutica. Altrimenti sarebbe un farmaco…
    I principi attivi cosmetici si testano invece direttamente sui pazienti.., o almeno così ho capito…evitando sofferenze a poveri conigli e cani…

    Se poi consideri terapie contro i tumori come balocchi…
    O forse vorresti provare i farmaci in sviluppo su pazienti sani?

    Sei al corrente dello sviluppo delle linee di topi o ratti geneticamente modificati che permettono studi su modelli animali simili agli uomini? Cosa differenzia questi “poveri topi” o “poveri ratti” dai “poveri cani”? Tutti sono allevati per permettere di curare l’uomo.

    Esattamente come le lumache, i pesci, le rane, le galline, i conigli, i maiali, i bovini che alleviamo in cattività per cibarci della loro carne. Nati e cresciuti per alimentare l’uomo.

    Invece che ne pensi di persone che entrano in una azienda e rubano?
    Eroi?
    O bisogna superare lacci e lacciuoli previsti dalla legge a favore della proprietà privata e di attività legali? E legalizzare il furto ed il danneggiamento?

    Da quello che ho capito è di questo che sono accusate le persone che stai difendendo.

    Franco

    P.S. visto che non sono candidato, posso anche permettermi di dire le cose come stanno. Non posso perdere voti!

  • sperimentazione per nuovi profumi e balocchi Franco?

  • Sono in disaccordo.
    Pensare di usare gli uomini come cavie, saltando la sperimentazione sugli animali, mi sembra criminale.

    A meno che questi presunti animalisti si candidino per essere loro stessì cavie per i farmaci in sviluppo.

    Certe affermazioni mi sembrano solo figlie di ignoranza e damagogia.
    Se queste persone hanno rubato, stiano pure in galera.

    Franco Gatti

  • Samuele Venturini

    Mi aggrego al messaggio di solidarietà. Da biologo e scienziato posso confermare che oggi la sperimentazione animale (o vivisezione) è antiscientifica, antietica, inutile e dannosa per gli esseri umani. Non lo dico solo io ma uno stuolo di coraggiosi scienziati che amano la vita e non sono interessati ai soldi.

  • Esprimo solidarietà ai coraggiosi ragazzi rinchiusi nel carcere di Brescia.
    Salvare la vita non può e non deve essere considerato un reato .
    chiedo al Questore, Lucio Carluccio, di liberare le persone trattenute e al Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, di evitare di mostrarsi tale Ponzio Pilato, che se ne lavò le mani, che in questo caso, sono sporche di sangue di creature innocenti versato per una inutile, barbara e medioevale crudeltà , compiuta sul territorio da lui governato, delegando le decisioni all’inefficiente Parlamento Europeo.
    chiedo ancora al Governatore di assumere finalmente una posizione virilmente forte, responsabile, contro ogni forma di maltrattamento e di chiudere definitivamente Green Hill, Harlan e qualsiasi altra prigione che nasconde orrori e delitti compiuti in nome di una falsa lobbistica scienza.

    Il progresso non si ferma.

    La civiltà richiede decisioni umane non politiche. Chiare e decise.
    Se non vogliamo essere considerati spettatori imbelli di degrado dei valori che fanno la differenza tra uomo cosciente e uomo incosciente.
    Che mondo è questo ? Un mondo dove vengono arrestati gli eroi che salvano la vita e vengono lasciati liberi coloro che la straziano.

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