Perché mi ricandido
La mia ricandidatura rappresenta per me una conclusione e allo stesso tempo un nuovo inizio.
Sono passati cinque anni dalle elezioni amministrative del 2017 e dall’inizio del mio attuale mandato come Sindaco: cinque anni di grande lavoro e fatica, di organizzazione e riorganizzazione, di impegno per avviare ex novo iniziative e progetti, oppure per proseguire il percorso già intrapreso durante le passate amministrazioni di cui sono stato parte.
Infatti, ora in veste di Sindaco, e in precedenza come Vicesindaco, Assessore o semplice Consigliere, da ben 20 anni svolgo attività politica e amministrativa a Buccinasco e mi occupo dei miei cittadini, senza mai risparmiarmi.
Credo di aver portato a termine con successo moltissimi progetti e aver tenuto fede a una buona parte del programma con cui mi sono presentato alle elezioni del 2017: un anno non così realmente lontano, ma invece lontanissimo nella percezione per via di tutto quello che è successo negli ultimi anni, e purtroppo sta ancora accadendo in questi mesi.
I risultati ottenuti nel corso del mio primo mandato sono tangibili e verificabili nei più diversi ambiti, ma mi presento nuovamente come candidato proprio perché voglio proseguire sul sentiero già tracciato: ho ancora tante cose da fare, ho tante idee e progetti per rendere Buccinasco ancora migliore e, nonostante tutto, sono ancora pieno di energie e voglia di fare.
Naturalmente per realizzare tutti i miei sogni – che spero possano essere anche i vostri – ho bisogno di una squadra. Solo così, insieme a un gruppo valido e affiatato, si raggiungono gli obiettivi: solo se si è circondati dalle persone giuste si può vincere e si possono affrontare le sfide che la vita di continuo ci pone.
Ringrazio quindi le liste che mi appoggiano e che, unite negli stessi intenti e negli stessi valori, costituiscono la mia coalizione.
La Lista Civica Noi di Buccinasco amo definirla con affetto e con orgoglio la mia più bella creatura. Fatta di cittadini consapevoli e motivati, si è distinta e continua a distinguersi per il sostegno alla mia attività e soprattutto per la presenza in tutte le occasioni, al tal punto da poter utilizzare con pieno diritto come proprio slogan la frase “noi ci siamo sempre, non solo in campagna elettorale”.
Al Partito Democratico mi lega un lungo periodo di feconda collaborazione che ci ha permesso, attraverso tutti gli strumenti decisionali e amministrativi a nostra disposizione, di ottenere importanti risultati: alleati leali e attivi, che non hanno mai risparmiato impegno e aiuto, e che soprattutto si sono rivelati determinanti in tutte le decisioni.
E poi abbiamo una vera e propria new entry: i Riformisti. Una lista che si unisce a noi in questa nuova avventura e per cui nutro stima e belle aspettative: rappresentano l’apporto di nuove idee e di nuove energie, stimolo e arricchimento al tempo stesso.
Tanti gli obiettivi raggiunti: il Piano di governo del territorio, il Piano generale del traffico urbano, il Piano quartieri, l’attenzione all’ambiente e alla mobilità sostenibile, il Centro Civico Marzabotto, la semplificazione amministrativa, lo Sportello telematico, il Distretto urbano del commercio, il sostegno ad aziende, attività commerciali e famiglie, il potenziamento di personale e mezzi della Polizia Locale, l’attenzione per il sociale, progetti di inclusione e di formazione professionale, le manutenzioni straordinarie delle scuole, il Piano di diritto allo studio, la promozione delle pari opportunità, il rilievo dato all’associazionismo e, infine, la grande attenzione alla cultura.
Con grande sincerità e trasparenza, dico però che alcune cose che mi ero proposto di fare non sono state realizzate o non sono state concluse. Le lacune o le mancate realizzazioni dipendono da tanti fattori, spesso indipendenti dalla volontà: lungaggini burocratiche, intoppi nelle procedure, difficoltà nel reperire i finanziamenti, e tanto altro ancora. Ma io sul mio cammino ho incontrato un nemico ancora più grande, ancora più pericoloso: il Covid.
La pandemia, con le necessità e i limiti che ha imposto alla nostra vita, con le sue urgenze improrogabili, per le difficoltà economiche e sociali che ha generato, per le vite che ha spezzato e il dolore che ha portato, ha letteralmente bloccato le nostre esistenze. Per più di due anni ha condizionato – e per un lungo periodo addirittura interrotto – le normali attività delle strutture comunali, dei miei collaboratori, dei molti consiglieri che si sono spesi durante l’emergenza. Ma soprattutto ha assorbito le energie fisiche e mentali di tutti, e in primis proprio le mie.
Ho dovuto quindi procedere per priorità, dando naturalmente la precedenza assoluta alla salute e alla vita delle persone. E ho dovuto mettere da parte tutto il resto.
Ora, più che mai, mi sento in dovere di finire quanto cominciato, di portare a termine quanto promesso e progettato cinque anni fa, non solo per il desiderio di realizzare quanto mi ero ripromesso, ma anche per senso di responsabilità e per rispetto nei confronti dei cittadini.
Anche per questo ho deciso di candidarmi nuovamente alla carica di Sindaco: non voglio e non posso lasciare incompiuto il lavoro.
Io, per me stesso e soprattutto per voi, devo, voglio e posso finire.
Amministrare un Comune non è facile. Il Comune è l’istituzione più vicina ai cittadini, l’unica a cui possono rivolgersi direttamente, l’unica presso cui possono trovare ascolto e da cui possono ricevere risposte, come purtroppo abbiamo constatato nel periodo della pandemia.
Il Sindaco, pur dotato di grande volontà, è esposto a critiche e pretese, è talvolta oggetto di polemiche, è condizionato dalla burocrazia, dalla mancanza di risorse e da situazioni esterne.
Ai candidati delle tre liste che mi sostengono chiedo unione, impegno e collaborazione, in modo da superare, tutti insieme, gli ostacoli e le difficoltà, e andare avanti.
A voi cittadini, che avete a cuore il nostro paese, chiedo di sostenermi e di votarmi nuovamente come vostro Sindaco, affinché io possa realizzare il bene della nostra comunità, portare a termine gli obiettivi e affrontare nuove sfide. E soprattutto affinché io possa rendere Buccinasco sempre più bella, sempre più vivibile, sempre più la città dei nostri sogni.
Mario, quando si parla con il sindaco non esiste il “privato”, chieda appuntamento in segreteria
Mi piacerebbe parlare in privato del sostegno ad attività (quali e a chi)
Egregio signor sindaco, grazie per ricandidarsi e mettersi al servizio ancora della Comunità, Spero che la compagine degli assessori uscenti sia riconfermata anche in caso di vittoria (eccetto uno che lo considero … un tiratardi non molto professionale) La voce corrente sussurrata è quella ” il sindaco considera il Comune come cosa propria”. L’agire ed amministrare la “cosa pubblica” come un buon padre di famiglia non è da tutti.
La prego di ringraziare tutti i suoi collaboratori dagli assessori ai responsabili ai dipendenti per ciò che fanno
Grazie
Io non ti posso votare perché vivo in Calabria spero lo facciano i miei due figli che vivono a Buccinasco.
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