Perché la bonifica del Q.re “Buccinasco Più” non è ancora terminata?
Il sindaco Rino Pruiti interviene sui lavori per rimuovere la terra inquinata dalla ‘ndrangheta nel quartiere di via Guido Rossa e dove la criminalità organizzata nei mesi scorsi ha tentato, senza riuscirci, di occuparsi del movimento terra
Buccinasco (18 novembre 2022) – Come è noto, risale al 2009 la scoperta dell’interramento dei rifiuti nelle aree verdi del quartiere Buccinasco Più, di cui sono responsabili soggetti legati alla criminalità organizzata, come accertato da sentenze penali definitive. I terreni sono stati sequestrati e confiscati e si è resa necessaria la bonifica: “Questo ci ha lasciato in eredità la ‘ndrangheta – spiega il sindaco Rino Pruiti – di cui a Buccinasco non vorremmo più sentir parlare perché a tutti, me compreso, l’etichetta di “Platì del Nord” sta stretta. Di questa eredità paghiamo le conseguenze ogni giorno. Ne paghiamo il prezzo perché, ancora oggi, nel 2022, alla criminalità organizzata interessa fare affari il nostro territorio”.
Anche durante i lavori di bonifica personaggi legati alla ‘ndrangheta hanno tentato di tornare su quei terreni e solo grazie all’attento controllo dei Carabinieri di Buccinasco e del Settore Ambiente del Comune non ci sono riusciti. Ma il cantiere è di nuovo rimasto fermo per i necessari approfondimenti sulle società che hanno eseguito i lavori e per i materiali ritrovati durante gli interventi.
Cosa è accaduto?
“Nelle prime due celle, già chiuse e collaudate – spiega il primo cittadino di Buccinasco – in seguito al ritrovamento di materiali in vetro questa mattina è stato effettuato un sopralluogo da parte di ARPA e Carabinieri. Proprio su quest’area, aveva tentato di lavorare con il movimento terra Paolo Portolesi, già condannato per ‘ndrangheta (di questi giorni la notizia del suo coinvolgimento anche per lavori all’Ortomercato di Milano che hanno portato al commissariamento della società vincitrice dell’appalto)”.
“Abbiamo problemi di altro tipo per le altre quattro celle: qui l’intervento è terminato a maggio e aspettiamo da allora (sei mesi!) il collaudo definitivo di ARPA. Inaccettabile, soprattutto in un’area così importante, che merita un riscatto: grazie alla tenacia della nostra Amministrazione, nel 2017 abbiamo ottenuto il finanziamento regionale per la bonifica di una parte dell’area e tra mille difficoltà burocratiche, ricerca dei siti idonei per lo smaltimento e controlli attenti, abbiamo finalmente terminato i lavori. Gli Enti ora non ci lascino soli. Dobbiamo poter “occupare” in modo virtuoso questo terreno, proprio per evitare nuovi appetiti della criminalità”.
E i lavori nella piazza?
Nell’ambito del Piano Quartieri, e tenendo conto del parere della cittadinanza, il Comune ha progettato una generale riqualificazione: siamo pronti per partire, lo eravamo già mesi fa in realtà. Ma ATS ha prescritto un monitoraggio dei gas del sottosuolo a cura di ARPA che ha programmato il primo intervento il 1° dicembre. In seguito il cantiere potrà essere avviato, contiamo di avviare i lavori entro le prime settimane del nuovo anno.
Ufficio stampa Comune di Buccinasco